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per procedere d'accordo contro il signor Tognino. Come avvisaglia di guerra, qualche giorno dopo, la Augusta consegnava in gran segretezza alla sua
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cuore generoso ed onesto all'idea del disonore che sarebbe pesato su tutta la sua vita. "Pensi che disgrazia anche per me, se il signor Tognino fa
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una buona giustificazione, tennero il signor Tognino occupatissimo per cinque o sei giorni. Intanto la questura per conto suo arrestava il Berretta
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motivo?" "Per ribellione alla forza pubblica." "Lei? quando? o Gesù..." "È stato ieri sera da noi il signor Galimberti, un delegato che conosce da un
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, un'azienda che, se era ordinata e scritta nella testa del signor Tognino come in un libro, offriva molte lacune e molti gruppi non facili a essere sciolti
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Il signor Paolino Botta delle Cascine Boazze aveva sposata la vedova di Cesarino Pianelli, madre di tre figliuoli, colle più oneste e generose
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comune contro il signor Tognino. Il primo a comparire, verso le due, fu Aquilino Ratta, che per sistema preferiva aspettare al farsi aspettare. Quando
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Vendôme. Arabella uscì collo zio Mauro, e non si dette riposo finché non ebbe parlato col signor Vicentelli. C'era ancora l'occasione, ma non bisognava
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portico. Un usciere, a cui la Colomba si rivolse timidamente a chiedere di nuovo del signor Galimberti, rispose con voce seccata: "Dabbasso" e
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La stanza dove il signor Tognino introdusse i tre delegati non era che un altro ammezzato un po' meno buio dell'anticamera, colla finestra verso la
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. Arabella si addormentò come una bambina stanca. Non fu che verso l'ora del pranzo che il signor Tognino chiese di parlare a sua nuora. Uscito dalla
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qualcuno che il signor Antonio Maccagno..." "Tognino, Tognino" corresse don Giosuè, mettendo nella storpiatura del nome un suo gusto particolare. "Tu hai
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buchi, per provvedere a tutti i bisogni della famiglia. È vero che il signor Tognino aveva dato di frego a un grosso debito, ma i bisogni erano più
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Don Giosuè stava cenando tutto solo in canonica con un boccone di merluzzo e un'unghia di formaggio, quando entrarono a dirgli che il signor Tognino
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subito che cosa voleva dire con quel dito in aria. Ci vuol poco a capire che il signor Tognino ha paura dei parenti. La vecchia lascia un carro di
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Un giorno, poco prima dell'ora del pranzo, il signor Tognino, entrando lentamente e cautamente nella camera della malata, la trovò addormentata, più
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procinto d'ereditare il grosso fondo di San Donato, egli aveva trovato non inutile, nella sua perfetta ignoranza di cose agricole, d'appoggiarsi al signor
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a tutti quel che Arabella veniva a ereditare dal defunto signor Tognino. "Se ho un piacere e una soddisfazione a questo mondo" soggiungeva, indicando
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strappare di bocca a suo padre una confessione. Perché l'avevano denunciato? chi? il signor Tognino? "Bisogna dire che n'abbiate fatta una ben grossa se
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onore alla povera signora Carolina. Il signor Tognino, per mettere un argine ai pitocchi veri e falsi, che accorrono ai grossi morti come i mosconi
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Il colpo fu così improvviso, così impreveduto, che il signor Tognino non ebbe il tempo di impedire una dolorosa sventura. I suoi nemici nell'assalir
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che colle dolci si sarebbe potuto evitare molti dispiaceri. Consolò la Colomba, fece animo alla signora Arabella e promise di parlar lui al signor
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pigliare colle molle d'argento, come si fa collo zucchero. Essa, da quel che so, potrebbe farti del male." "A me?" esclamò il signor Tognino, sogghignando
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"Io ti regalerò questo paio di calze, Ferruccio, ma tu devi spiegarmi un mistero, cioè, come ha fatto il signor Lorenzo a sposare la signora Arabella
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. Sperò di trovare il signor Tognino al caffè Martini in piazza della Scala, dove convengono la sera gli uomini d'affari a consultare gli ultimi
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Arabella ringraziò la Colomba e mentre questa avviavasi in cerca del signor Tognino per parlargli del vecchio Berretta, e commuoverlo sullo stato del
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' miei parenti il bene che mi hanno fatto. Anche il signor curato mi ha rimproverata e me ne ha fatto uno scrupolo. Guai se io dicessi di no! Sarebbe
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che ne avrebbe parlato al signor Tognino, il quale alle volte esagera apposta... Se non avessi ancora questa speranza, io non so quel che farei di me
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nel mondo e ha molte reti in mano, conoscerà anche il signor Tognin Maccagno…" " Notus in Judaea ..." disse il delegato, aprendo la scatoletta bianca
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me o contro di me…" Olimpia chiamò la servetta e fece accompagnare alla porta il signor Lorenzo Maccagno, che se ne venne via come un cane scottato
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signor Tognino... Si risvegliò a una voce che chiamava lì presso. In principio credette che fosse ancora lo zio Demetrio, ma quando riconobbe il luogo