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morale che ci ha fatto piangere, e che al calar della tela non lascia dietro di sé che il senso delle lagrime e la verità di un insegnamento. Forse non
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fatto quella tal notte, se il Berretta parlava. "Parlar di che?" "Della carta." "Di che carta?" "Del testamento." "Testamento di chi?" "Della vecchia." O
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"Io ti regalerò questo paio di calze, Ferruccio, ma tu devi spiegarmi un mistero, cioè, come ha fatto il signor Lorenzo a sposare la signora Arabella
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scrupoli, perché se il sor Tognino ha fatto una sostanza, è pur vero che pochi uomini hanno lavorato come lui. E quando uomini onesti come un avvocato
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necessità. Che cosa ha fatto Dio per me dal giorno che sono venuta al mondo? quando ho avuto un giorno di gioia serena e intera? Da bambina ho sofferto
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, morto giovine anche lui. Ma...! nido fatto gazza morta..." "E questo nostro figliuolo?" chiese la Colomba. "Le testimonianze non fanno male, e non fanno
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Durante la corsa di Ferruccio in mezzo alle strade di Milano, la Colomba, dopo aver fatto bere al Berretta una scodella di brodo e un bicchiere di
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mente che Arabella avesse i sacchi dell'oro in casa e che il matrimonio era stato fatto principalmente per aggiustare gli strappi, per rabberciare i
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riconoscerlo, non ha mai fatto i corni alla fortuna, come tu, animale, li fai alla tua legittima consorte. La sorte gli ha soffiato di dietro, e oggi il sor
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aggravi di coscienza. Che razza d'uomo è questo vostro principale? Io non l'ho visto che alla sfuggita e mi ha la figura di una faina. È vero che ha fatto i
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povero Lorenzo che faceva pietà, si rallegrò con lei che tutto fosse finito colla pace di tutti. Arabella aveva fatto un gran bene, ma poteva farne
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piglio amoroso e severo d'un buon zio interessato. "Tu devi dimostrare col fatto a questo uomo qui, e a tua moglie che sei veramente un uomo, non una
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loro belle botteghe, sotto un cielo fatto chiaro e bianco dalla luna che lentamente si distrigava dai pizzi del Duomo. Passeggiavano, affollavano i
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questa chiamata, e si preparò a sostenere un processo. "Ti ho fatto chiamare, caro Pietro, per qualche schiarimento. Sedete, don Giosuè." "Son comodo
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ciò che aveva fatto? Sentivasi anzi più bene, più libera, più sollevata, quasi più appagata nel suo diritto e nella sua vanità. Aveva battuto; aveva
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male. Don Giosuè Pianelli, il confessore della povera cristiana, gli aveva fatto capire che il suo nome era scritto su un foglio di carta. Cento
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spavento, non avevano fatto che incrudelire. L'uomo non era più l'uomo di prima fin dal giorno che s'era parlato di dar moglie a Lorenzo, e che, andando
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difesa del cuore, precipitare in una rovina desolata. "Ecco che cosa avete fatto d'una povera creatura!" avrebbe detto il cuore, se avesse potuto
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numero dei minchioni a questo mondo. Il mio buon parente Tognino mi conosce da un pezzo e adesso è inutile rivangare il sangue. Ho fatto il quarto a
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come gli indici d'un grosso orologio. Un poco di più avrebbe fatto nascere uno scandalo, se a un tratto la voce stizzosa e chiara del sor Tognino in
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, dopo aver fatto il bel mestiere della spia, tirava a sé Arabella, l'invitava a casa sua per condurla in teatro ad assistere allo spettacolo d'un
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Valtellina. "Che buffoni!" La villa di Tremezzo gli aveva fatto una buona impressione. Non troppo alla riva, si appoggiava da una parte a un declivio molle
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civetta e cominciò a litigar forte con Naldo, come al solito. Le donne che avevan fatto il bucato sedevan sotto il portico, al piccolo chiaro del crepuscolo
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mezzo colpo apoplettico. "Anche lui! ma non aveva fatto un patto col diavolo?" "La vita è una trappola" finì col conchiudere, riassumendo in un'immagine
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intenzioni del mondo; ma non andò molto che si accorse di aver fatto uno sproposito. Ai figliuoli si aggiunsero altri figliuoli, mentre i tempi si facevano
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' miei parenti il bene che mi hanno fatto. Anche il signor curato mi ha rimproverata e me ne ha fatto uno scrupolo. Guai se io dicessi di no! Sarebbe
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soltanto citare il fatto per dimostrare, dirò così, l'intimità e il sanfason con cui essa ci trattava. Punto primo una signora non si lascia mettere
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, mantenerli, istruirli, e papà Paolino ne aveva fatto dei sacrifici pei figliuoli degli altri. Era giusto che pensasse anche ai suoi: e poiché il
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, lo so, ma ha fatto male a credere a ciò che dei maligni interessati le hanno scritto..." "Ora è lei che giudica male..." "Maligni interessati, che io
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fatto parlare, si curvò sul muretto, e fissò gli occhi nell'acqua, provando la vertigine d'essere anche lui trascinato lentamente col ponticello e
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aveva fatto conoscere questo affetto, se anche questo doveva diventare nel suo cuore uno strumento di tortura? non era più sicura nella sua ignoranza
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sul suo silenzio. In un momento di calda ispirazione e quasi di visione celeste essa aveva fatto voto della sua vita a pacificazione dell'anima
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prigione. Tu non hai fatto nulla di male, non sei un ladro, tu non hai ammazzato nessuno. Hai difeso tuo padre e non si condanna un povero figliuolo