: lei stessa non si riconosceva. Da che il mondo è mondo, non s' era mai vista una bellezza pari a quella. Tornò nella città, dov' era il Reuccio, e
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mia? — Il Reuccio mi ha tirato un calcio e mi ha rovesciato ogni cosa. — Sia fatta la volontà di Dio: il Reuccio è padrone. — Le vicine non capivano
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— Nel canile. L' altra abita nel canile. - Il Reuccio, stupito, scese giù insieme col Re e con la Regina, e trovò Testa-di-rospo nel canile
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, incaricò della guardia il Reuccio in persona. Una mattina va in giardino e trova il Reuccio addormentato. Guarda albero...; le arance d' oro non c
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la neve col collarino nero, una da levante e l'altra da ponente. Esse si posano su un ramo basso di querce, a pochi passi dal Reuccio, e una dice
incomincia a scorrere sul volto del Reuccio, che tutto irato corre alla terrazza, chiama il porco, lo inforca e giunge insanguinato da far paura al
fatto fare una gran mazza di piombo e prima del banchetto nuziale si nascose fra il baldacchino degli sposi e il muro. Il Re, la Regina, il Reuccio, la
entravan nella sala si fermavano a bocc'aperta, perchè rappresentava una ragazza di una bellezza non mai veduta. Il nipote Reuccio un giorno andò a far
conveniente che tu dia del tu al Reuccio, perchè egli è figlio di un Re di corona e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete eguali e non puoi
levante e l'altra verso ponente, e il Reuccio si desta e dice: - Gaetanino, presto a cavallo, perchè devo andare a palazzo, così mi leverò un pensiero. Sì
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Il Reuccio si desta e parte subito per la Reggia, perchè era smanioso d'avere il vestito più bello e più ricco che fosse possibile. Va dal Re e gli
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Il Reuccio si desta e vuol correre a spron battuto alla Reggia per chiedere al padre il consenso al suo matrimonio. Di fatti, va dal Re e gli espone
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Nel dir questo, il Principino divenne di marmo dai piedi fino alle ginocchia. Il Reuccio sentendo quel che diceva Gaetanino e vedendo che era
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Commedia in due atti AI CARI BAMBINI CARLA, LEO ED EVA RIGOLETTI PERSONAGGI IL RE LA REGINA IL REUCCIO TIZZONCINO LA FORNAIA, sua madre IL MAGO
MA IL REUCCIO ABITA GIÀ NEL CAVO DI UN ALBERO!
MAH! HO PORTATO COME AL SOLITO LA COLAZIONE AL REUCCIO E LUI MI HA BUTTATO FUORI CON UN CALCIO!
. - Come! Siete allo scuro? Mentre picchiavo, c'era lume. - Uh! Vi sarà parso. La cosa era arrivata anche alle orecchie del Reuccio, che aveva già sedici
contenti come pasque. Un giorno passò davanti a quella bottega il Reuccio, e si fermò a guardare. Il tornitore stava per terminare una bella trottola
, il Cielo gli fece la grazia; e il giorno che il capo dei Ministri andò ad annunziargli: - Maestà, è nato il Reuccio! - il Re, fuori di sé dalla
raccontarono quel che era avvenuto. Nella carrozza del Re c'era anche il Reuccio, bambino di sei anni, che alla vista degli zoccoli si mise a strillare
(con indignazione rattenuta, da sé): Li compatisco perché sono cretini! (Alla Reginotta e al Reuccio} Grazie, Reuccio! I miei cani mangiano meglio
(ridendo, al Reuccio): Come sei brutto con quella mela!
(fa come il Reuccio): Ha detto: Non svegliate il can che dorme!
Smettete, Reuccio! Smettete, Reginotta!
C'era una volta un Re che aveva paura di morire prima di aver trovato pel suo Reuccio la più bella, la più ricca, la più buona Reginotta del mondo
Reuecio! Reuccio! ... Ricordatevi chi siete! Reginotta! Reginotta! ... Ricordatevi chi siete!
Il Ministro e Detti. Poi il Reuccio Rapa, la Reginotta Mela e le Cameriere.
(imitando il Reuccio): No! No! No! ... Non voglio mutata la testa!
(quasi incredula): Sei tu il Reuccio mio fratello?
Potentissimo Mago! ... Tutto quel che vorrete! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta!
Tutto quel che vorrete, gran Mago! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta ...
(prendendo, per ripicco, qualcosa dalla refezione del Reuccio): E questo piace a me!
C'era una volta un Re che aveva un unico figlio e lo teneva, come suol dirsi, tra la bambagia. Finché fu bambino, il Reuccio si sottomise a tutte le
Entrano correndo ansimanti il Reuccio Rapa e la Reginotta Mela, seguiti da due Cameriere reali.
Ah, potentissimo Mago! Abbiate pazienza. Ecco il Reuccio e la Reginotta. (Scuote il Re e la Regina) Maestà! Maestà!
Niente, Maestà. Il Reuccio e la Reginotta facevano un po' di chiasso.
(irritato e sbuffando) Basta! Basta! Impertinenti! ... (Il Reuccio e la Reginotta restano con le mani aperte e le dita rese. Gridano.)
Grazie! Grazie, fata Rosabianca! ... (A un gesto del Re, il Reuccio e la Reginotta si precipitano riconoscenti a baciare le mani alla Fata.)
Ed ora, pensiamo a mutare queste teste indegne di un Reuccio e di una Reginotta ...
Ma Reuccio! ... (Depone anch'essa, in un angolo, per terra, un bel cestino a vivaci colori.)
Lasciateli fare! (Alla Regina:) Sono già passati sette anni, un mese e un giorno ... (A tutti indicando il Reuccio e la Reginotta:) ono venuta a
Lo dirò a Sua Maestà la Regina! (Il Reuccio e la Reginotta fanno una spallucciata, poi si accostano, chini, cautamente alla proda del ruscello. Il
(alle Cameriere, rimaste ritte, impalate, in fondo): ate un po' di refezione al Reuccio e alla Reginotta. (Le Cameriere prendono i cestini riposti in
(al Reuccio e alla Reginotta che si divertono a lanciare sassolini nell'acqua del ruscello): Cheti! Cheti! Potreste colpire la fata Rosabianca che
Prendiamola! ... (Alle Cameriere:) Prendetela! (Le due Cameriere tentano di afferrare la rana che saltella qua e là, ma non vi riescono. Il Reuccio e
(rimescolando sempre più forte, canta) E frulla! E frulla! E frulla! E frulla! E frulla! E frulla! (Il Reuccio e la Reginotta, intanto, brancicano
Tre giorni ancora e il Reuccio Sansonetto compiva diciott'anni, età che, secondo le leggi del regno, gli permetteva di togliere moglie. Egli stava ad
Piumadoro e Piombofino Il Re Porcaro Il Reuccio Gamberino La danza degli Gnomi I tre talismani La fiaccola dei desideri La lepre d'argento Nonsò La
conveniente che tu dia del tu al Reuccio, perché egli è figlio di un Re di corona e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete eguali e non
nella sala si fermavano a boccaperta, perché rappresentava una ragazza di una bellezza non mai veduta. Il nipote Reuccio un giorno andò a far visita
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