2. I velocipedi non possono superare 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza.
4. I motoveicoli non possono superare 1,60 m di larghezza, 4,00 m di lunghezza e 2,50 m di altezza. La massa complessiva a pieno carico di un
le 0,55 t e le dimensioni non possono superare 1,30 m di larghezza, 3,60 m di lunghezza e 2,20 m di altezza.
3. La lunghezza delle autocaravan non deve eccedere 8 m. La lunghezza delle caravan, compresi gli organi di traino, non deve eccedere, se ad un asse
. Uncinato. h. h. h. h. h. Ossa del metacarpo. i. i. i. i. i. Prime falangi. k. Seconda e ultima falange dal pollice. l. l. l. l. Seconde falangi. m. m. m. m
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bollente vi occorreranno 5-6 m., nell'acqua tiepida m. 3-3 ½, se le lascierete sull'angolo del fornello m. 7-8.
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Sentito il difensore di parte civile avv. F. M. in sostituzione dell’avv. G. M. e i difensori degli imputati, avv. S. per M. e S., avv. P. per M
1) N. M., 2) G. G.; 3) B. L.; 4) C. A.; 5) Z. A.; 6)M. R.; 7) S. V.; 8) T. R.; 9) T. V.; 10) M. G.; 11) LA R. G.;
S-S-S-SÌ... HO AP-AP-P-P-PUNTO UNA SCA-T-TOLA DI FIAM-M-MM-MMM-M...
Prima giornata: ore 20.15: apertura; 20.30: asta e giavellotto; 20.40: m . 1l0 ostacoli; 20.50: m. 400; 21: m. 100 e lungo; 21.10: m. 800; 21.20: m
(M. è localizzato nel cromosoma Z, e F, probabilmente, nel citoplasma dell’uovo). Quando la differenza tra M e F è positiva e
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Boldrini, M. - Biometrica. Padova, C. E. D. A. M., 1927.
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Zawadowsky, M. M. - Gen and its role in the realization of a character. B. G., XI, 1936.
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Zawadowsky, M. M., 425.
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(1) Adottiamo provvisoriamente per il quanto magnetico la notazione m* per evitare confusione con la massa elettronica m: in seguito, quando non vi
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per il quanto magnetico la notazione m* per evitare confusione con la massa elettronica m: in seguito, quando non vi sia ragione di equivoco
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Poiché per la rigidità dei moti M 1, M 2,... coincidono le componenti secondo la P'P" di v'1, v''1, di v'2, v''2,… (n. prec.), coincideranno anche le
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7. Se più moti M 1, M 2,... sono traslatori, è tale anche il moto risultante, in quanto, essendo ad ogni istante equipollenti le -velocità di tutti i
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con M 1 , M 2,…,M n i loro momenti rispetto ad un generico polo P .
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Si indichino con M x , My, M z le componenti di M, con M o | x, M o | y e M o | z le componenti di M o; con x, y, x (anziché con a, b , e come al n
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Se, rispetto ai due centri di riduzione P e P', sono rispettivamente M i ed M i' momenti di un vettore generico v i; M ed M ' i momenti risultanti
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l° che, per R = 0, M'= M;
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Perciò il trinomio M x X+M y Y+M z Z vien chiamato trinomio invariante. Esso verrà indicato brevemente colla lettera T.
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a 1 : a 2 = m 2 : m 1;
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F = m 1 a 1 ed F = m 2 a 2,
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ove si indichi con Δ(m v) l’incremento che la grandezza vettoriale m v subisce dall’istante t 0 all’istante t 1.
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Codesto vettore m v dicesi quantità di moto del punto di massa m, animato della velocità v; onde la (12) può esprimersi dicendo che:
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F = m a, L = T – T 0, I = Δ(m v).
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F, F'…; l, l'…; m, m'…,
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posizione M' rimanendo sempre su σ. In tali condizioni la reazione della superficie non eseguisce mai alcun lavoro, perché si trova sempre diretta
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c) Punto libero sollecitato da forze conservative quali si vogliono. Sia U (x, y, z) il relativo potenziale ; M una posizione di equilibrio; M' un
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per ogni M' appartenente ad un certo intorno di M (e non coincidente con M).
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U M - U M' > 0,
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Proprietà distributiva del baricentro. - Se un sistema S di punti materiali si considera scisso in due sistemi parziali S' ed S'' e sono m', m'' le
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cioè, appunto, G è il baricentro delle masse m', m'' localizzate in G', G'' rispettivamente.
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rappresentando m 1, m 2, le masse delle che parti S 1, S 2 ed d la distanza tra i rispettivi assi baricentrali.
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Di solito (cfr. l’avvertenza del Cap. VII, n. 24, a proposito di un generico campo di forza) si suol prescindere dal fattore m e chiamare potenziale
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(6) M a + M'a = 0.
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è rappresentata dal vettore M – M 1, talché la corda M M 1 si identifica colla lunghezza |Δt| del vettore Δt.
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La linea a m b, immagine della retta A M B, non è una linea retta. Infatti, se MC è minore di AC, si sa che deve essere invece m C maggiore di a C, e
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m = 1,57 m' = 1,330 n = 1,60 n' = 1,34
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m = 1,51 m' = 1,33 n = 1,53 n' = 1,34 sarà r = 1,3518 F = —6.
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m = 1,57 m' = 1,51 n = 1,60 n' = 1,53 avremo r = 1,3754 F = — 1,845.
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La misura reale di un lato è rappresentata da due numeri, la cui differenza (sia m. 0,0001) è relativa alla perfezione dell'istrumento; essa si
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Ora al posto di msi deve sostituire un'espressione del tipo m + m g scrivendo dunque:
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1° Trasmettitore. - Conduttore lungo m. 200 sospeso ad una altezza di m. 15 dal suolo; lunghezza di scintilla circa cm. 2.
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2° Trasmettitore. - Consistente in 4 fili di m. 330 di lunghezza ciascuno, separati l'uno dall'altro da una distanza di m. 1,40 sospesi ad un'altezza
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galassie poi catalogate come M 65 e M 66 nella costellazione del Leone: sono una spirale vista di piatto e una vista di profilo, un accostamento
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Cioè m.a = m'.a', equivalente a espressione che tradotta nel linguaggio comune, ci dice come le due costanti siano inversamente proporzionali alle
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F= k m m'/r2
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