Chi è incorso nell'indegnità è ammesso a succedere quando la persona, della cui successione si tratta, ve lo ha espressamente abilitato con atto pubblico o con testamento.
Tuttavia l'indegno non espressamente abilitato, se è stato contemplato nel testamento quando il testatore conosceva la causa dell'indegnità, è ammesso a succedere nei limiti della disposizione testamentaria.
(Personale abilitato al pilotaggio).
Per i servizi di coperta i titoli professionali sono: a) capitano; b) capo timoniere; c) capo barca; d) conduttore di motoscafi; e) barcaiolo abilitato.
Alla stessa pena soggiace l'esercente, che impiega un aeromobile non abilitato alla navigazione ovvero con certificato di navigabilità o di collaudo che non sia in vigore.
Chiunque, essendo abilitato alla costruzione di navi, di galleggianti, di aeromobili o dei relativi apparati, presta il suo nome per tale costruzione a persona non autorizzata, è punito con la multa da lire mille a diecimila.
Per i servizi di macchina i titoli professionali sono: a) capitano superiore di macchina; b) capitano di macchina; c) aspirante capitano di macchina; d) allievo capitano di macchina; e) meccanico navale; f) fuochista autorizzato; g) motorista abilitato; h) marinaio motorista.
A condizione di reciprocità, lo stato richiedente ha la facoltà di intervenire nel procedimento davanti alla corte di appello e alla corte di cassazione facendosi rappresentare da un avvocato abilitato al patrocinio davanti all'autorità giudiziaria italiana.
Chiunque insegna teoria nelle autoscuole o istruisce alla guida su veicoli delle autoscuole, senza essere a ciò abilitato ed autorizzato, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire duecentomila a lire ottocentomila.
La patente di guida si distingue nelle seguenti categorie ed abilita alla guida dei veicoli indicati per le rispettive categorie: A - Motoveicoli di massa complessiva sino a 1,3 t; B - Motoveicoli, esclusi i motocicli, autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3,5 t e il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a 8, anche se trainanti un rimorchio leggero ovvero un rimorchio che non ecceda la massa a vuoto del veicolo trainante e non comporti una massa complessiva totale a pieno carico per i due veicoli superiore a 3,5 t; C - Autoveicoli, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, anche se trainanti un rimorchio leggero, esclusi quelli per la cui guida è richiesta la patente della categoria D; D - Autobus ed altri autoveicoli destinati al trasporto di persone il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, è superiore a 8, anche se trainanti un rimorchio leggero; E - Autoveicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie B, C e D, per ciascuna delle quali il conducente sia abilitato, quando trainano un rimorchio che non rientra in quelli indicati in ciascuna delle precedenti categorie; autoarticolati e autosnodati destinati al trasporto di persone, purché il conducente sia abilitato alla guida di autoveicoli per i quali è richiesta la patente della categoria D; altri autosnodati, purché il conducente sia abilitato alla guida degli autoveicoli per i quali è richiesta la patente della categoria C.
Il soggetto abilitato che conferisce l'incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale.
Chiunque effettua o dà incarico di effettuare una sollecitazione o una raccolta di deleghe di voto in assemblea di società con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione Europea senza esservi abilitato ai sensi dell'articolo 140 ovvero senza possedere i requisiti previsti dagli articoli 139 e 141 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire dieci milioni a lire duecento milioni.
E' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da lire quattro milioni a lire venti milioni chiunque, senza esservi abilitato ai sensi del presente decreto: a) svolge servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio; b) offre in Italia quote o azioni di OICR; c) offre fuori sede, ovvero promuove o colloca mediante tecniche di comunicazione a distanza, strumenti finanziari o servizi di investimento.
Ogni consulente abilitato iscritto all'albo può farsi rappresentare da un altro consulente abilitato iscritto all'albo con delega scritta. Un medesimo partecipante non può rappresentare più di cinque iscritti.
Nessuno è tenuto a farsi rappresentare da un mandatario abilitato nelle procedure di fronte all'Ufficio italiano brevetti e marchi; le persone fisiche e giuridiche possono agire per mezzo di un loro dipendente anche se non abilitato o per mezzo di un dipendente di altra società collegata ai sensi dell'articolo 205, comma 3.
Il consulente abilitato può chiedere la reiscrizione nell'albo quando sono cessate le cause della cancellazione senza necessità di nuovo esame.
È ammessa all'esame di abilitazione per l'iscrizione nella sezione brevetti qualsiasi persona che abbia superato l'esame di qualificazione come consulente abilitato presso l'Ufficio europeo dei brevetti.
Il consulente abilitato è cancellato dall'albo: a) quando è venuto meno uno dei requisiti dell'iscrizione, di cui all'articolo 203; b) quando ricorre uno dei casi di incompatibilità previsti dall'articolo 205; c) quando ne è fatta richiesta dall'interessato.
Il consulente abilitato è dichiarato sospeso di diritto dall'esercizio professionale dal momento della sottoposizione alle misure coercitive o interdittive previste dai capi II e III del capo IV, titolo I, del codice di procedura penale sino a quello della revoca delle misure stesse, nonché in caso di mancato pagamento entro il termine fissato, del contributo annuo, fino alla data dell'accertato adempimento.
Dal progetto, che deve essere firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione, deve risultare quanto occorre per definire il ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell'esecuzione.
La patente può abilitare alla guida delle seguenti categorie di veicoli: A) motoveicoli di peso a vuoto fino a 400 kg; B) autocarri e autoveicoli per uso speciale o per trasporti specifici, di peso complessivo a pieno carico fino a 3500 kg; autoveicoli per trasporto promiscuo e autovetture, anche se trainanti un rimorchio leggero; motoveicoli di peso a vuoto superiore a 400 kg; C) autocarri, autoveicoli per uso speciale o per trasporti specifici, di peso complessivo a pieno carico superiore a 3500 kg, e trattori stradali, anche se trainanti un rimorchio leggero; D) autobus, anche se trainanti un rimorchio leggero; E) autoveicoli appartenenti alle categorie B, C o D, per le quali il conducente è abilitato, quando trainano un rimorchio che non sia leggero, autosnodati quando il conducente sia abilitato per autoveicoli appartenenti alle categorie C o D; F) motocicli, motocarrozzette ed autovetture per mutilati o minorati fisici adattati in relazione alla loro infermità.
Salvo le eccezioni che per giustificati motivi potranno essere consentite dai capi delle circoscrizioni doganali, lo spedizioniere doganale deve avere la propria residenza in un comune compreso nella circoscrizione per la quale risulta abilitato.
In relazione all'espletamento delle operazioni presso le dogane predette lo spedizioniere è tuttavia abilitato al compimento degli atti necessari presso altri uffici, anche fuori dal territorio della circoscrizione.
Il titolare di uno dei certificati di cui alle lettere da c1) a e1), è abilitato anche all'esercizio degli altri servizi, come segue: 1) il titolare del certificato di cui alla lettera c1) è abilitato anche ai servizi di cui alle lettere d1), e1), f), f1) e può ottenere la patente di cui alla lettera g) senza sostenere gli esami; 2) il titolare del certificato di cui alla lettera d) è abilitato anche ai servizi di cui alle lettere d1), e), e1), e2) ed f1); 3) il titolare del certificato di cui alla lettera d1) è abilitato anche ai servizi di cui alle lettere e1) ed f1); 4) il titolare del certificato di cui alla lettera e), è abilitato anche ai servizi di cui alle lettere e1), e2), f1); 5) il titolare del certificato di cui alla lettera e1) è abilitato anche ai servizi di cui alla lettera f1).
È fatto obbligo di allegare al progetto la dichiarazione del professionista abilitato di conformità degli elaborati alle disposizioni adottate ai sensi del presente capo.
L'esecuzione delle opere deve aver luogo sotto la direzione di un tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali.
Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività.
La sussistenza del titolo è provata con la copia della denuncia di inizio attività da cui risulti la data di ricevimento della denuncia, l'elenco di quanto presentato a corredo del progetto, l'attestazione del professionista abilitato, nonché gli atti di assenso eventualmente necessari.
La costruzione delle opere di cui all'articolo 53, comma 1, deve avvenire in base ad un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali.
Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, ove entro il termine indicato al comma 1 sia riscontrata l'assenza di una o più delle condizioni stabilite, notifica all'interessato l'ordine motivato di non effettuare il previsto intervento, e, in caso di falsa attestazione del professionista abilitato, informa l'autorità giudiziaria e il consiglio dell'ordine di appartenenza. È comunque salva la facoltà di ripresentare la denuncia di inizio di attività, con le modifiche o le integrazioni necessarie per renderla conforme alla normativa urbanistica ed edilizia.
Il proprietario dell'immobile o chi abbia titolo per presentare la denuncia di inizio attività, almeno trenta giorni prima dell'effettivo inizio dei lavori, presenta allo sportello unico la denuncia, accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici adottati o approvati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie.
Gli avvocati possono farsi sostituire da altro avvocato, con incarico anche verbale, o da un praticante abilitato, con delega scritta.
Il pubblico ufficiale abilitato a levare protesti cambiari che, senza giustificato motivo, omette d'inviare nel termine prescritto al presidente del tribunale gli elenchi dei protesti cambiari per mancato pagamento, o invia elenchi incompleti, è punito con l'ammenda fino a lire cinquecento.
La sanzione a carico dell'intermediario abilitato che ometta o ritardi la trasmissione delle dichiarazioni non si riferisce al «file» nel suo complesso, ma a ciascuna dichiarazione compresa nella fornitura. E' comunque applicabile il «cumulo giuridico» previsto dall'art. 8 della legge n. 689/1981. L'Agenzia delle entrate ribadisce la natura «non tributaria» della sanzione prevista e risolleva implicitamente i dubbi sull'individuazione dell'Ufficio competente alla sua applicazione.
Non si condivide l'assunto delle SS.UU. secondo cui, pur ritenendosi errata l'interpretazione che esonerava il giudice dal dichiarare immediatamente inammissibile nelle cause tributarie cosiddette maggiori il ricorso non sottoscritto da difensore abilitato, ad essa occorrerebbe conformarsi solo per evitare un possibile conflitto con quanto statuito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 189/2000.
La sentenza in commento fornisce lo spunto per una riflessione sul criterio da utilizzare per distinguere quali condotte, fra quelle tenute da un soggetto abilitato all'uso del sistema informatico, possano assumere rilevanza penale ai sensi dell'art. 615 ter c.p. Tale criterio deve essere individuato mediante un'interpretazione della norma compatibile con il bene giuridico tutelato, ossia la riservatezza dei dati e/o dei programmi presenti nel sistema.
., abilitato alla professione di avvocato anche in Germania, esamina la decisione in rassegna con cui sono state affrontate talune questioni di diritto internazionale privato e si procede all'applicazione della disciplina tedesca in materia revocatoria.
Seguendo il tracciato delle Sezioni unite in tema di poteri riconosciuti al difensore in quanto tale e di quelli che, all'inverso, allo stesso si estendono in quanto longa manus dell'imputato, l'A. affronta la delicata questione del ricorso per cassazione proposto dal difensore del latitante non cassazionista, esaltando il principio della "personalità" del diritto d'impugnazione, sotteso alla pronuncia di inammissibilità su un ricorso esperito da un avvocato d'ufficio di un latitante non abilitato al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori.
All'inizio di una verifica, il contribuente ha il diritto di essere informato della facoltà di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa dinanzi agli organi di giustizia tributaria; l'eventuale omissione del relativo avviso determina l'invalidità dell'accertamento. Eventuali vizi della fase istruttoria procedimentale sono idonei a ripercuotersi come vizi dell'atto finale. La posizione garantista della Corte di cassazione sembra un po' asimmetrica con la giurisprudenza, che, in tema di contraddittorio nella fase amministrativa, ritiene che la relativa omissione non vizi l'atto di accertamento successivo.
Con la disciplina di recente introduzione, è ora previsto che l'atto di trasferimento di quote di s.r.l. possa essere sottoscritto con firma digitale e depositato nel registro delle imprese a cura di un commercialista abilitato. La norma, che pone numerose questioni di raccordo con la disciplina già dettata dall'art. 2470 del codice civile e la cui interpretazione ha subito diviso interpreti ed operatori pratici, viene analizzata nelle sue principali implicazioni pratiche e teoriche.
.: autentica notarile e sottoscrizione con firma digitale dell'intermediario abilitato
La cessione a terzi del proprio computer abilitato all'accesso alla rete aziendale interna costituisce inadempimento agli obblighi contrattuali gravanti sul lavoratore. La sentenza in esame ritiene si tratti di ipotesi integrante giustificato motivo soggettivo, anziché giusta causa, di licenziamento. Al riguardo rileva l'elemento volitivo della condotta sanzionata considerata colposa e non dolosa.
.: secondo l'opzione più restrittiva se l'autore della condotta è abilitato e legittimato all'accesso il reato in linea di massima non sarebbe ipotizzabile, tale interpretazione appare scontrarsi tuttavia con la logica sistematica della norma.
L'esclusione delle sanzioni a carico del contribuente in caso di omessa trasmissione telematica da parte dell'intermediario incaricato, affermata dai giudici tributari di Vercelli, non è una conclusione convincente, in quanto l'obbligo dichiarativo fa capo direttamente al soggetto passivo ed il rapporto, eventuale, che si instaura con l'intermediario abilitato, è di natura privatistica. Inoltre, il contribuente ha l'obbligo di controllare che l'intermediario adempia correttamente e tempestivamente alla presentazione della dichiarazione e, in caso di inosservanza, dispone di un congruo termine (90 giorni) per l'inoltro della dichiarazione magari avvalendosi di altro intermediario abilitato.
La sentenza n. 82 del 2010 della Commissione tributaria regionale del Piemonte fa risalire, anche se implicitamente, a causa di forza maggiore l' "effetto imbuto", cioè l'intasamento che si verifica in prossimità della scadenza del termine per la trasmissione delle dichiarazioni, dichiarando quindi non sanzionabile l'intermediario abilitato che abbia trasmesso i "files" contenenti le dichiarazioni con qualche ora di ritardo. Ugualmente convincente era la soluzione della sentenza di primo grado, che aveva ritenuto inapplicabili le sanzioni irrogate dall'Ufficio in quanto la violazione, stante l'esiguità del ritardo, rientrava tra quelle "meramente formali".
Dall'esame della legislazione vigente traspare l'attenzione riposta dal legislatore nell'individuazione di differenti figure di agenti notificatori e nella disciplina dei relativi procedimenti di nomina, in perfetta coerenza con la regola generale enunciata dall'art. 137 c.p.c. che sancisce l'eccezionalità delle "notifiche dirette" ed eseguire un'espressa previsione affinché si possa prescindere dall'intervento di un agente notificatore abilitato, attestato dalla redazione della relata di notifica.
La responsabilità del soggetto abilitato nell'illecito del promotore finanziario: il punto fermo della Corte di cassazione
Per la valida partecipazione di una ATI [Associazione temporanea di imprese] alle gare per l'affidamento di servizi di progettazione, il requisito della "presenza" del professionista abilitato da meno di cinque anni è soddisfatto con l'assunzione da parte del medesimo di un ruolo attivo nell'attività progettuale. Pur ribadendo l'assenza dell'obbligo di associare un giovane professionista nel raggruppamento, il Consiglio di Stato ha giudicato legittima la clausola contenuta nella ''lex specialis'' che imponeva al tirocinante, pena l'esclusione, di rendere specifiche dichiarazioni circa l'effettiva partecipazione al servizio di progettazione.
Lo schema di decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali, in attuazione dell'art. 7 della legge delega fiscale (legge n. 23/2014), prevede alcune modifiche in merito all'"iscrizione telematica" all'"elenco VIES" ("Vat Information Exchange System"), stabilendo che l'operatore, il quale chiede di essere abilitato ad effettuare operazioni intracomunitarie, sia "incluso automaticamente" nella "banca dati" dei "soggetti passivi" che effettuano "operazioni intracomunitarie". La semplificazione, tuttavia, è accompagnata da un maggior "rigore" sotto il "profilo sanzionatorio".
La nota esamina criticamente la soluzione adottata dalla Corte di Cassazione in ordine alla rigida interpretazione della nozione di "consumatore abilitato al piano", prevista dall'art. 6, comma 2, I. n. 3/2012. La Suprema Corte, infatti, restringe l'ambito di applicazione della nozione comprendendo solo il debitore, persona fisica, che abbia contratto obbligazioni per far fronte ad esigenze personali o familiari ovvero attinenti agli impegni propri dell'attività professionale propria. Tale interpretazione pare passibile di critica sotto il profilo della mancata differenziazione, ai fini della corretta individuazione del soggetto che può rivestire la qualità di "consumatore", tra le figure del garante-professionista e del garante-consumatore. Di conseguenza ed anche alla luce della imminente modifica legislativa, nell'ambito della composizione della crisi da sovraindebitamento, dovrebbe essere ritenuto "consumatore abilitato al Piano", anche il soggetto gravato da obbligazioni derivanti anche dalla prestazione di garanzie personali nell'interesse di società esercitanti attività d'impresa.