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seduta che stesa sul letto, avvolta in parte in uno scialle di lana, colla bella testa sprofondata nel candore del cuscino e delle guarnizioni, la
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Era sera fatta. Ferruccio prese la via della Guastalla, quasi deserta in quell'ora, e guidato dalla riga dei lampioni, che mettevano un filo luminoso
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prometteva che per la fine di febbraio la malata avrebbe potuto senza pericolo intraprendere un viaggio. Como non è in capo al mondo, e una volta sul
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opporre avvocato ad avvocato, prima, per risparmio di seccature e di amarezze, e in secondo luogo, perché tutte le più belle ragioni del mondo contano
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da quelle parti, perché la notizia della sua morte non avesse a tirar gente dalle più lontane case del Borgo. Verso le dieci in Carrobbio si stentava a
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rimbombo d'un fucile... La mattina seguente, quando preparavasi a uscire coll'intenzione di parlare a don Felice in favore del povero Berretta
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Don Giosuè stava cenando tutto solo in canonica con un boccone di merluzzo e un'unghia di formaggio, quando entrarono a dirgli che il signor Tognino
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perduto per sempre, e il sentimento della paternità, trionfando sopra tutti gli altri interessi, in un momento di espansione malinconica, aveva mutata la
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trovar in ogni cosa il lato solido avesse spinto il sor Tognino ad accostarsi ai Botta delle Cascine sarebbe quasi un fargli torto a negarlo. In
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verso la stazione. Non ebbero molto da aspettate. Essa acquistò i biglietti e lo precedette ancora, entrando in uno scompartimento affollato, dove la
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attraverso alla città; talché, quando scese le scale, eran quasi le quattro. Passò di nuovo in mezzo alla gente col passo rotto di chi non sa dove va
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Il terzo venerdì di quaresima, il Berretta fu avvertito che don Felice Vittuone aveva urgentissimo bisogno di parlargli: passare subito in sagrestia
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viali ombrosi e le siepi mandavano il buon odore della robinia. Arabella, che da quindici giorni trovavasi alle Cascine in casa de' suoi a rifare le
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Mauro faceva mettere una posata di più in tavola. La zia, dopo averla carezzata come un micino, si congratulò di trovarla bene in salute, le parlò del
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lui erano passati sul corpo della sua nuora. Il colpo era dato, perdita irreparabile. E qual perdita! A farlo apposta non avrebbero potuto ferirlo in
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benedetta eredità. Essa temeva che Ferruccio avesse a trovarsi implicato in qualche brutto intrigo e desiderava ancora più di prima che, potendo
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via pubblica, arredato di pochi e vecchi mobili pieni di carte e di cartaccie alla rinfusa. In questa stanza il principale era solito ricevere i
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Cesarino, che si è ammazzato per debiti otto o dieci anni fa? Devi ricordartene, perché fu uno di quei casi che fanno impressione. La sua mamma sposò in
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don Giosuè persuasero gli animi più irritati a deporre davanti a un cataletto i vecchi rancori e a sperare in un amichevole aggiustamento, del quale fu
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Un fruscio di vesti annunciò la comparsa della bella Olimpia, che avvolta in una candida sciarpa di seta, che le faceva come un cappuccio, si fermò
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e la collana e pezzo per pezzo li buttò ai piedi di quel grosso imbecille, che stava appoggiato al muro, come un uomo sotto una gronda in attesa che
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, fregandosi in fretta i ginocchi, brontolò in fondo alla gola: "Basta, finirà anche questa". Nella stanza vicina, dove malamente ardeva una candeluccia
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più difficili pei poveri agricoltori. Beatrice credette, nel suo placido e incosciente egoismo, di poter godere lautamente dell'abbondanza in cui
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diavoletto, che aveva battuta la campagna tutto il giorno in caccia di uccelli e di rane, non aveva un filo pulito. Le scarpe scalcagnate, sporche di
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Durante la corsa di Ferruccio in mezzo alle strade di Milano, la Colomba, dopo aver fatto bere al Berretta una scodella di brodo e un bicchiere di
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delle cose di questo mondo siam tratte a sbagliare o dalla paura o dall'orgoglio. Al Corpus Domini ritornerò con mio marito, in una casa nuova, con
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Mornigani avrebbe detto in sagrestia di Sant'Ambrogio che Olimpia t'ha visto..." "Che cosa ha visto?" "T'avrebbe visto entrare nella stanza della Ratta
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Nunziadina nel correre da una parte all'altra in preda alla convulsione, fece sonare nel buio le gruccette sull'ammattonato. Finalmente la fiamma
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Arabella ringraziò la Colomba e mentre questa avviavasi in cerca del signor Tognino per parlargli del vecchio Berretta, e commuoverlo sullo stato del
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Nello studio dell'avvocato Baruffa, in piazza di Sant'Ambrogio, la seconda festa di Pasqua si dettero convegno i diseredati per concordare un'azione
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lentamente caricando sulle spalle. Non incontrò nessuno, o non vide nessuno. Spinto l'uscio, entrò in casa, che ritrovò piena di sole e di allegria. Era
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nuova, presa da un senso di abbandono, quasi di squilibrio nel corpo, cresceva in lei il dubbio, se poteva rimanere senza rimorso e senza vergogna a
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gesto a sedere. Ferruccio, con voce contristata e riscaldata dal dolore, cominciò a raccontare il suo caso, senza mai alzare gli occhi in viso alla
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Arabella non aveva ancora detto di sì. Essa aspettava che parlasse in lei qualche altra ragione, dopo quella degli altri. Lorenzo non era un giovane
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delle cose che non cangiano? a che pro' logorarsi la coscienza in una filosofia che non serve a nulla? non erano tutti contenti e soddisfatti? La prima