pericolo.... il pericolo che la bilancia trabocchi dalla parte opposta a quella dell' antipatia. Ricordate la storia di Ugo e Parisina?... La serietà
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interrotti. Rileggeva in quei giorni la Parisina, l'Edmengarda, Portia, tutte le storie truci di donne adultere - le leggeva raggomitolata sul divanuccio
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Dobbiamo all'Intelligente solerzia della direzione della «Parisina» (Curletti e Morino, corso Moncalleri 47) se la bella mostra di Carlo Levi che ha
il suo sdegno; fino al limite dell'informale. Questo ci sembra l'insegnamento della mostra alla «Parisina»: l'evoluzione di un pittore che non può
Lascia dietro sé le sonatrici Parisina, discendendo qualche grado.
Sopraggiunge Aldobrandino dei Rangoni, con la spada in pugno. Parisina lo scorge e chiama, accorrendo verso lui.
Parisina ritrae lentamente la mano e socchiude le palpebre, come invasa da sùbito languore.
Parisina, smarrita, piega gli occhi a guardare, e vi cerca la piaga nel petto con le mani. Poi tenta di sorridere.
Parisina è seduta sotto il padiglione. La Verde l'acconcia e abbiglia. Nei cofani aperti brillano le robe e gli ornamenti.
Dalla disperazione materna erompe un urlo inumano. Parisina prende tra le palme la faccia del morituro e l'affisa. Poi lieve inviluppa in un drappo
Parisina Malatesta appare in cima alla scala seguita da una schiera di giovani sonatrici che portano strumenti e intavolature, come nel trionfo di
Parisina si avanza verso i cancelli, per la preghiera e per l'offerta. Di dietro i cancelli l'officiatore, assistito dagli acoliti, riceve i doni
Subitamente Parisina scoppia in un gran pianto. Intorno al pianto si fa grave silenzio. S'ode nel silenzio venire dall'interno della loggia più
Appare Ugo d'Este, con la faccia ardente, con la spada in pugno levata. Come Parisina lo scorge, fa l'atto di balzare verso di lui; ma si rattiene.
Parisina abbandona le braccia lungo i fianchi e un poco discosta il viso. Ma l'amato non allenta la stretta; anzi è come colui che, giacendo su la
sopore. La sua voce è come di fanciullo smarrito, quella di Parisina è come soffio di persuasione.
alla porta. Parisina è a giacere in un tappeto, presso la lanterna. Poggiati i gomiti, stretto fra le pugna chiuse il capo, inganna l'attesa leggendo il
Sul Santuario, sugli Ospizi, sul laureto, sul mare il vespro di maggio accende ed eccita i suoi fuochi. Parisina, abbracciata alle sbarre dei
tenendolo fermo, con quella gli rischiara il viso mortale e lo scruta, più inumano verso sé che verso lui. Ma Parisina toglie un drappo e arditamente
Il sacerdote fa il segno di benedizione su i prostrati, e riceve l'offerta del ferro. Ugo e Parisina si levano, ambedue impalliditi. Ella abbraccia
Ella s'addossa allo stipite restando inchinata, più bianca della sua gorgeretta. Con un atto pronto e forte Parisina spinge Ugo tra le cortine e lo
questa parte. Ugo e Parisina sono di là dal cancello, in piedi entrambi, allacciati così che sembrano indissolubili. La voce di lei, nella gola che sta
su le ginocchia gli organi portatili, suonano e cantano. Quivi è Parisina; e la figlia di Nicolò di Oppizi, la Verde, le acconcia i capelli
Ferrara, narrante di Parisina e di Ugo, lo storico inquieto interroga i documenti, se in essi possa scoprire alcuna traccia che valga a confermare o a
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