. ‒ Si comprende come la solidarietà delle industrie risponde ad una grande legge di coordinamento,la quale, fondata sulle «proporzioni dei mezzi al fine», fa convergere le varie leggi del progresso produttivo (quella di specificazione nelle forme e applicazioni delle imprese, quella di sviluppo o incremento nelle forze e mezzi operativi, e quella di reciproca loro integrazione)al risultato ultimo della legge edonistica; — ciò precisamente diffondendo ed accomunando un massimo relativo di benessere fra tutte le industrie. Tale è veramente il significato della parola solidarietà,la quale si traduce più ampiamente nella progressiva prosperità della produzione nazionale, simultanea a quella universale. Ma il filo che intesse questa armonica trama di progressi produttivi fra i popoli è lo scambio o circolazione,di cui il discorso che segue.
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Da un altro l'aumento complessivo di produzione in quei rami più avvantaggiati permette coi profitti ancor più lauti un'amplissima e rapida capitalizzazione; e questa allora, nella ricerca costante di impieghi produttivi, trasferendo i nuovi capitali dalle industrie più redditizie alle meno proficue, finisce a lungo andare col nutrirle e fecondarle tutte, accomunando ad esse a vario grado i vantaggi di crescenti lucri.
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