ARABELLA
concessa a se stessa, in compenso del suo lungo soffrire: no, essa non poteva, non doveva lasciarsi amare da quel ragazzo. Tutto sarebbe passato, al primo
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anche questo arretrato (un'inezia di dieci o dodici mila lire), una cosa subito fatta, quando Arabella suggerisse una parolina all'avvocato. Essa
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. Essa sentiva (ah! lo sentiva troppo ora nella languidezza del suo stato) che non avrebbe mai potuto amare un uomo senza idee e senz'anima. Ora non
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nell'acqua. Comunque fosse, la pace e la conciliazione non potevano fermarsi qui: e a rigore di coscienza essa non avrebbe potuto accettare nemmeno questa
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una dolce congiura, e domani, anzi stasera, essa doveva essere là al suo posto, ad una festa di perdono e di conciliazione. Il suo dovere era là: tutto
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Arabella non aveva ancora detto di sì. Essa aspettava che parlasse in lei qualche altra ragione, dopo quella degli altri. Lorenzo non era un giovane
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e per non invogliare a rimanervi di più. Man mano che le forze fisiche tornavano e che essa ripigliava le sue abitudini nella bella casa fresca e
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figliuolo, essa andò a chiedere un asilo a Maria Arundelli. Attraversò Milano chiaro e splendido nella bella giornata serena e nella frescura lieta
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grembialetto bianco. Essa voleva bene alla sua siora e vedeva troppo da vicino come la facevano soffrire. Ma non era più un mistero per lei che gli
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scorza vuota, un senso di compassione indefinita si mescolava ai suoi timori e fuggevolmente una voce del cuore domandava se essa avrebbe mai saputo
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, come una fata benefica delle leggende, essa avrebbe potuto con una parola trasformare quella rovina in una casa ordinata, ricondurre la pace, la speranza
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volta che Ferruccio venne alle Cascine, essa lo tirò in disparte, e, consegnatogli un biglietto di cento lire, gli disse: "Provveda ai primi bisogni
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giorno prima di rispondere, e quantunque il suo patrigno non osasse chiederle un sacrificio, essa vedeva benissimo che il povero uomo viveva attaccato
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vicino una sedia e vi si pose, sedendo sullo spigolo, mentre essa, ritraendo un poco la testa nelle spalle, parve dire: "Sono qui". Egli si tolse
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le Cascine. Papà Botta si offrì di accompagnarla. Essa non aveva la testa per intendere altri discorsi e si limitò a scrivere poche righe all'avvocato
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alla luce Ferruccio (un certo nome che essa aveva trovato in uno dei suoi romanzi) tre giorni dopo fu assalita da una maligna infezione e in
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Si scosse al rumore di un passo. Essa con voce rinfrancata e autorevole gli disse: "Andiamo, non abbiamo molto tempo". E lo precedette, camminando
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secondario. Essa dimenticava se stessa, il suo stato di donna avvilita e tradita, quel che era stato ieri, quel che avrebbe dovuto essere domani. Sei
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che tu non vorrai infierire contro questa incipriata creatura: essa fa il suo mestiere, canta come può. Il mio parere sarebbe che tu l'avessi a
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desiderio di riparazione morale, era troppo famigliare ai pensieri della figliuola perché essa si sgomentasse di rivederla in mezzo a gente viva; anzi
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si sfoghi un temporale. Quando nel guardarsi nello specchio essa scorse sulla gota destra il segno e quasi il solco dell'oltraggio ricevuto, non avendo
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sulle impannate, dal permanente odor di rinchiuso, essa stentava troppo a ritrovare la sua benevolenza, e l'energia di comparire, di operare, di
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della giustizia e della conciliazione, dalla quale essa non può ritrarre che benedizioni e frutti di santa edificazione. "Tosto che la sua preziosa
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nella mia disperazione... Sento che è meglio morire..." Arabella, sentendo parlar di morire, essa che era stata a un filo dalla morte, s'immedesimò nella
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arrossì un poco e prima ch'egli avesse tempo di rispondere, la zia Colomba riprese: "Dimmi un po': non è essa la figliuola di quel povero sor
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e battendola. Essa corse e sparì come una grossa talpa, tirandosi dietro un nugolo di ragazzi. "È niente. State lontano, non toccatela... È niente
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soltanto citare il fatto per dimostrare, dirò così, l'intimità e il sanfason con cui essa ci trattava. Punto primo una signora non si lascia mettere
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benedetta eredità. Essa temeva che Ferruccio avesse a trovarsi implicato in qualche brutto intrigo e desiderava ancora più di prima che, potendo
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che amarezze, oltraggi e fango, null'altro che fango, lasciate almeno che essa gridi del male che le fate... Coi pugni dentro i capelli scarmigliati