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". Al funerale accorsero quasi tutti i parenti e le persone che avevano avuto col defunto qualche rapporto di buona o cattiva amicizia. Don Felice e
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d'una casa nuova sul piazzale di porta Genova. Era una buona ragazzona, figlia d'un negoziante di carta, di temperamento allegro, di cuore
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può dire, di tutta la sua vita; sperava di averla espiata, e dopo otto anni lusingavasi quasi che la gente l'avesse dimenticata: ma la gente ha buona
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. "È sempre una bella cosa aggiustare i nostri guai in famiglia. Ha parlato colla sua buona mamma?" Arabella accennò di sì col capo. Rimase chiusa e
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faccia in Sidonia, l'amatissima sorella cantante, che vestita come una Maria Stuarda, andava su. "Si può vedere Arabella?" domandò la buona zietta
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occhi: "una cosa orribile, se lei non ci aiuta, buona signora." "Che cosa?" chiese Arabella, conducendo il giovine verso il canapè e invitandolo con un
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manderà una risposta. Per fortuna c'è questa buona signora..." "Dio la benedica..." esclamarono insieme le donne, congiungendo le mani. "Essa ha detto
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cosa erano due o tre mila lire per un uomo quasi milionario? Una volta la buona donna disse tanto, che persuase suo marito a venire a Milano a
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prodigo e l'incapacità morale di resistere alle tentazioni, tanto a quelle che vengono dal diavolo come a quelle che vengono dall'angelo custode. Una buona
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buona occasione. Guardi." Essa presentò una lettera con un piccolo manifesto stampato. "Mio zio assicura che Vicentelli è un galantuomo e che il direttore
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anche qualche sacrificio. La miglior maniera per placare Olimpia sarebbe di anticiparle i quartali di una buona stagione". "Tu potrai suggerire anche
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buona speranza. E perciò Arabella spiava e aspettava il momento che il moribondo si risvegliasse dal suo torpore per dargli un affidamento che la pace
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far veramente giudizio? Se sì, questo tuo padre qui, che in fondo ti vuol bene, userà tutta la sua autorità per persuadere la buona sora Arabella a
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precipitare così basso, era un mistero per tutti, che la crisi agraria e i tempi difficili non bastavano a spiegare. Certo la scomparsa della buona sorella
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modi di accomodare i suoi cenci in famiglia. Mi rincresce anche per questa buona signora, alla quale non vorrei proprio dir di no; ma c'è una deposizione
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giorno si prolunga di un'ora buona: e in certe giornate serene il sole arriva quasi a tempo a vedere la minestra in tavola. "Ho visto Ferruccio
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presenza bonaria e paterna di don Felice, la voce buona, carezzevole di questo buon vecchio tremolante, che mentre accaloravasi a proteggerlo
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buona signora dagli oltraggi della gente, rapirla, fuggire con lei in un paese lontano, al di là dei mari, contrastarla alla violenza e all'egoismo, come
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piazzale, fuori di porta, dov'era una brutta stazione di legno, chiese ad alcuni uomini l'ora della prima partenza. Sentì che mancava una buona mezz'ora
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d'ogni grassa causa. L'ostinarsi a pretendere di più sarebbe stato per i parenti un compromettere una buona condizione, o fare quel tal buco
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fiera convulsione, girò due volte intorno alla tavola, come un leone in preda alla febbre della fame. Vedeva l'intrigo. La buona zietta, per vendicarsi
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porta qualche buona notizia?" "Lasciatemi sedere." "Cara vita mia, è tutta un'acqua. Da dove viene? Aspetti che ora faccio un po' di fuoco. Si sente male
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so che la buona parente voleva sempre me per compagno. Alla madonna d'agosto m'invitò a mangiare un'anatra, e dopo pranzo, presente la sora Santina
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una buona giustificazione, tennero il signor Tognino occupatissimo per cinque o sei giorni. Intanto la questura per conto suo arrestava il Berretta
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detto di venire, perché non è possibile che la buona Carolina, sapendo d'avere molti parenti poveri, abbia voluto sobbarcarsi, dirò così, a un
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leggere quel che vi può essere di bello e di santo nel cuore d'una buona creatura. Forse non gli avevano mai insegnato a decifrare questo alfabeto: e se
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pesciolino, ti piace il vino bianco e la buona compagnia e domani flich, sei un brutto macaco non buono nemmeno per essere imbalsamato. Nemmeno buono a
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cosa ingrata dover sputar fuori una buona speranza. Il testamento faceva obbligo all'erede universale di assegnare ai parenti di secondo e terzo