Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: procida

Numero di risultati: 30 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Angiola Maria

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Carcano, Giulio 1 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • Paraletteratura - Ragazzi
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Procida, vorrei mostrare quanto possa amor di patria in lotta coll' amicizia e coll' amor paterno. Ma le mie forze non basteranno, io temo, all' altezza

Pagina 353

Una peccatrice

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Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1866
  • Augusto Federico Negro
  • Torino
  • Verismo
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Procida. Narcisa teneva appoggiata la testa sulla spalla di Pietro, e di quando in quando si aggrappava al collo di lui colle sue candide braccia per

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Scultura e pittura d'oggi. Ricerche

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Boito, Camillo 1 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Bocca
  • Roma-Torino- Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Pozzuoli, Procida, Ischia dall’una parte, e Castellamare e Sorrento e Capri dall’altra si adornano al cadere del sole. C’è delle delicatezze nitide, le

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I vespri siciliani

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23 occorrenze

Elena, poi Procida.

Procida che discende dalla gradinata in fondo, ed Elena.

Procida solo.

Procida, Arrigo, Elena.

Procida, Elena, Arrigo.

(Procida parte a diritta)

(Procida ed i Siciliani si scagliano su Monforte e sui Francesi. – Cala la tela.)

Elena, Procida, Giovani d’ambo i sessi discendono dalle colline in abiti festivi al seguito delle dodici fidanzate. – Ninetta è fra queste. – D’altra

Procida, Elena ed Arrigo venendo dalla chiesetta a sinistra.

(a diritta parecchi soldati si sono avvicinati ad Elena. – Procida e Manfredo hanno messo mano alla spada per difenderla: la zuffa sta per accendersi)

Procida, scortato dai Soldati, s’avvicina ad Elena, e s’avanza verso di lei, mentre Arrigo s’allontana, e mostrando l’ordine di cui è munito, accenna

Arrigo viene da diritta; è seguito da Elena e da Procida, ambedue mascherati.

Procida, Elena, Manfredo, Danieli, Siciliani e fidanzati. Al tumulto succede il silenzio e l’avvilimento. Danieli e tutti i Siciliani collocati in

(a un gesto di Monforte, vengon trascinati via Procida, Elena ed i Siciliani. Arrigo vuol correre dietro loro. Monforte il trattiene. Procida ed

(due Penitenti discendono i gradini e vengono a prendere, l’uno Procida e l’altro Elena)

(grido unanime di gioia. Procida ed Elena circondati dai Penitenti e dai Soldati discendono la gradinata e sono condotti vicino a Monforte)

(La barca continua la sua marcia, mentre che Procida, Elena, Manfredo, Danieli e i Siciliani stanno in gruppi a sinistra del teatro. – Cala la tela.)

(Elena e Procida s’allontanano perdendosi nella folla; mentre le coppie danzanti passeggiano nelle sale ed i rinfreschi sono d’intorno serviti

(le Dame ed i Cavalieri entrano dal fondo. Arrigo, Procida ed Elena restano ancor soli per un istante sul davanti della scena; ma si ode sempre dai

ed Arrigo. – Procida rimane circondato dai propri amici. – Cala la tela.)

(il popolo che è nel cortile della cittadella e dietro i Soldati s’inginocchia e prega. – Procida ed Elena preceduti dai due Penitenti si dirigono

(Elena, che ha preceduto Procida, si è nel tumulto lanciata la prima per ferir Monforte. Arrigo si getta innanzi a lui, facendogli scudo del suo

mano alle spade. – Danieli ed i suoi compagni retrocedono spaventati e tremanti. – Manfredo porta la propria mano all’elsa della spada, ma Procida lo

XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878

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Farini 1 occorrenze
  • 1878
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Un popolo non congiura, diceva Giovanni Battista Niccolini, se ben ricordo, nel Giovanni da Procida: Un popolo non congiura. Quando un popolo vede

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Nanà a Milano

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Arrighi, Cletto 1 occorrenze

notte per rubargli il portafogli e l'orologio? E suo figlio, non orfano, sarebbe certo cresciuto un galantuomo, mentre oggi sta a Procida condannato a

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IL PAESE DI CUCCAGNA

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Serao, Matilde 2 occorrenze

Monte di Procida: i caffè di Napoli, affè Grande caffè d'Europa, entre coprivano le loro insegne di cristallo con una insegna di grossa tela, facevano

… - E vino del Monte di Procida. - Tanto, una volta sola si campa, - concluse filosoficamente il tagliatore di guanti, rialzandosi la giacchetta sulla