C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
giorno dopo, appena fu giunto nel luogo dov'era seppellita la Regina, picchiò sulla fossa e disse: - Tu che stai sotto terra, Mi manda la tua sorella; Se
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un altro Re. Prese carta, penna e calamaio, fece la lettera e la lasciò sul tavolino ad asciugare. Va il galletto e gliela insudicia, proprio dov'era
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Reginotta? - domandò il Re. I ministri si guardarono in faccia, più bianchi di un panno lavato. - La Reginotta dov'è? - Maestà, - disse un ministro
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vuotati, e con un po' di saliva glieli applicò bellamente dov'era il posto degli orecchi: la Reginotta ebbe gli orecchi. Il giovane si rivolse al Re e
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trovavansi rosicchiate proprio dov'era la firma. A poco a poco, nel palazzo reale, delle materasse, delle lenzuola, delle coperte, della biancheria
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: - Come? Non riconoscete il vostro Re? Il popolo gli ride in faccia e non gli dà retta. Disperato, ritorna al campicello, dal contadino. Dov'era il
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mondo, non s'era mai vista una bellezza pari a quella. Tornò nella città, dov'era il Reuccio, e prese a pigione una casa dirimpetto al palazzo reale. Il
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strillare. - Zitti! Ecco del pane e del formaggio. - Ma Ranocchino dov'è? - É morto! Disse così per non esser seccato. E il giorno appresso, prima
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Mannaro dov'abita? - Maestà, sotto terra. Si scende tre giorni e tre notti, senza mangiare, né bere, né riposare, e al terzo giorno s'arriva. Prendete un