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minuti fu in via Torino a chiedere del principale. "Lui non c'è," disse la portinaia "è andato in campagna, credo alle Cascine." "C'è la signora?" domandò
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Il colpo fu così improvviso, così impreveduto, che il signor Tognino non ebbe il tempo di impedire una dolorosa sventura. I suoi nemici nell'assalir
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rosario fu più distratto, più scucito. Il Berretta rispondeva or sì or no, sia che i rumori e la paura lo tenessero impennato, sia che la stanchezza e
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dovere di dividere cogli sposi il pranzo e un pezzetto di luna di miele: e fu atto d'uomo savio e avveduto per non lasciare Lorenzo abbandonato nei
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come si piglia una mosca in aria, chiuse il pugno e non la lasciò più scappare. Fu nel corso di questi pensieri, che frequentando per gli affari
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era in punto di morte e desiderava parlargli. "Parlare a me? in punto di morte? il sor Tognino?" Non volle credere, finché non gli fu mostrato un
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comune contro il signor Tognino. Il primo a comparire, verso le due, fu Aquilino Ratta, che per sistema preferiva aspettare al farsi aspettare. Quando
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casa il puzzo del tabacco e del cognac. Più volte, combattuta tra il sì e il no, essa fu sul punto d'approfittare di queste buone disposizioni di suo
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parola a me e poi parlerete voi" "Sì, è meglio, perché se parlo io, è la rivoluzione" soggiunse l'ortolana, correndo come se volesse andarsene. Quando fu
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. Arabella si addormentò come una bambina stanca. Non fu che verso l'ora del pranzo che il signor Tognino chiese di parlare a sua nuora. Uscito dalla
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dei ricordi giovanili per dimostrare a Tognino che il mondo è sempre stato mondo e lo sarà sempre finché ci saranno uomini e belle donnette. Quando fu
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Il terzo venerdì di quaresima, il Berretta fu avvertito che don Felice Vittuone aveva urgentissimo bisogno di parlargli: passare subito in sagrestia
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freddamente negli occhi. Un vulcano di sdegno vomitò lava e fuoco nel suo cuore di bella donna superba e leggiera. Tale e tanta fu la furia che l'assalì, che
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polpetta grossa e il sor Tognino che odia i preti, fu quasi una commedia in sagrestia. Poi correre ancora, auf! a recapitare una cinquantina di
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don Giosuè persuasero gli animi più irritati a deporre davanti a un cataletto i vecchi rancori e a sperare in un amichevole aggiustamento, del quale fu
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alla porta. Arabella, suo malgrado, aprì l'uscio forse per andarsene, venne fuori, e si trovò in mezzo tra suo marito e la donna. Lorenzo trasalì. Fu
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Cesarino, che si è ammazzato per debiti otto o dieci anni fa? Devi ricordartene, perché fu uno di quei casi che fanno impressione. La sua mamma sposò in
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lago. Verso le quattro si presentò e si fece annunziare. Fu prima un gran correre di camerieri, un gran sonar di campanelli elettrici, un gran via vai
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pioppi che facevano da cornice sopra lo sfondo sereno del cielo. Essa non si accorse del giovine, se non quando questi le fu vicino; e per un istante
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trionfi personali, che a lungo andare, per la legge naturale delle cose, finiscono col logorare le ruote e il carro. Fu quest'ambizione, mista
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. La sua prima visita fu per l'avvocato Baruffa. Gli elementi della causa erano raccolti. Presto si sarebbe tenuta un'adunanza di tutti gl'interessati
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cambiò posto. Fu avvicinato da questa parte da Salvatore Boffa, il fonditore di caratteri di stampa (l'uomo dalla ganascia fasciata), che, soffiando le
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suocero, ma la portinaia disse ch'era già uscito la mattina; e non fu possibile trovarlo per tutto il giorno. Andarono insieme dal prevosto, che ascoltò il
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accettare nulla da tuo marito, non puoi bussare alla porta delle monache..." A questo punto fu picchiato all'uscio. Maria, interrompendo la dolorosa
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chiesero a una guardia di poter parlare al delegato Galimberti. Fu loro indicato un lungo corridoio, mezzo cieco, che metteva ai piedi di una scaletta umida
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avevano spopolato i campi. Credette di sentirsi meglio, quando fu sola e che le parve d'essere abbandonata. Se avesse ceduto alla tentazione del cuore
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le gambe e i due polsi indolenziti dal peso della roba cominciarono a protestare e si lamentarono tutta la notte. Ma fin che fu in moto ella non si
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, che era solito mangiare un chierico a colazione e un prete a pranzo, mi scrive tutto commosso del modo con cui fu ricevuto da monsignore e vuole ad
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l'Arundelli. Appena giorno fu subito in piedi. Si vestì, uscì con un pretesto, promettendo di tornare, corse a San Barnaba per accertarsi che non lo avevano
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. Quando finalmente quel tumulto di sensazioni fu alquanto sedato, volgendosi per uscire, giunta sulla soglia si fermò, e come se parlasse a due persone, che