Il Consiglio di Stato interviene in materia dei termini processuali nei giudizi soggetti a rito accelerato affermando che tra le eccezioni alla dimidiazione vi è quella relativa alla proposizione dei motivi aggiunti, che costituisce una facoltà e non un obbligo per la parte. La decisione si è fatta carico di indagare quale sia la soluzione più conforme al disegno di simultaneus processus perseguito dalla novella dei motivi aggiunti avutasi con la l. n. 205/2000 ed ha osservato come, salvo l'atto meramente consequenziale, ogni atto variamente connesso sia affetto da vizi propri la cui censura con motivi aggiunti richiede un'attività assimilabile a quella del ricorso principale, con ciò giungendo a delineare un canone generale per il quale l'eccezione al dimezzamento dei termini opera non solo per l'atto introduttivo, ma anche per ogni altro atto idoneo ad ampliare il thema decidendum.
Sul finire della XIV legislatura il Governo ha accelerato la approvazione di alcuni importanti provvedimenti. Per quanto ci attiene è da segnalare il disegno di legge "disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari" che è diventata la legge 28 dicembre 2005, n. 262 con la pubblicazione nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 208 di pari data. Sono riportati inoltre altri provvedimenti del Governo ed iniziative parlamentari nonché le ratifiche di Convenzioni internazionali per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali (Ghana e Congo).
Ammortamento accelerato e dimostrazione della "normalità economica"
La Corte di cassazione esamina una questione strutturale della disciplina del reddito d'impresa e, segnatamente, la dimostrazione dei presupposti richiesti ex lege per l'applicazione della disciplina di ammortamento accelerato. I giudici concludono, forse con troppa rapidità, nel senso che spetta all'imprenditore la dimostrazione della più intensa utilizzazione dei beni strumentali rispetto a quella considerata "normale" per il settore di riferimento. Il principio enunciato finisce, in questo modo, per appiattirsi sul dato testuale, senza indugiare sulle connessioni tra la prova del fatto storico (la concreta utilizzazione del cespite) e quella degli elementi di "normalità" (questi ultimi non direttamente desumibili dal decreto ministeriale 31 dicembre 1988).
La Finanziaria 2008 stabilisce la soppressione del comma 3 dell'art. 102 del TUIR; conseguentemente, viene meno la possibilità di effettuare ammortamenti in misura superiore a quella ordinaria per ammortamento accelerato (nei casi di più intensa utilizzazione del bene) o per ammortamento anticipato. A seguito di tale abrogazione, inoltre, non fa più parte dell'impianto normativo relativo agli ammortamenti dei beni materiali la disposizione che prevede la possibilità di variare la misura massima prevista dai coefficienti - in aumento o in diminuzione nei limiti di un quarto e con riferimento a beni utilizzati in particolari settori produttivi - con apposito decreto ministeriale che tiene conto del differente periodo di utilizzabilità dei beni stessi.
La preoccupazione dei potenziali effetti sanitari associati all'esposizione alle PN in questi ultimi anni ha accelerato l'attività di studio per caratterizzare l'esposizione associata alle diverse potenziali sorgenti di PN (generate intenzionalmente e non). In questa breve rassegna vengono descritti i principali problemi attualmente esistenti per affrontare le esigenze di una caratterizzazione completa dei livelli di concentrazione/esposizione negli ambienti lavorativi in cui sono presenti sorgenti di PN. Malgrado i più recenti sviluppi della tecnologia offrano strumentazioni in grado di misurare gran parte dei parametri considerati più significativi, le caratteristiche di questi strumenti non ne consentono l'uso personale, inoltre la determinazione simultanea di più caratteristiche richiede l'impiego contemporaneo di apparecchiature multiple. In attesa dello sviluppo di strumentazione personale in grado di fornire la misura del/dei parametro/i appropriato/i, applicabile al monitoraggio sistematico dell'esposizione, è necessario operare disegnando un'appropriata strategia di campionamento che tenga conto delle limitazioni interpretative per la stima dell'esposizione basata su campionamenti di area.
Sarebbe auspicabile, innanzitutto, la reintroduzione sia dell'ammortamento accelerato (che dovrebbe assurgere anche a correttivo "strutturale", evitando rischi d'incostituzionalità della disciplina degli ammortamenti) sia - anche solo in modo temporaneo - dell'ammodernamento anticipato, ma con assetti diversi rispetto al passato. E, altresì, l'eliminazione della prevista indeducibilità dei canoni di leasing, per le imprese utilizzatrici, in caso di violazione del vincolo temporale, che ostacola o rende oltremodo oneroso, sotto il profilo fiscale, l'accesso a questa forma di finanziamento o rifinanziamento ("lease-back").
Ancora incertezza sul termine per i motivi aggiunti nel rito accelerato
Sul punto, in particolare, si erano venuti a formare due diversi orientamenti: il primo, prevalente, a favore della ricorribilità, fondato sulla natura decisoria di tale provvedimento nonché sulla sussistenza di un interesse all'impugnazione della persona offesa "proprio al fine di rimuovere l'ostacolo che gli impedisce l'accesso a un processo accelerato attraverso il quale conseguire in tempi rapidi la sua domanda di giustizia penale ed eventuale civile". L'altro, minoritario, contrario alla ricorribilità, fondato, da un lato, sulla circostanza che il provvedimento del giudice di pace non ha carattere decisorio, giacché l'azione penale prosegue comunque nelle forme ordinarie e, dall'altro, che la persona offesa non è pregiudicata nei suoi diritti, giacché ha la possibilità di esercitarli ugualmente nel processo ordinario. Le Sezioni Unite, nell'aderire a quest'ultimo, mostrano di non condividere le conclusioni del primo orientamento, affermando che "la interpretazione analogica della regola della ricorribilità per cassazione di tutte le sentenze non può estendersi anche ai provvedimenti meramente processuali o interlocutori (qual è appunto il decreto in questione, ndr) che non sono "simili" alle sentenze ex art. 12 delle preleggi, proprio perché non decidono in via definitiva sui diritti soggettivi dedotti nel processo. In tali casi, la correzione di indirizzi giurisprudenziali erronei potrà avvenire soltanto attraverso la via informale del dibattito dottrinale, ma non attraverso lo strumento istituzionale nomofilattico affidato al monopolio della Corte di cassazione".
In questa direzione è stata impostata la "strategia di Lisbona", alle soglie del 2000, con l'auspicio di uno sviluppo più accelerato che privilegiasse l'economia della concorrenza, una maggiore occupazione ed una forte coesione sociale, il tutto ipotizzato nell'arco di dieci anni. Nel 2004 il Commissario al Mercato interno Frits Bolkestein ha ritenuto che un percorso di questo tipo dovesse necessariamente avvalersi di uno strumento preciso: la liberalizzazione totale dei servizi. Il 70% dei cittadini residenti nel territorio comunitario lavora nell'ambito dei servizi e i servizi contribuiscono al 70% della ricchezza comunitaria; se ciascuna entità, persona fisica o impresa, potesse agire e muoversi all'interno dell'Unione europea senza impacci o restrizioni, la produttività e l'efficacia del loro lavoro crescerebbero assai rapidamente, e i benefici andrebbero a vantaggio dell'economia, dei lavoratori e dei consumatori. Il 12 gennaio 2004 José Manuel Barroso, all'epoca neo-presidente della Commissione europea, affermava con decisione che la Direttiva Bolkestein costituiva una necessità assoluta di crescita, sopravvivenza e preservazione della prosperità europea.
Approcci metodologici nello sviluppo del governo clinico a livello locale: la tecnica del miglioramento accelerato
La metodologia del miglioramento accelerato del servizio sanitario fornisce, infatti, la struttura e l'intelaiatura per il personale a diretto contatto con il paziente per migliorare i servizi, sviluppando le abilità e le capacità allo scopo necessarie, attraverso un approccio che guarda all'intero sistema e basato su tecniche di progettazione accelerate.
Per quanto riguarda il primo punto, si ritiene che l'esito referendario non avrà implicazioni negative sull'evoluzione del settore e possa aver accelerato la creazione di un quadro regolatorio più chiaro nel quale una autorità indipendente assume un ruolo determinante. Inoltre discutiamo le possibili implicazioni economiche della vittoria del sì nel secondo quesito referendario, sia nel caso in cui i capitali privati dovessero fuoriuscire dal settore, sia nel caso in cui ciò non dovesse succedere. Infine, discutiamo le proposte preliminari in tema di revisione del metodo tariffario normalizzato recentemente avanzate dall'Autorità dell'Energia.
Gli ultimi anni sono stati contrassegnati da un accelerato processo di innovazione, che ha caratterizzato la disciplina dell'agroalimentare con riferimento ai molteplici regolatori intervenuti nel settore ed in significativa corrispondenza con il crescente rilievo assunto dalla dimensione giudiziale, non solo nazionale. L'articolo esamina sinteticamente le relazioni ed i processi che caratterizzano la disciplina del commercio dei prodotti alimentari su scala interna ed internazionale, muovendo dalla consapevolezza che la filiera costituisce un elemento sistemico delle regole dell'agricoltura e dell'agroalimentare. In tale contesto il Convegno dell'A.I.D.A. [Associazione Italiana di Diritto Alimentare] del novembre 2013 sul tema della disciplina del commercio interno ed internazionale dei prodotti alimentari ha approfondito temi già emersi in precedenti convegni alla luce delle nuove rilevanti riforme della PAC [Politica Agricola Comune] e dell'OCM [Organizzazione Comune dei Mercati agricoli] unica, che investono plurime aree disciplinari.
I persistenti effetti della crisi economica globale sul gettito fiscale dei singoli Paesi hanno accelerato il dibattito sulla lotta all'evasione fiscale internazionale, individuando nella cooperazione amministrativa tra Stati, da attuarsi attraverso l'intensificazione di accordi sullo scambio di informazioni sempre più integrati e completi, lo strumento maggiormente efficace per contrastare tale fenomeno.
Un procedimento speciale accelerato basato fondamentalmente sull'importanza delle indagini preliminari della polizia giudiziaria, sulla concentrazione massima della fase istruttoria e sulla "conformidad" come soluzione alternativa al dibattimento.
Divieto di accertare la competenza del giudice preveniente e possibilità per quest'ultimo di declinarla con procedimento accelerato
Nel frattempo per movimentare l'economia nazionale ha disordinatamente accelerato, con provvedimenti legislativi, la "liberalizzazione" del mercato economico. Il principale strumento di liberalizzazione è stato finora la trasformazione delle autorizzazioni amministrative per esercitare determinate attività economiche in "iniziative del privato con riserva di intervento inibitorio da parte della pubblica amministrazione". Con tipi e limiti diversi dei quali il saggio esamina alcuni dei problemi che ne derivano.
La parte finale del contributo viene dedicata al nuovo rito speciale anticipato e accelerato in tema di ammissione ed esclusione dalle pubbliche gare (art. 204) di cui vengono scrutinate le caratteristiche principali e i profili di possibile criticità anche sotto il versante costituzionale.