la infausta novella, e Ippolita degli Azzi, donna di animo virile, quanto bella di persona, apprendeva da un suo scudiero come il suo marito era
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- Gaetana Agnesi 10-15 La patria - Ippolita degli Azzi 18-22 La famiglia - I genitori - Come una figlia guarisce suo padre - Giulio Betti - S. Gio
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scivolava sopra con un luccichio misterioso. - Oh! - dissi. E Ippolita: - Oh! Difatti nemmeno questa era una cosa dal guic guic. Troppo solenne. Roba
. Però rimasi lo stesso molto contenta quell'anno che la mia amica Ippolita mi domandò se mi andava di passare una parte delle prossime vacanze con
col sedere nell'acqua. Allora sentii ridere. Qualcuno, in tutto quel buio, stava ridendo di me. - Ippolita? Ormai ero abbastanza vicina al buco
, che versando caffè dalla caffettiera d'argento disse: - Buongiorno, cara. E Ippolita? scende adesso? - Non so, non l'ho vista, - mi scappò di bocca
tutt'intorno stavano dei tronconi di personaggi di pietra, o magari animali o mostri, non si capiva bene perché erano molto fracassati. Ippolita mi spiegò
Einaudi Ragazzi Storie e rime Invitata al castello degli zii dell'amica Ippolita, Gina vi trova tutti gli ingredienti di un'avventura memorabile
Non l'avevano mica chiusa in una cella Ippolita. Quando io e i suoi zii eravamo entrati in quella sala d'aspetto, lei c'era già, seduta dall'altra
vanno d'accordo. Dunque, zitta e mosca. Ippolita intanto aveva di nuovo messo via il ritratto, maneggiandolo con delicatezza, come se lo accarezzasse, e
... cosí stilé. E poi non hai un guardaroba adatto, dovessero mai esserci degli invitati. - Ma mamma, credi che vada in vacanza da Ippolita per fare
da lei. E tu hai detto che però adesso lo sapevo. Dall'emozione di quello che indovinavo che doveva dire adesso, mi prese la tremarella. A Ippolita
il modo di fare, ecco. E mica che non ne avesse avuto il tempo, poco fa in salone Ippolita era rimasta un bel po' a ronzarle intorno, poteva
un po' istupidite. Ippolita sapeva solo ripetere: - Ecco cos'era, il tesoro! Ecco cos'era! E io: - Pensare che era qui! La cosa piú straordinaria per
un'altra ragazza in classe nostra l'aveva, a parte Ippolita. Ascoltando dischi ci siamo messe a parlar d'altro e dopo un po' fu quasi come se non fosse
Dunque la prima cosa che aveva detto a Ippolita l'impiegato della biglietteria, quello coi baffi stupefatti, era stata per l'appunto: - Viaggi sola
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Cosí la mia vacanza al castello non era finita, come avevo creduto prima. Veramente mi ero quasi aspettata che gli zii di Ippolita mi spedissero via
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Dopo, anche Ippolita si ostinava a dire che scovandola dentro a quel cunicolo l'avevo salvata. - Ma finiscila, - protestavo io. - Vorrei vedere se
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Salivamo la strada bianca di polvere, sotto un sole a piombo. Si cuoceva, nell'automobile nera con la capotta piatta. Ippolita, che era in campagna
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Eravamo tornate da un po' in città e a scuola e Ippolita viveva già con suo padre, quando si terminarono di valutare i francobolli dello zio Pio
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Ippolita fece una smorfia. - Ma non cantavano mica cose simili, i trovatori. - No? - No. Cantavano le lodi della loro dama, accompagnandosi col liuto
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: due baffetti neri neri, ma piccoli. Era la signorina Elide Ricciarelli, una del paese, che veniva per far conversazione francese con Ippolita e farle
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sempre lí a pensare ai guai di famiglia di Ippolita e ad avercela con gli zii. Ci divertivamo insieme, eccome, nelle ore che lei aveva libere da compiti e
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Ippolita adesso era rossa infuocata e picchiava il piede con tanta forza che per il contraccolpo le trecce le rimbalzavano sulla schiena. Non pareva
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davvero, Ippolita i suoi, io un paio in dotazione del castello, che i piedi mi ci ballavano dentro; ma solo per fare un salto nel parco tra una mandata di
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Mica che lo continuassimo subito, il discorso. Anzi. Prima ci fu il pranzo: una morte civile, quel giorno. Ippolita non alzava gli occhi dal piatto
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. Poi si senti cantare un gallo e mi venne il dubbio che stesse per spuntare il sole. Cosa faceva Ippolita, che non la sentivo per niente? Se perdeva
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quale diventò poi re di Napoli, e di madonna Ippolita Sforza. Nacque nel 1470, e la di lei vita è un tessuto di sventure gravissime, ed esempio di
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Ercole e il cinto di Ippolita: Le amazzoni erano donne guerriere della Cappadocia, la cui Regina Ippolita possedeva un prezioso cinto d’oro che le
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Ippolita in un romanzo d’annunziano: «Beati i morti, i quali non dubitano più»; e il cui curriculum vitae si scriverà colle parole di Gellert: Er lebte
alla contessa Ippolita, una delle piú care amiche di Severina, e alla marchesa Ermanna, la vecchia zia, pregandole di venire in suo soccorso, ed esse