Si può respinger tutto di lui, ma in nome di un esame critico più accurato; si può accettar tutto, ma provvisoriamente, per quello che vale, e salvo ulteriore revisione dei risultati. Ma un loisysmo non esiste e non è neanche immaginabile; si può tessere una lunga serie degli «errori» di Loisy, cioè di conclusioni critiche che sono in contrasto con le dottrine dei teologi; ma quelle conclusioni non pretendono in alcun modo di essere teologia; sono la critica stessa, nel suo sviluppo, fatale come le leggi della razionalità umana, indipendenti da ogni interesse di teologi o di Chiese, da ogni atteggiamento personale o vicenda di condanne e di resistenze.
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