I premi, gli abbuoni e i vantaggi di tariffa ottenuti dallo spedizioniere devono essere accreditati al committente, salvo patto contrario.
Se un'operazione per la quale sia stata emessa fattura, successivamente alla registrazione di cui agli articoli 23 e 24, viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l'ammontare imponibile, in conseguenza di dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili o in conseguenza dell'applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente, il cedente del bene o prestatore del servizio ha diritto di portare in detrazione ai sensi dell'art. 19 l'imposta corrispondente alla variazione, registrandola a norma dell'art. 25. Il cessionario o committente, che abbia già registrato l'operazione ai sensi di quest'ultimo articolo, deve in tal caso registrare la variazione a norma dell'art. 23 o dell'art. 24, salvo il suo diritto alla restituzione dell'importo pagato al cedente o prestatore a titolo di rivalsa.
(Abbuoni e restituzioni per l'esportazione definitiva di merci temporaneamente esportate)
Le merci temporaneamente esportate possono godere, nei casi in cui ne viene autorizzata l'esportazione definitiva ai sensi del precedente articolo, degli abbuoni e delle restituzioni previste per le merci similari che vengono direttamente esportate all'estero in via definitiva. In tali casi, la restituzione o l'abbuono è concesso con riferimento alla data di accettazione della dichiarazione di esportazione temporanea.
La documentazione di sconti o abbuoni tra regole Iva e rischio di evasioni
Si manifestano perplessità sulla pronuncia della Corte di cassazione secondo cui la nota di variazione in diminuzione, con accredito dell'IVA al cliente, nell'ipotesi di sconti o abbuoni previsti contrattualmente, è ammessa solo per gli sconti che si riflettono (riducendolo) sul prezzo di vendita della merce già fatturata, laddove i premi di fine anno (o "premi fedeltà"), avendo carattere di liberalità, restano estranei alla rettifica prevista dal secondo comma dell'art. 26 del d.p.r. n. 633/1972, a prescindere dalla forma (scritta o verbale) dell'accordo intervenuto tra il fornitore ed il cliente.
Tra queste vanno segnalate quelle relative ai soggetti obbligati, agli abbuoni per la perdita e la distribuzione dei prodotti soggetti ad accisa, alla circolazione dei prodotti già immessi in consumo in un altro Stato membro, nonché al termine di decadenza previsto per la richiesta di rimborso, ai tabacchi lavorati e all'imposta di fabbricazione sui fiammiferi.
Quando è possibile detrarre l'IVA sulle note di variazione emesse per corresponsione di sconti e abbuoni?