E sinché la Destra rimase al potere, i rapporti del nuovo Stato con la Chiesa si ispirarono stabilmente a questo concetto: che l'atteggiamento di protesta del Vaticano fosse cosa passeggera e contraria alle tendenze stesse e agli interessi veri del cattolicismo: che la sistemazione data dalla legge delle guarentigie ai rapporti fra i due poteri fosse per 1'Italia e per la Chiesa egualmente un reale vantaggio, cui, anche quando il Vaticano non vi accedesse, era, non soltanto buona norma di opportunità politica, ma interesse duraturo dello Stato rimaner fedele, regolando i suoi rapporti con la Chiesa a concetti di larga e paziente liberalità ed evitando nell'indirizzo generale della politica offese ed attentati alla coscienza religiosa del popolo.
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