L'esperienza italiana in materia di elusione/abuso è ripercorsa prendendo le mosse da scritti non recenti di Antonini e Jarach, in tema di imposta di
grammi. Un lingotto d'oro di 340 grammi ha pure donato la signora Jarach vedova Segre, in memoria del marito, prof. Riccardo, che fu valoroso combattente
seguì nelle società industriali, da un milione e più di capitale, ma inferiore a 10 milioni (Jarach in Graziani).
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di qui è derivato il cognome ebreo-piemontese Jarach. Respinti o male accetti a Torino, si erano stanziati in varie località agricole del Piemonte
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