Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: abituati

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il Mezzogiorno e la politica italiana

401319
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

D'altra parte, bisogna convenire che la falsa impostazione politica della questione è dovuta a noi; siamo abituati oramai a domandare al governo, più che allo stato, ogni aiuto, ogni intervento diretto o indiretto, buono o cattivo, efficace o inutile, possibile o impossibile; e ciò senza che vi corrisponda, da parte nostra, una forma di attività, di preparazione risolutiva, di cooperazione efficace, di impostazione realistica e di solidarietà politica delle nostre forze. Onde è purtroppo doloroso dover constatare che da trent'anni che si parla apertamente di questione meridionale (prima se ne parlava sottovoce), non si è riusciti a rimuovere una sola delle cause fondamentali della nostra inferiorità; solo si è ottenuto (bontà degli eventi) quel tanto di azione statale quanto se ne sarebbe ottenuta senza parlare di questione meridionale, ma solo sostenendo (come si fa in ogni regione) quei particolari interessi o quelle necessarie provvidenze che rispondono a determinati problemi concreti. Chi mai si sarebbe opposto alla costruzione delle Calabro-Lucane, se venivano proposte con la stessa semplicità con cui si parlò della Cuneo-Ventimiglia o della Ovada-Genova? E quando si pensò alle bonifiche emiliane, forse si diede loro la stessa impostazione che all'eterno acquedotto pugliese? Del porto di Savona si fece meno rumore e più fatti che non di quello di Bari; e il porto di Palermo, già in costruzione, è insidiato assai più che non sia quello industriale di Venezia.

Pagina 312

La Democrazia Cristiana in Italia

404297
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1920
  • Murri, Dalla Democrazia Cristiana al Partito Popolare Italiano, Firenze, Battistelli, 1920, 62-90.
  • Politica
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Questi altri novatori (socialisti, repubblicani, liberali democratici, massoni, ecc.) sono abituati a considerare tutta la Chiesa in blocco come un istituto di dominio e di reazione: essi diffidano quindi dei novatori religiosi e temono nell'opera loro una insidia e, riguardano il contrasto come una bega interna della Chiesa. Od anche, essi hanno una loro dottrina, una concezione della vita, una filosofia, dei domini, derivati dalla filosofia francese del secolo XVIII : la trascendenza della Ragione, la verità razionale, la bontà naturale dell'uomo, il Progresso, provvidenza umanizzata ma esterna anche essa alla storia, gli immortali principii. Clericalismo alla rovescia. Diversi gli dei che si adorano, ma identico l'atteggiamento spirituale, di fanatismo e di intolleranza. Il tentativo di mettere una fede religiosa che non è la loro a servizio di un movimento sociale, di ravvivare nelle coscienze oppresse da una schiacciante tradizione ecclesiastica il senso dei valori religiosi irrita costoro e li contraria nelle loro credenze e dottrine. Una democrazia italiana la quale avesse conservato vivo l'insegnamento e lo spirito di Giuseppe Mazzini, il quale aveva detto essere {{69}}il problema della coscienza dell'Italia nuova un problema fondamentalmente religioso, avrebbe tenuto una assai diversa condotta verso la d. c. italiana.

Pagina 66

Cerca

Modifica ricerca