lo aver a male, Peppe, ma tu hai bisogno di riguardi, e il servizio del mio negozio non fa piu per te. - Il facchino si levava il berretto e si
cori sconnessi e avvinazzati, interrotti e ripresi con note tremule fuor di tono, Peppe, detto da' muratori romani Scucchia, reggeva scimmiescamente
quello dell'amore. Per parte sua, la ragazza trattava Peppe tale quale trattava gli altri, rivolgendogli il discorso, quando capitava l'occasione
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! Peppe non rispondeva; ma, a volte, sotto la guancia arsa gli si stendeva un pallor livido. In quegli istanti digrignava i denti quasi da spezzarseli, e
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gran fascio di bandierine sotto l'ascella, andava parando il paese; Peppe Duro e i suoi uomini lavoravano in piazza a rizzare i pali dei fuochi
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, e infine San Placido e Vanni il sordo portati a spalla. Dietro, la banda e una folla. - Viva San Placido! Peppe Duro, col mortaio in mano e le bombe
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vostro figlio, di restituirgli l'udito! - San Placido glorioso! Così possa guarire anche mio marito dal vizio! - Peppe Duro, toccherà a te di farti onore
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I precedenti, Canio e Peppe.
(Intanto Peppe conduce l’asino col carretto dietro al teatro.)
Nedda (Colombina), Peppe (Arlecchino), Canio (Pagliaccio), Tonio (Taddeo) e Silvio.
Coro di Contadini, Nedda, Canio, Tonio e Peppe.
Donne, Uomini, Tonio, Nedda, Silvio, Peppe, Canio e Coro.
(Peppe vuol uscire dalla porta a sinistra, ma Tonio lo ritiene.)
(Tonio va di dietro al teatro e Peppe anch’esso ritorna all’interno, mentre Canio accasciato si avvia lentamente verso la cortina.)
(Peppe che sarà entrato dalla sinistra, sulla risposta di Nedda corre a Canio e gli strappa il pugnale che gitta via tra gli alberi.)
(Nedda dopo aver lasciato Silvio riceve ancora il prezzo delle sedie da altri e poi rientra anch’essa nel teatro con Peppe.)
(Nedda esce vestita da Colombina col piatto per incassare i posti. – Peppe cerca di mettere a posto le donne. – Tonio rientra nel teatro portando via
del teatrino. Intanto la gente arriva da tutte le parti per lo spettacolo e Peppe viene a mettere dei banchi per le donne.)
’addio a Nedda, parte con Peppe e cinque o sei contadini per la sinistra. – Nedda resta sola.)
(Arriva una pittoresca carretta dipinta a varii colori e tirata da un asino che Peppe, in abito da Arlecchino, guida a mano camminando, mentre collo
I precedenti, Canio e poi Peppe.
Coro di Contadini, Nedda, Canio, Tonio e Peppe.
(Intanto Peppe conduce l’asino col carretto dietro al teatro.)
Nedda (Colombina), Peppe (Arlecchino), Canio (Pagliaccio), Tonio (Taddeo) e Silvio.
(Peppe vuol uscire dalla porta a sinistra, ma Tonio lo ritiene.)
Donne, Uomini, Tonio, Nedda, Silvio, Peppe, Canio e Coro.
(Nedda dopo aver lasciato Silvio riceve ancora il prezzo delle sedie da altri e poi rientra anch’essa nel teatro con Peppe.)
(Nedda esce vestita da Colombina col piatto per incassare i posti. – Peppe cerca di mettere a posto le donne. – Tonio rientra nel teatro portando via
(Tonio va di dietro al teatro e Peppe anch’esso ritorna all’interno, mentre Canio accasciato si avvia lentamente verso la cortina.)
(Peppe che sarà entrato dalla sinistra, sulla risposta di Nedda corre a Canio e gli strappa il pugnale che gitta via tra gli alberi.)
da tutte le parti per lo spettacolo e Peppe viene a mettere dei banchi per le donne.
’addio a Nedda, parte con Peppe e cinque o sei contadini per la sinistra. – Nedda resta sola.)
(Arriva una pittoresca carretta dipinta a varii colori e tirata da un asino che Peppe, in abito da Arlecchino, guida a mano camminando, mentre collo
Coltorti marito impotente e comprensiva al nonno pazzariello Rino Marcelli, dall'amante ricco e tontolone Peppe De Rosa al già menzionato Bova, l'unico
mano così, per salutare ... . Ecco: Pulcinella deve dare un calcio nel sedere a Peppe-Nappa ... . Si fa così ... Hai capito? Ora eseguisci tu
la nuca un vecchio berretto rosso da bersagliere con grave spavalderia. Già sapeva a memoria le parti di Peppe-Nappa e di Peppe-Nino e n'era
sottovoce le parti di Peppe-Nappa di Tartaglia, di Pulcinella, di Colombina, facendo da burattino, gesticolando, sgambettando, dimenticando talvolta
, Pulcinella - E Colombina, e Tartaglia e Peppe-Nappa, e il Mago, e il Drago, con la lingua rossa e gli occhi rossi, che muove la coda. - Da sè? - Da sè
Un giorno lo zi' Peppe Cipolletta, tiratolo da parte, gli aveva susurrato la cosa in un orecchio, soggiungendo: - Sospetti, malignità delle cattive
buzzico dell'olio a dar sesto a questa faccenda. Eravamo perciò lontani nell'ora in cui Peppe Rosso e Natale Raparelli co' loro amici e consorti avevano
. Nessuno volontariamente si pose in contravvenzione, che conoscevano Peppe Rosso; ma un povero diavolo che non ci aveva che far niente, capitò per caso e
. Che è? che non è? Passa uno correndo e grida: - Peppe Rosso ha menato a Natale Raparelli... ci son tutti... è l'inferno!... e aver lasciato a casa il
era quella der principe Piombini. Er su’ cocchiere, un certo Peppe Regazzini, portava dicidotto parije de cavalli, ossia trentasei cavalli, e li guidava