Purtroppo si vedono talvolta girare per le sale dei bimbi abbigliati come tante bambole, pieni di fronzoli e di nastri; e la madre che è responsabile di una tale caricatura vien subito tacciata di cattivo gusto. Si può, anzi si deve, unire l'eleganza, alla semplicità, perchè ciò che veramente è elegante non può non essere anche semplice. Tornando all'argomento, la festa ha termine di solito la mattina, fra le quattro e le sei; ma gl'invitati possono lasciarla anche prima, quando lo credano conveniente; nè i padroni di casa hanno diritto di aversene per male. Nelle feste di gran parata e molto numerose, si può filare all'inglese, cioè senza salutare gli ospiti; ma nei balli di famiglia, e quando si abbiano relazioni d'amicizia con chi dà la festa, l'accomiatarsi con parole gentili è d'obbligo. Ed è pure d'obbligo una visita di ringraziamento dentro gli otto giorni.
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E questi due uomini, che si odiano a morte, andranno, domani, dopo essersi abbigliati freddamente, come al solito, dopo di aver fatto attaccare la carrozza, dopo di essersi salutati civilmente, a mettersi a 15 o 20 passi di distanza, colle pistole in mano, mirando col triste sangue freddo che deve dare in mano dell'uno la vita dell'altro... Oh! signore! lo ripeto: questo è delitto!... questo è il più spietato assassinio legale!... O il conte resta ucciso ed io avrò il rimorso di essere stata causa della sua morte... o invece... «Signore... a Catania conobbi un giovane nobile e generoso... che mostrava di amarmi... lo invoco questa memoria per scongiurare tale disgrazia... Questo duello non devo aver luogo! Si ritratti, signore; il conte accetterà le sue più semplici scuse, e le basterà di fare il primo passo perchè egli le venga incontro a stringerle la mano. Se ha una madre pensi a questa madre, se ha un'amante pensi all'amante, signore... e farà il più nobile sacrifizio che amor proprio d'uomo possa fare evitando questo duello. NARCISA VALDERI.»
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