Io dico: o non va ammesso il giuoco del lotto, ed allora bisogna abolirlo totalmente e per conseguenza, rinunciare alla relativa entrata per le nostre finanze; o vuolsi mantenere, e siccome volere o non volere è un'immoralità, siccome il Governo se l'assume sopra di sè questa immoralità, io credo che ne porta l'addebito, dovrebbe trarre, logicamente parlando, almeno da questa immoralità tutti i vantaggi possibili.
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Spogliatelo di quelle formole, riducetelo alla sua origine, ma non vi rischiate di abolirlo. Allorchè all'enfiteusi avete tolto i vincoli che dan diritto al laudemio, allorchè avete dato al dominio utile la facoltà del riscatto del canone, l'enfiteusi vien purgata di ciò che ha di vizioso e diventa un contratto da cui l'utilista e il direttario ritraggono il rispettivo vantaggio, e così si va creando una classe di proprietari che è necessario sorgano, se volete che il nuovo Stato si consolidi. Imperocchè per me, signori, ritenetelo bene, la rivoluzione non è nè la violenza, nè la dissoluzione della Società; la rivoluzione è la rigenerazione delle classi povere, è la creazione di nuovi interessi, sopratutto di quegli interessi che toccano la maggioranza della popolazione. Allora la rivoluzione si consolida e la libertà è feconda di quel benessere che è il solo scopo del buon governo delle nazioni.
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Se credete che il procedimento sommario non basti in certi casi, perchè imperfetto, alla scoperta del vero, vai meglio abolirlo. Lo stesso potrebbe dirsi del procedimento ordinario, ove ci siano delle formole superflue, e che con indugio raggiungano lo scopo. Allora trovatene uno che possa giovare in tutte le materie, e rendere rapida l'amministrazione della giustizia, il che è nei voti di tutti.
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Prego l'onorevole ministro a ritenere che le mie osservazioni non sono fatte nel senso di essere contrarie alla legge, essendo essa conforme alle mie idee; ma il signor ministro non può dimenticare che la precedente discussione nel Comitato privato dimostrò esservi due correnti nella Camera, anzi tre; vi sono quelli che dicono: abolite tutto o nulla; vi è chi dice: manteniamo il marchio facoltativo; vi sono di quelli che non vogliono abolirlo affatto.
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Accademia della crusca
