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chi corre a cercare aiuto e protezione non tanto a un amico sincero, quanto a un fiero nemico del suo nemico. Ritornò a casa convinta, risoluta a
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viali ombrosi e le siepi mandavano il buon odore della robinia. Arabella, che da quindici giorni trovavasi alle Cascine in casa de' suoi a rifare le
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volergli bene. Quando il feretro stava per uscire dalla casa, arrivò un gran paniere di fiori. Il giardiniere della villa di Tremezzo, obbedendo agli
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scale, si attaccò furiosamente al cordone del campanello, riempì la casa del frastuono, entrò nella stanza dove ardevano ancora i doppieri, si tolse, o
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medesima forza d'irritazione e di sdegno che l'aveva condotta fuori di casa, una forza che metteva radice in una profonda speranza: la liberazione
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Arabella era entrata nella sua nuova casa accolta come una regina. Il sor Tognino non badò a spendere perché gli sposi avessero un bell'appartamento
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dal letto. Egli non voleva trovare una casa in disordine, esposta al vento, a rischio di esporre sua nuora, già indebolita, a un colpo d'aria
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e per non invogliare a rimanervi di più. Man mano che le forze fisiche tornavano e che essa ripigliava le sue abitudini nella bella casa fresca e
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Il Botola non tardò a trovare il vecchio amico e lo condusse a casa sua. Strada facendo, cercò di persuaderlo a trattare con indulgenza un figliuolo
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, bello e sbarbato, in abito nero, col cilindro fasciato a lutto, faceva gli onori di casa, tra l'anticamera, l'uscio e il pianerottolo, stringendo la
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Mamma Beatrice accompagnò la figliuola fino a casa e ricordandosi di avere qualche spesuccia da fare, la lasciò promettendo di tornare più tardi a
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zoccoli, gli sgabelli, le scarpuccie dei bimbi seminate dappertutto, che nessuno pensava di raccattare o almeno di portar via. Era il sistema della casa
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La Colomba tornò a casa un po' più tardi del solito, avendo voluto prima parlare con suo cognato Berretta, circa le voci che correvano su questa
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"in casa le voglion bene e la trattano con tutti i riguardi." "È vero, sì o no, che questo babbeo di suo marito ha sempre fatta una vita allegra coi
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nuvola nera senza contorni. Ove andare? a casa no, no, per il suo diritto, per la sua dignità, per la sua liberazione! Al primo scroscio traversò
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Arabella a lasciare Milano. Andò coll'amico fino a Tremezzo, vide la casa e il sito; gli piacquero, combinarono il prezzo e se ne tornò solo a Como
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che le orazioni e i patimenti rassegnati della loro Angelica facevano bene alla casa, come se il Signore avesse incaricato lei di soffrire per tutti
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della monachella e diceva: "Vergognati! hai lasciata la tua casa, hai abbracciato e baciato vergognosamente un povero giovinetto, hai sgomentato la sua
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una parte più viva e più sensibile. In questa prima speranza di casa Maccagno il vecchio cuore era balzato e risorto a una vita nuova: nuovi e grandi
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bambina alla scuola delle monache, quando veniva in casa sua in Carrobbio a portare il pane e il latte della colazione. Ma la signora, che non poneva
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esistenza all'istruzione nei collegi dell'ordine. Aiutava questa vocazione la vista del disordine crescente che ritrovava alle Cascine, una casa che reggevasi
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poco lontana, ma noi gli procureremo delle raccomandazioni. Le mie monache vi devono avere una casa. Gli daremo del denaro abbastanza perché non abbia a
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vigilia del suo trionfo? Fu il desiderio che qualche cosa di bello e di gentile entrasse a popolare la casa di un uomo vicino a ereditare quasi un mezzo
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, della notte in casa del pignoratario, del suo incontro con papà, delle male parole dette e udite, uscivano come da un miscuglio oscuro di sensazioni le
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sorvegliarla senza essere veduto. Partita la mamma, era lui l'infermiere e il padrone di casa. Per essere più pronto aveva portato da scrivere nella stanza
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delle cose di questo mondo siam tratte a sbagliare o dalla paura o dall'orgoglio. Al Corpus Domini ritornerò con mio marito, in una casa nuova, con
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nell'attesa lusingava e faceva tacere la morbosa inquietudine, lavorando faticosamente a redigere il rapporto della situazione finanziaria della casa
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Milano, la grande città del fracasso, dopo aver mandato a casa l'ultimo ubbriaco, si sprofondò nel silenzio grave delle piccole ore di notte. A San
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orecchio. "Lei che è tanto buona, lei che è l'angelo di questa casa, lei, cara signora Arabella, non deve permettere questo castigo. Pensi che è come
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cantare. Ci son fior di tribunali in Milano, fior d'avvocati. Sapete dove sto di casa. Fatemi citare e soprattutto fuori le prove, le prove, le prove
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le tre e mezzo, e non tornò più a casa. Aveva fatto il giro di tutti i bastioni; al cellulare lui non voleva andare, no, no. Prima si gettava nel
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..." "Chi è questa Santina?" "La sora Santina era la donzella di casa Ratta, quella stessa che il signor Tognino mise alla porta." "La donna di servizio
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presenza di altri viaggiatori impedì loro di parlare. In silenzio arrivarono a Milano. Salirono in una vettura che li accompagnò a casa, in via San
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in casa sua e domandò al Bossi se c'era don Felice. "Eccolo qui" disse il sagrestano. Lo scricchiolio di un paio di scarpe, che risalivano la navata
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fretta e guidata dalla luce bianca del cielo, si preparava ad uscir di casa per parlare al padre Barca, uomo influente e giudizioso. Volle prima dare