E le fughe dei carcerati si ripetono nelle medesime carceri per modo da costringere un diario governativo nel passato giugno a pubblicare che ogni settimana si annunzia una evasione; che qua i detenuti rompono il volto del carcere e discendono nel piano inferiore; là fanno un buco nel muro e passano, protetti dalle tenebre o anche con un sole di maggio, nella pubblica via; che in una prigione si trovano seghe, lime, tanaglie, in un'altra pistole o fucili, in un'altra infine degli abiti perchè i carcerati si travestano e possano sottrarsi più facilmente alle ricerche della polizia. In prova di ciò stanno, fra molte, le evasioni dei cinque prigionieri di Teramo, dei sette della Rocca di Pesaro, dei dodici di Sinigaglia. A buon diritto alcuno disse nelle Marche che il pessimo Governo del papa, se aveva un merito, era quello di non lasciarsi sfuggire i carcerati.
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Riduzione di tassa pei pacchi contenenti gli abiti borghesi che i coscritti ed i richiamati sotto le armi spediscono alle loro famiglie. (293).
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E poi, chi darebbe i mezzi per farsi altri abiti ai poveri frati? Io so che alcuni di essi han dovuto implorare la pietà dei generosi, allorchè, per farli seguitare a dimorare provvisoriamente come rettori di chiese in qualche convento, si è voluto da loro esigere che svestissero l'antico abito.
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Ed infatti, dopo gli spiacevoli casi avvenuti in Sicilia, il Governo del Re non mancò di ordinare che si deponessero gli abiti monastici.
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