C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
C'era una volta un Re e una Regina. La Regina era incinta. Un giorno passò una di quelle zingare che van dicendo la buona ventura, e il Re la fece
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
terrazzino e vede giù nella via quella vecchiarella tanto ricercata: - Buona donna, buona donna, montate su. - Maestà, oggi ho fretta; verrò domani
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
parevano un fiume. Andava attorno tutta la giornata, fermando la gente: - Buona gente, incontraste per caso il cenciaiuolo che mi ha rubato il mio
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
e per grulla la lasciarono. E lei, zitta. Intanto si sparse la voce che le tre belle figliuole del sarto avevano gli anelli della buona Sorte. Il Re
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
, andando a caccia, incontrò una donnicciola magra, allampanata, che un soffio l'avrebbe portata via. - Maestà, buona caccia! Il Re, a quel viso di mal
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
mi ammazzerebbe! E la Reginotta, con una santa pazienza, glielo raccattò tutto, chicco per chicco, senza che ne mancasse uno solo. - Grazie, buona
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
dovrà essere il suo sposo. Possiamo provare. Il Re a questa notizia rimase un po' turbato; ma poi pensò: - Se questa malìa è la sua buona Sorte, costei
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
mentre i mastini frugavano latrando, fra le macchie, e raspando il suolo dove fiutavan le pedate. Ma per sua buona Sorte era buio fitto; e l'Orco
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
! - Buona Fata, c'è la Reginotta ch'è diventata di stoppa, e chi la guarisce sarà genero del Re. Insegnatemi il rimedio: mi basterà. - Prendi in mano questa
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
: - Sporco galletto! Ora ti concio io. Chiamatemi il cuoco. Il cuoco si presentò. - Mi si faccia con cotesto galletto una buona tazza di brodo. In cucina gli
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
mie stanze: mi divertirò. Il Re acconsentì. - Buona donna, quanto volete di quel Ranocchino? - Maestà, lo vendo a peso d'oro. É quel che vale. - Voi