lo lasciava fare, e gli dava de' buoni consigli. Zì, zì, tu sei un cattivo soggetto, Moschino! A me non la dài a intendere, zì, zì. Il primo dovere
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altre grotte della roccia dove si poteva entrare scendendo di lassù, ma col pericolo di rompersi il collo. Vi andava lo zi' Mèusa che, attaccato ad una
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bel tratto; poi, una sera, andatogli incontro fino a piè della collina, vedendolo stanco e trafelato, gli aveva detto: - Zi' Mauro, volete che vi aiuti
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Cavaliere.........„ 163 La pensione Garacci.........„ 183 Zi' Gamella............„ 197 Fastidi grassi............„ 215 Sfumature.............„ 225 La casa
. - Zi'Gamella. - Fastidi grassi. - Sfumature. - La casa nuova. - Un eccentrico. - II mulo di Rosa. - Le verginelle. - Donna Stràula. MILANO - FRATELLI
zi'Nittu qui gli disse: - Tinu, se non smetti, bada, una di queste notti ti faccio fare una fiammata e non ti pagherò neppure un soldo! - per questo
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come un cagnolino. - Vieni anche tu, - gli gridò il capitano, - se poi non vuoi morire di colèra! E lo zi' Croce, che allora aveva trent'anni, non se
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, quantunque ci fosse stato indulto per tutti. Rassegnato alla volontà di Dio, lo zi' Croce, ripreso l'aratro e la zappa, aveva pure comprato un agnello
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Nuovo re, nuova legge. Questa volta lo zi' Croce era tornato a casa senza aver veduto neppure da lontano il fumo delle fucilate. Aveva preso le
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, così delicato a così bello, assai più che se fosse stato davvero figlio loro. - È un angelo, zi' Cola! Il vecchio zi' Cola, dall'uscio di rimpetto
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di carta argentata e appiccicategli alle spalle due belle ali di cartone dipinto, gli metteva in testa l'elmo dorato. - Guardate qui, zi' Cola! Rosa
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lo invitò a bere un bicchiere di vino nell'osteria di Patacca, perchè passando davanti la porta lo zi' Patacca li aveva salutati. Volevano raggiungere
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Dio senza difetti; pensate a questo e compatitevi... Ad un tratto, l'Assuntina venne fuori a dirle: - Sentite, zi' Nena, come va che non vi siete
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sviluppi dell’arte a Roma, sarebbe quasi impossibile esprimere sulla Mostra di Zi veri una opinione distaccata se non fidassimo nella condizione
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Io..(quanto siamo felici noi, mamme, allorchè possiamo usare una cortesia ai nostri ragaz zi!) io... senza perder tempo, ho messe le mandorle in
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Per ogni possibile sistema olonomo di N punti si possono particolare assumere come coordinate sovrabbondanti le 3N coordinate cartesiane x i, y i, zi
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somma che provenga dalle medesime potrà sequestrarsi dai ter-zi per crediti verso il comune.
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1880. Ora si vorrebbe mantenuto il limite di un mese e ripristinata la facoltà concessa dall'articolo zi di potere pescare in taluni giorni della
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presidente. L'onorevole ministro di grazia e giusti[zi]a ha facoltà di parlare.
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presidente. Prima della votazione, perfettamente. Così dunque rimarrà stabilito. L'interrogazione dell'onorevole Rari zi è rimandata dopo la
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, poiché dian- zi si era andato via via persuadendo che nulla avrebbe alterato mai la serena pace della casetta e dell'orto; e come egli, presso alla fine
. "O dallo zio... zio..." Sussurra: "Zi Titta." "Zi Titta, proprio. Ti vuole bene. Desideri andare da lui?" Questo zio ne prese cura, lo tenne in casa
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fare le cose alla grande. Lo zi' Scatà, il tavernaio, in maniche di camicia, con le mani incrociate sul pancione, proponeva: - E se cuocessimo due fili
domandava: - Che avete, zi' Sanguedolce? Sanguedolce?- Che volete che abbia? La vecchiaia che trascino. Infatti pareva invecchiato tutt'a una volta
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! Singhioz- zi da spezzar il cuore. Pilato con la penna da scrivere che se ne scappava in alto non appena lo scellerato tentava di met- ter la firma alla
Un giorno lo zi' Peppe Cipolletta, tiratolo da parte, gli aveva susurrato la cosa in un orecchio, soggiungendo: - Sospetti, malignità delle cattive
ragazzo era andato a chiamare mastro Filippo il fabbro ferraio, e lo zi' Decu, che di quelle cose se n'intendeva meglio di mastro Filippo e anche
guarita, non si sa come, della misteriosa malattia parsa una gravidanza? Forse il miracolo del Patriarca è stato questo -. Da due mesi lo zi' Pino
Sciancato. Quasi non ce ne fossero stati altri! E sugli scalini d el Collegio o su quelli dello Spirito Santo si vedeva tutti i giorni lo zi' Carmine
moriva, Tegònia, nella cameretta del mulino dello zi' Cola, domandava sorridendo al suo Pietro: - Mi vuoi bene? Roma, 27@ 27 dicembre 1882@. 1882.
giro per le botteghe, interrogando: - Quanti carichi, compare Maso? - Dieci, don Rosario, per servirla. - Quanti carichi, zi' Caterino? - Dodici, don
zi' Girolamo dall'agghiaccio gridava: - Viva santa Agrippina! Ma lui non diceva niente; rammentava soltanto che sua madre, una volta lo aveva
masseria. Poi si distrasse, vedendo arrivare al beveratoio i buoi e le vacche con lo zi' Girolamo che tirava sassi ai vitellini per richiamarli verso le
? Aveva udito dire dal Soldato allo zi' Girolamo: - Dove nascondete il morto, vecchiaccio? Non spendete un soldo del salario, Fate almeno testamento e
raggiunto i buoi e le vacche coi vitelli che andavano lentamente, seguiti dal bovaro con la sacca a tracolla e il bastone su la spalla. - Gesù e Maria, zi
all'agghiaccio, e da lontano chiamò: - Zi' Girolamo! - Ohi! - quegli rispose. - Che vuol dire questo muggito? - Che ne so io? Viene di costì. Infatti il
; quella notte voleva fare la scoperta a cui pensava da tanto tempo: vedere il giubbone di albagio dello zi' Girolamo, col cappuccio ritto, messo a
seminati del Pulgaretto. - Paola ! Ehi! ... Paola ! E non vedendola comparire, avea gridato allo zi' Girolamo che stava ritto, appoggiato al bastone
. Pensava allo zi' Girolamo che gli aveva detto: - Tua madre tornerà! - Ed era tornata!. Chi gliel'aveva detto a lui? Le Nonne ? Fantasticava intorno al
striscia di fuoco in cima alle rocce della Làmia e dietro i campanili e le cupole di Mineo. Lo zi' Girolamo scendeva per la viottola dei Saraceni
. Anche lo zi' Girolamo quella sera era venuto nel frantoio con gli altri e diceva la litania, in un latino tutto suo, con voce compunta. All'ultimo
bersaglieri col pugno davanti a la bocca, quasi suonasse davvero una tromba. Non pensava più alle coroncine. Aveva reso le tre lire allo zi' Girolamo, e col
mattina, lo zi' Girolamo che menava i buoi al beveratorio, udendo il Tiù! Tiù! di uno zùfolo lassù tra i mandorli di Rossignolo, sorrise scotendo la testa
così il sonno gli era svanito. Egli tornava a pensare allo zi' Girolamo e alle sue Nonne . Bisognava aspettare che la luce crescesse per avventurarsi
cominciò a canzonarlo davanti a tutti: - Bada, Scurpiddu ! Con le Nonne non si scherza! - Se lo sa zi' Girolamo! - soggiungeva il Soldato , - viene a
guisa piattino. La sora Maria e zi' Anna sollecitano il portar in tavola, e mi salutano con un'espressione pietosa dicendomi: - V'ammalerete, sor Massimo
accoglienze, e poi ci lasciammo, e non ci siamo veduti piú. Il sor Virginio, il sor Mario, la sora Maria, zi' Anna, dopo averle lasciate in Marino con vero
violasse il patto. Ma certo, povera zi' Anna, ancora mi fa compassione se penso alle tribolazioni che passava. La vecchia, per esempio, amava un