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Non è mio proposito di entrare ora in questa questione dell'elasticità della circolazione; credo che la sua sede più opportuna sia nella discussione degli articoli particolari: allora io mi permetterò, di mettere innanzi alcune proposte sulle quali infocherò benevolo l'esame della Camera, tenendo conto anche degli studi fatti da una benemerita Accademia del regno, quella dei Georgofili, la quale ha esaminato maturamente questo quesito dell'elasticità della circolazione.
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5° Discussione del progetto di legge relativo ad una spesa per l'adattamento del Lazzaretto di San Jacopo in Livorno ad Accademia navale;
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Palazzo della Accademia delle scienze. Qui sì che c'è l'indeterminato. Che cos'è il palazzo dell'Accademia delle scienze? Non ha niente in sè di definito, come lo avrebbe il palazzo per una Università completa, che vuol dire avere i locali per le sei Facoltà. Cosa vuol dire: Palazzo della Accademia delle scienze? Quale è l'obbligo del municipio? Quale è il diritto del Governo? Il Governo nella sua relazione non ci dice niente: ci parla dei musei; e l'onorevole Sella ci dice che nel palazzo della Accademia delle scienze vi saranno i Lincei e, di più, i musei.
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Mentre per quasi tutte le Accademie del regno si dà poco o nulla, per la sola Accademia dei Lincei sono stanziati sul bilancio dello Stato 100 mila lire. L'onorevole Sella, che ci ha parlato tante volte della lente dell'avaro, relativamente ai Lincei ha la lente del prodigo.
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Accademia della Crusca di Firenze — Atti di quella R. Accademia — Adunanza del 24 novembre 1895, una copia;
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Escluso per arbitrio straniero dal libero insegnamento, dall'esercizio della professione, dal posto di segretario presso la Camera di commercio, egli si rivolgeva allora al patrio Ateneo, invocando un modesto e provvisorio ufficio in quella Accademia. Lasciate che vi legga le parole con le quali egli nel 1855 ricorreva all'Accademia cittadina: «A me dolorosissimi, immeritati avvenimenti seminarono di ostacoli la carriera, e il lungo attento amore agli studi trovasi in lotta con bisogni che, senza di voi, tenderebbero ad allontanarmi ognora più dal prediletto arringo letterario e scientifico» . Così scriveva, in quei tempi d'ogni luce muti, il futuro ministro dell'Italia unita, il futuro presidente del Consiglio dei ministri del Re sedente in Roma, capitale d'Italia!
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Era prevedibile che la Camera, la quale era rimasta così tranquilla nella discussione dei principi sommi della legge, così da acquistare la fisonomia pacifica di una specie di accademia dell'Arcadia, dovesse poi appassionarsi singolarmente per tutto ciò che riguarda i sistemi di votazione.
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Avvenne talvolta, in guisa consimile, che nel frontispizio d'un libro l'autore si intitolasse membro di nessuna Accademia, ed invece un altro autore siasi qualificato, per celia, membro di tutte le Accademie. Ciò non tolse che tutte le grandi Accademie scientifiche dell'Europa non abbiano esercitato una grande influenza nella civiltà, e nel movimento scientifico sociale.
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Son cose che si sanno; basta leggere i giornali che da alcuni giorni han pubblicato accurate relazioni di distintissimi professori, quali il Concato, il Perroncito, il Bozzolo, il Pagliani; … si tennero conferenze in proposito; se ne occupò la regia Accademia di medicina, ed anzi credo che essa per mezzo del suo presidente abbia inviato al Ministero un memoriale sollecitando studi, ispezioni e provvedimenti.
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No, non lo posso, perchè dovrei ragionare di composizione e di scomposizione di tessuti e convertire questa Camera assai peggio che in una accademia di cose americane ed asiatiche, in un conservatorio tecnologico; e non ne voglio assumere la responsabilità. Ma se mi fosse lecito di addentrarmi in questa dimostrazione, proverei, non per scienza mia, che è nulla in questa materia, ma perchè ho interrogato uno degli uomini più competenti, il professore Pinchetti di Como; e le dichiarazioni del professore Pinchetti che, per carità del natio luogo e per l'ambiente comasco nel quale egli respira, avrebbero potuto parere se non parziali (chè egli non è capace d'esser parziale) ina intinte di certe predilezioni, ho voluto riscontrarle col giudizio di uomini che vivono fuori di quell'ambiente; e mi sono convinto sempre più che i criteri tecnici con i quali la dogana austro-ungarica giudica la qualità di certe stoffe non trovano riscontro nei giudizi di tutte le dogane di Europa e specialmente della francese; la quale in fatto di classificazione di tessuti di seta ha tradizioni e formule che parevano sino ad oggi le tradizioni e le formule di tutto il mondo, poiché la Francia è considerata come il paese che tiene il campo in questa splendida industria, e ne disegna e delimita i confini.
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