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un tratto l'uscio sbatté e venne dentro il Berretta, colla faccia stravolta, cogli occhi fuori dalla testa, pallido come la morte. "Dio buono, che vi
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da quello stato di assopimento in cui s'era abbandonata nell'appoggiare la testa alla parete del legno, nel chiudere gli occhi, nel lasciarsi cullare
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di poter tenere l'anima raccolta. A ogni passo su per la scala, a ogni gemito e scricchiolìo dell'uscio, il portinaio alzava la testa, aguzzava l'udito
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colla testa, ma senza cuore. Il cuore era là, alle Cascine, che sanguinava, che lo chiamava. Non gli era mai sembrata così serenamente bella, così in
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noi gli vogliamo bene." Essa gli prese una mano e lo guardò negli occhi. "Che cosa devo fare?" sillabò il giovane a testa bassa. "Partire. C'è una
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appoggiò all'uscio, e mormorò chinando la testa: "Olimpia, che cosa fai?" "Aggiustatevi tra voi. Già sapevo che tu sei un imbecille." "Scusa..." "Vammi
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duecento o trecento anni che sta lì, ne ha sentite d'ogni colore e, abbassando la testa impolverata in un atteggiamento di stanchezza, par che dica: "Che
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come se io volessi rovinare la casa sulla testa della mia gente. Ma qui, qui..." e colla mano segnava il cuore "qui c'è qualche cosa di morto, di troppo
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Uscì sospinta da una forza maggiore della sua volontà, nella fiducia che l'aria aperta avrebbe dissipata la fiamma che divoravale la testa. Il tempo
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cane rabbioso. Avevano disonorata una famiglia, maltrattato, quasi ammazzato un giovine onesto. Ferruccio, ferito da un tremendo colpo alla testa, dopo
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cosa e colpiscano la testa della gente che passa. Ferruccio è un povero chierico che ha ancora la sua prima innocenza e non vorrei che si trovasse
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teneva nelle mani come se vi si aggrappasse per non precipitare in un abisso senza fondo. La sua testa prese una immobilità di pietra. "L'avverto che
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esempio, cascano delle briciole..." "Il notaio Baltresca sa quel che deve fare." "Darà cento lire a testa per elemosina. Cento lire, caro Tognino
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le Cascine. Papà Botta si offrì di accompagnarla. Essa non aveva la testa per intendere altri discorsi e si limitò a scrivere poche righe all'avvocato
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mestiere; ma la siora poteva sospettare di lei e la verità è sacrosanta come la messa cantata. Dopo aver tentennato un pezzo la testa, come se pesasse il pro
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, colla testa rossa e congestionata, colla pelle del viso tesa e lucida, l'occhio spento, il respiro corto e pesante, il muso sporgente in una espressione
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nulla. I giornali ci mordono ai polpacci, la Prefettura ci picchia sulla testa, il Ministro ci trasloca, ci destituisce, talché si può dire che i
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biancore della finestra, colle mani sotto la testa, non provando che un caldo peso sul cuore. Non era un dolore, o lo era quel poco che basta a mantenere
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!" ripigliò con una certa furia la zia Colomba, agitando le cocche del bel fazzoletto di seta, che aveva posato sulla testa contro i rigori del freddo. "Tu
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seduta che stesa sul letto, avvolta in parte in uno scialle di lana, colla bella testa sprofondata nel candore del cuscino e delle guarnizioni, la
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signor Tognino gettò sul canapè il cappello - quel medesimo cappello molle a larghe tese, che il Berretta gli aveva visto in testa la notte famosa - e
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nuovi. Ma nel tracciare i nuovi edifizî non si osservarono con abbastanza scrupolo i confini d'un canale di scarico, dov'era anche una testa di fontana
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sopracigli l'avvocato Baruffa, di cui la testa lucida e nuda splendeva in mezzo ai colori scuri come un grosso uovo di struzzo. Aquilino Ratta, il vice
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antico tabarro fin oltre gli orecchi, voltasse le spalle all'uscio, e cacciasse la testa tutta quanta nel vano del caminetto. Per non irrigidire nella
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nella compagnia di questa gente, la disperazione, Maria, potrebbe montare dal cuore alla testa e allora c'è la pazzia, mia cara, c'è qualche cosa di
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quel momento, non ne afferrò una, come se l'avessero colpito con una mazza sulla testa.
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ossi. "Sono il primo?" domandò Aquilino, fermandosi sulla soglia. Il Mornigani, quello stesso che chiamavano el mèzz avvocat , alzò la grossa testa
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, esclamò nel suo cuore: "Perché no? ci sarebbe anche un'altra convenienza. Ho nell'idea che una ragazza così aggiusterebbe la testa a quell'asino..." Fu
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crudele, se anche la sua testa stentava a capire e a ragionare. Ora invocava un po' di quiete. La lasciassero stare. Facessero e disponessero pure degli
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coscienza, come si dà, per un paragone, il fazzoletto sporco alla lavandaia. Ma visto e considerato che se un avvocato ti pianta un chiodo in testa