Ogni progresso scientifico-industriale, abilitando ad operare con più larga efficienza, attribuisce alle imprese un carattere di più in più sociale sia per il numero dei produttori che vi partecipano, sia per quello dei consumatori che ne fruiscono. Così il mestiere manuale (la bottega del falegname o del fabbroferraio, del sarto), che si esercita con tre o quattro compagni, serba un carattere privato; ma quando da una fabbrica meccanica a vapore dipendono per il salario migliaia di operai, e per gli acquisti centinaia di migliaia di consumatori, essa diventa un organismo d'importanza sociale la cui prosperità o fallimento tocca la generalità. — Ogni innovazione tecnica di scienza progressiva trae seco necessariamente una modificazione di rapporti d'interessi già stabiliti, con lo strascico di inevitabili sofferenze. In qualche misura essa sposta le braccia, rende inutile il capitale investito, disloca le sedi industriali e così temporaneamente sminuisce i benefici produttivi. — Infine ogni trasformazione tecnico-scientifica tende ad accentrare le industrie.La adozione di quelle invenzioni scientifico-industriali richiede molta intelligenza e cultura, nonché sempre nuovi capitali, assommando così la produzione ed i suoi compensi nelle persone più illuminate e ricche, che sono sempre poche, a scapito dei mediocri per mente e ricchezza; ma frattanto interessa la produzione, mercé il sorgere e costituirsi di una classe di colti e potenti impresari, che si adergono sui medi e piccoli, i quali degradano e scompaiono nel salariato, attribuendo all'industria un'impronta capitalistica. Sono questi i caratteri dell'economia moderna e di ogni età di grandi avanzamenti scientifici nella produzione; ciò che fa sentire il bisogno di altre virtù che ne accompagnino il progresso.
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