gatto:compose delle polpette con un po'di came, di foglie di leandro, di capocchie di fiammifero, le steccò, di lardo, e le sparse sul cammino che doveva
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maritata, come fra gli altri racconta fr� Leandro Alberti, a Giovammarìa Varano duca di Camerino, col quale ebbe una sola figliuola nomata Giulia, la
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carico è più facile nel giudicar la tela del Paralitico risanato che Leandro soscrisse: nel dir più conforme a Francesco la processione di Vescovi che
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ARIOFARNE, ERO, LEANDRO, Marinai, Sacerdotesse
ERO e LEANDRO.
ERO, LEANDRO, ARIOFARNE.
ERO, e LEANDRO
ARIOFARNE, ERO, LEANDRO, Coro.
(Leandro penetra occultamente dal fondo della scena e contempla Ero. Ariofarne, che ritorna dalla parte opposta, lo scorge. Il seguente dialogo fra
(Ero depone gentilmente una corona d’alloro sulla testa di Leandro, mentre risuona il segunte coro)
(Scoppia il fulmine, il muro del fondo dirocca: attraverso quello squarcio si vede il mare, e sopra uno scoglio il cadavere sanguinante di Leandro
(scoppia un tuono spaventoso. Per un istante Leandro ed Ero scossi dall’estasi rimangono muti di sorpresa. Lampeggia, tuona, l’uragano si fa
Fanfara. – Entra Ariofarne; lo seguono Ero con alcune sacerdotesse, Leandro coi pugili, vestito all’asiatica. – Tutto il coro si prostra ad Ariofarne
ARIOFARNE,con fulgida pompa di vestimenti, seduto su d’un trono. ERO e LEANDRO discosti. Presso Ariofarne schierati: un Jerofante coperto di porpora
I cori sono stati Istruiti dal maestro Vittorio Ruffo, Le scene, della scenografia del Regio, sono del pittore Leandro Cavalieri. Regista: Riccardo
Da Londra annunciano che a Norwich si è rappresentata con successo completo una nuova opera di Luigi Manduchi, Ero e Leandro libretto di Arrigo Boito.
allo spigolo del portone del Collegio, urlava quel che gli veniva suggerito da don Leandro, il servente comunale, per gli incanti che si facevano in