C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
. Sceglierò il meglio! Il giorno dopo, padre e figliuola si avviarono per quella pianura: - Sorte, o Sorte! Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col
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aveva svoltato cantonata ed era sparita. Otto giorni dopo, si presentava un forestiero, chiedeva di parlare in segreto col Re: - Maestà, ho il rimedio
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la pentola che brontolava; ma la sentiva lei sola. Rimase colpita; e si fermò. - E dopo? - domandò la donna. - Eccomi qui. Quando giunse il marito
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domandarla in sposa. Il Re e la Regina, che non sapeano staccarsi dalla figliuola, risposero: - É ancora bambina. Un anno dopo, mandò il Re di Spagna
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, ogni mattina, dopo averlo rifasciato, lavato e pettinato, un po' per buon augurio, un po' per chiasso, soleva dirgli: - Bimbo mio, tu sarai barone
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avuta a male, e la notte dopo mandò cento guardie a scalpicciare, zitte zitte, quel seminato, da non lasciar ritto neanche un filo d'erba. La mattina, il
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parve strana. Ma la Regina, curiosa, disse: - Lo coverò io. E se lo mise in seno. Dopo ventidue giorni, sentì rompersi il guscio. Venne fuori un pulcino
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carrozza di gala. Giunti al palazzo reale, disse alla Regina: - Maestà, questo è il vostro appartamento. Ma, poco dopo, quando il Re volle andare a
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capelli. I figliuoli morti e la corona sparita! Il giorno dopo, quando vide la vecchia, le raccontò ogni cosa. - Lascia fare a me! - rispose quella. La
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, siccome era vecchio, volle lasciare il regno. E il re Pesciolino e la Regina Senza-orecchie regnarono a lungo dopo di lui. Stretta la foglia, e
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partì, travestito. Cammina, cammina, dopo molti giorni la notte lo colse in una vallata dove non c'era anima viva. Sdraiossi per terra e stava per
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loro uniformi e gli abiti rosicchiati dai topi! Ma questo non fu nulla. I Ministri portavano al Re i decreti da firmare; e, il giorno dopo, le carte
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un'altra volta per la strada, te la farò vedere io! E per quel giorno non ammazzò neppure uno sgricciolo. Ma la mattina dopo, eccoti lì quella del
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. - Il Reuccio gli aveva menato un calcio: le stava bene a Spera di sole Il Reuccio pochi anni dopo pensò di prender moglie e mandò a domandare la
Accademia della crusca
