C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
, andando a caccia, incontrò una donnicciola magra, allampanata, che un soffio l'avrebbe portata via. - Maestà, buona caccia! Il Re, a quel viso di mal
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allevarlo. La povera Regina dette in un pianto dirotto: - Chi avrebbe allattato una bestia così schifosa? Lei sarebbe morta dal terrore! E poi, se le
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! Sua Maestà l'avrebbe fatta impiccare! Agli urli della balia erano accorse le guardie. Fruga e rifruga, tutto fu inutile. Venne l'ora del pranzo. - E la
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; ed era d'autunno! Dove andare a pescarli? - Bacelli! Bacelli! Non diceva altro, e rifiutava di mangiare. Il Re avrebbe pagato quei bacelli a peso d'oro
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certamente un disastro! Per la salvezza del regno, bisogna sacrificare la Reginotta! Il Re non sapeva rassegnarsi: avrebbe dato anche il sangue delle sue vene
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lui, stizzito, le tirò un calcio. Tizzoncino ruzzolò le scale. Quelle pagnotte e stiacciate, tutte intrise di polvere, tutte sformate, chi avrebbe
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: - Che le importava di tanta fortuna, senza il suo figliolino? E sperava sempre che, un giorno o l'altro, il cielo l'avrebbe consolata. In quel tempo il
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, per filo e per segno, tutta la sua storia. - Maestà, se volete sposarmi, la fatatura ve la darei io. La ragazza era una bellezza; il Re l'avrebbe
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, ecco il cardellino che si posa sopra un ramo, e comincia a cantare. Il Re avrebbe voluto tirargli, ma faceva buio come in una gola. Intanto aveva una
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fosse, non l'otterrà. Il Re avrebbe voluto darglieli lui la pioggia e il sole! Ma c'era di mezzo la ragazza. Si strinse nelle spalle e rispose
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lui pensò ch'era meglio ammazzarlo, piuttosto che vederlo patire: gli avrebbe ammazzati tutti, quei figliuoli, ad uno ad uno; e cominciava da questo