C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
regno? Ma quello cambiava discorso: da quell'altro non ci sentiva neppure. - Bella parola di Re! - gli disse il Nano una volta. - Ah, nanaccio
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. Pel solletico, il Re rideva, ah! ah! ah!, e il pancione gli faceva certi sbalzi buffi. Ah! ah! ah! Allora la Cecina: - Pancione del Re, Palazzo per me
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parlato? - Col vento dell'aria. - Veggo qui delle pedate. - Son forse le vostre. - Ah! Son le mie? La Strega afferrava una mazza di ferro e: - Di dove vieni
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artigli e la portò via. - Ah, figliuola mia! Non è vero! - Le sbucò addosso un animale feroce e andò a divorarsela nel bosco. - Ah, figliolina mia! Non
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tranquillamente, e prima d'ammazzarlo si mise a piangerlo: - Ah, coricino mio! E debbo ammazzarti con queste mani, debbo ammazzarti! Ah, Ranocchino mio! E
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nulla. - Ah, gallettina mia! Oggi resteremo a gozzo vuoto. - Pazienza ci vuole! Mangeremo domani. Il giorno appresso, sul far dell'alba, la gallina si
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addolorati. - Ah, compare, compare! Se voi aveste venduto quei quattro sassi, ora questa disgrazia non vi sarebbe accaduta. Ma quegli zitto, dinoccolato, come
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l'argento, e con tre macchie nere sulla schiena. - Ah! Pesciolino, tu sei felice! Tu sei libero in mezzo all'acqua, ed io qui sola, senza parenti né
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un gatto morto. L'acqua cadde su questo, e il gatto risuscitò. - Ah, scellerata! - urlò il Principe. - Hai tolto la Sorte ai nostri figliuoli! E in
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gambe. - Ah, poverino! Tu non sai quel che ti aspetta. Quella lettera è un tradimento! Se tu la presenti al Re, sarai subito ammazzato. Portagli
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di lumache! Ah! quel pezzo di contadinaccio gliel'avea fatta! Ma il cardellino la pagava. E tornò a martoriarlo. - Dove sono le mie arance d'oro? - Se
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rideva anche al cospetto del Re. - Ah!... Tu ridi? E le fece mettere in prigione tutte e due, mamma e figliuola. Ma la notte, dalle fessure dell'uscio
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cominciò a pelarsi dalla stizza. - Non è nulla disse la Reginotta. Ve lo raccatterò io. - Ah, i chicchi son contati! Se ne mancasse uno solo, mio marito
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avea fatto, cominciò a strapparsi i capelli: - La loro rovina era compiuta. Ah! Povera Serpentina, dove tu sei? E una voce lontana, lontana: - Maestà
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sua mamma, avendo bisogno d'un servigio, aveva detto: Codina, codina, Servi la tua mammina! Ma la codina non si era mossa. - Ah, codina, codina