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prete sepolto nel bavero d'un gran tabarro allacciato con una grossa catena di ferro sotto il mento. Accanto gli stava cogli occhi velati dai neri
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Don Giosuè stava cenando tutto solo in canonica con un boccone di merluzzo e un'unghia di formaggio, quando entrarono a dirgli che il signor Tognino
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volergli bene. Quando il feretro stava per uscire dalla casa, arrivò un gran paniere di fiori. Il giardiniere della villa di Tremezzo, obbedendo agli
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?" La donna, che stava stringendo i gruppi di due grossi involti, l'uno di panno verde l'altro in un fazzoletto rosso di cotone, raccontò d'esser venuta
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Botola aprì l'uscio, e nell'indicare uno scalino per cui si scendeva nella stanza, si curvò verso l'uscio e susurrò: "Zucchero e miele." Lorenzo, che stava
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mano stretta al paiolo, stava rimestando una grossa polenta davanti a una fiamma spropositata. Mamma Beatrice, vicina ai fornelli, sollecitava colla
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ritrovato perduto in mezzo a una strada. La zia Colomba, che stava in sentinella, scese un pezzo di scala, abbracciò la signora e le sussurrò prima di
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cuor loro: "Povera diavola, dove sei capitata!" E stava in mezzo alla folla coll'animo addolorato, quando vide entrare con un passo lesto senza suono
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benedetta, stava nel suo letto distesa la povera signora Ratta, morta, vestita di una logora gonnella di cotone color terra secca, con in capo la più
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, che stava come impassibile a contemplare la scena, soggiunse con un risentimento che mirava ad ingrossare le cose: "Al padre di questo povero giovine
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tempo sentiva che non si sarebbe mosso di lì, prima d'aver parlato a lei, la sola in cui c'era a sperare qualche cosa di bene. E stava così assorto
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si poteva a un tempo soffrir di più e inebbriarsi di più del proprio martirio. Da lei sola stava per dipendere ora la libertà, l'onore, la vita di suo
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quasi dei ragionamenti che lo facevano pensare. Stava a sentire in silenzio, poi andava a dormire col capo pieno di quella musica, che ragionava a lungo
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benedetto figliuolo le stava sul cuore. Dacché Ferruccio aveva lasciato il seminario, vale a dire da quasi un anno, non aveva mai potuto imbroccare
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ricevuta; e stava per andarsene, quando il Mornigani venne ad annunciare il signor Lorenzo. "Bravo non avrebbe potuto arrivare più a tempo" esclamò
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Signor benedetto! il sor Tognino era venuto a cercare una carta. Aveva un cappello molle in testa. Faceva freddo; lui stava vicino al fuoco. Lo chiamò
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gridi e cogli scandali. Se riusciva a mettere in salvo Arabella in qualche luogo sicuro (e a questo scopo stava combinando col Botola di prendere in
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dalla tavola, dove stava scrivendo, e indicando colla cannuccia una cassapanca antica rasente il muro, sotto il ritratto a stampa di Pio IX, disse
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e la collana e pezzo per pezzo li buttò ai piedi di quel grosso imbecille, che stava appoggiato al muro, come un uomo sotto una gronda in attesa che
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mangiato la casa e i fondi di quella bigotta che ti manteneva, tu vuoi anche della carta, o schifoso..." Ferruccio, che stava a sentire nell'altra stanza, si
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nel fondo un rimorso, simile a una piccola puntura di spillo. E stava ancora coll'animo sospeso quando da una porticina di fianco sbucò un altro prete
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. Solamente Maria Arundelli era andata a stabilirsi a Milano, moglie a un professore di ginnasio, ma durante le vacanze non stava mai in città. La
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delle basse sponde del ponte, Arabella stava schizzando sull'albo quella parte dell'abbazia, che usciva nell'apertura della stradicciuola, tra due
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marmorea indifferenza. Mentre stava collocando in una scatola alcuni pizzi, che avrebbero dovuto servire per un battesimo, si sentì chiudere tra due
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discorsi il vecchio affarista stava a sentire la sua voce meno irritata del solito, e preso da una strana commozione, si lasciava spesso intenerire e
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abituandosi a quel dolce far niente. Dalla finestra della sua cameretta di fanciulla stava volentieri collo sguardo ozioso a contemplare la stesa verde
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, sui tavolini e sulle sedie, e non trovando quel che le stava a cuore di trovare, provò ad aprire qualche cassetto della scrivania, colla mano tremante
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finestra, stava a contemplare estatica nel tepore della notte chiara la fila nera dei pioppi ondeggianti in fondo ai prati, su cui brillavano le sparse
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egli stava per entrare a comperar delle sigarette in una bottega. Sempre cedendo a quella forza d'istinto che la guidava, essa traversò tutta la
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lampi che, sto per dire, con quello degli occhi. Mentre il nostro viaggiatore stava appoggiato allo sportello, intento a strologare la tettoia di
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detto, al modo con cui Arabella stava a guardarlo, coll'occhio fisso e metallico, che le fosse antipatico o che provasse del dispetto a stare con lui
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gremito di stelle; per tutto un silenzio raccolto, entro il quale bisbigliava lo zampillo d'una bocca d'acqua che dava a bere ai prati. Arabella stava