rosso scarlatto. Io la guardai fissa nella luce crepuscolare, mentre stava dinanzi a me ad una certa distanza. Essendo andata via, dal posto dove era, mi
Pagina 238
alla ragazza pallida, con Ia croce al collo che avevo già notata. Guardai, e provai un senso quasi di ribrezzo: non era un braccio il suo, ma un povero
Pagina 14
dovuto ruminare là dentro per lo spazio di seimila miglia.... Ma oramai non valeva pentirsi. Guardai le mie valigie, che mi dicevano tante cose in quei
Pagina 3
una folla. Guardai verso prua: quanto c'era di vivo nelle più profonde cavità del bastimento era sbucato fuori; un brulicame nero da un capo all'altro
Pagina 326
I lampi spesseggiavano, il tuono brontolava più forte, i buoi muggivano. Guardai intorno a me: c'eran già dei visi pallidi. Ma in alcuni la curiosità
Pagina 336
. - Guardi dunque, senza farsi scorgere, - mi disse poi. Ed io guardai, e non tardai ad accertarmi del fatto. Ogni due o tre minuti i begli occhi azzurri e
Pagina 377
: - Che cosa faranno in casa sua a quest'ora? Guardai orologio e risposi: - A quest'ora la mia casa è al buio, e tutti dormono. Egli si mise a ridere
Pagina 401
in un fianco, esclamando: - Eureka! - e mi fece un cenno col viso. Guardai, a destra, sul cassero del Galileo, e vidi affacciato al parapetto, in un
Pagina 413
vedere più nulla. Un tremendo scossone mi fece credere che la fosse finita; guardai. La barchetta eta stata buttata con impeto su la riva, a pochi passi
Pagina 427
il corpo tutto s'allentasse in un benefico sopore. Mi guardai attorno. I muri della camera erano imbiancati di fresco, e nulla su di essi
Pagina 55
, anche pochi giorni fa, da una giovinetta in mezzo a un crocchio d'amiche:istintivamente la guardai, e dovetti sorridere. La testa reggeva una specie
Pagina 66
via, aspettai un altro giorno; ma allora li guardai, li vidi in parte secchi, in parte fradici; li fiutai, mi sforzai a volerci sentire un resto di
Pagina 553
voglio farti far nulla per forza. Ma mentre parlava era triste, e poco dopo, non trovandola più accanto a me, guardai in giro e la vidi inginocchiata
Pagina 43
lontano lontano di là, e che la sua famiglia era ita per il mondo alla misericordia di Dio. Mi guardai bene dal rivelargli il poco a me noto della
Pagina 331
potrebbe andare a vedere! - Perché, tu dici che è profonda? - Credo di no, ma io i piedi non ce li inetto, grazie tante. Guardai l'acqua nera che puzzava
paio di orecchini che luccicava tra la bambagia rosea, con perle e rosette. - Guardai! Ti piacciono? Sono tuoi.... - voscenza scherza. - Non scherzo
Pagina 69
palco dirimpetto a lei, imitandola, guardai sfacciatamente la folla e risi, risi sempre. D'un tratto ella scomparve, io m'abbandonai in una atonia
Pagina 111
: ma mi guardai bene di farlo sapere. Mi sentivo anch'io furbo: forse perchè pensavo che la zia e l'ometto lo erano tanto. Anche la zia si alzò, rimise
Pagina 100
lei come da un nido. Le sedetti accanto e la guardai: e anch'essa mi guardò: e ci si sentì finalmente un po' vicini, nella penombra della nostra
Pagina 131
rispondere. Finchè sentii la mano pesante del vecchio posarsi sulla mia testa: mi parve di svegliarmi da un sogno: guardai stordito e davanti a me
Pagina 144
annodati. Lo guardai bene in viso; era quasi un bell'uomo: arcigno e nero, ma quasi bello: sì, di profilo, col suo gran labbro sdegnoso rassomigliava a
Pagina 171
senza esitare: - Fiora. Guardai a lungo quel nome: poi tornai a guardar lei: sì, non poteva avere altro nome che quello. - Fiora! Sei sola in casa? - No
Pagina 78
pareva emanasse da loro. mi passò il desiderio di morire; guardai in su e mi parve che gli occhi delle stelle rispondessero al mio sguardo. Qualche
Pagina 84
nelle vene, e la mia volontà si risvegliasse. Non potevo più dormire. Un giorno mi guardai nello specchio dell'armadio della zia, per vedermi indosso
Pagina 94
Avendo dunque scoperto quei segni manifesti d’essere quelle pitture dipinte a buon fresco, guardai con maggior diligenza ancor quelle che si
Pagina 55
immaginazione del guardai ore ha troppo da travagliarsi nell’ordinare intorno alle figure le circostanze, di cui abbisognano, nel dare ad esse una espressione
Pagina 331
soltanto un sogno di bianco che generava bianco, così quando lui sveglio guardai a lungo, di là dalla finestra, la luna, che quella notte era bellissima e
ALLORA LO GUARDAI CON VISO UMILE, E COMINCIAI: “O ANIMA AFFANNATA, PERDONA LA MIA MAN, SE A TE FU OSTILE.”
capanna per aspettarla; giunto sulla porta sentii un ronzio come di molte vespe dentro alla capanna: guardai e non c'era nulla. Allora sentii che erano
Pagina 214
of Law, 1867, p. 203., sembrano simili ad un occhio che sta dentro la sua orbita. Ma quando guardai l’esemplare del Museo
Pagina 364
queste linee di congiunzione, io non vidi un interesse esclusivo di un tracciato a favore o danno dell'una o dell'altra provincia, io guardai l'interesse
Pagina 4154
portico e guardai intorno le chine verdi; ma nell'abbassare lo sguardo, sopra un quadratello di marmo bianco, incassato nelle lastre scure del
. Guardai fisso il volto del pre- te, e nell'osservarlo provai dentro un irrefrenabile impeto di riso. Bisogna che tu sappia come quel curato, uomo di
continuava. Pigliai allora la candela, e, spalancando l'uscio della camera, guardai nella vasta, ricca e freddissima sala, che la precedeva. I grandi
lesto: guardai dentro, non v'era nessuno, ma si vedeva sul suolo il segno della neve portata di fresco dalle scarpe d'una persona, la quale era andata
Santuario? - No, all'albergo del Pellegrino. Guardai la mia compagna lungamente. Ella, appena la carrozzetta fu posta in moto, sollevò il velo per
dove la rupe nuda, quasi verticale, concede appena il posto per mettere il piede tra le sue strette fessure. Guardai indietro. Il monte, che mi stava
maravigliato, riconoscendo Federico Toacci. E mi chinai a leggere l'iscrizione. Essa diceva: A UN'UMILE MORTA PER AMORE Guardai Federico con lunga occhiata
guardai atterrito degli snaturamenti che può produrre la scienza. Quel mostro umano, bisogna però confessarlo, era sublime in quel momento. Dopo
. Giacché ora dici che non c'è pericolo ... La guardai maravigliato e con un vivissimo impeto di gioia; di sollievo, dovrei dire. Io credo che il
!» Giacché aveva pure capito in che modo lo stupefacente fatto fosse avvenuto. «Ho avuto l'orgoglio di tentare, e sono quasi riuscito» concluse. Lo guardai
guardai per convincermi se l'illusione era completa ... da simulare il suicidio ... Ormai! Era fatta! ... Non lo aveva voluto lei? ... Ebbene ... Sono sette
sua destra. Guardai e vidi il mio Pill quasi stecchito sulle sue quattro gambe, che tremava tutto sotto la sua pelle. A un nuovo cenno del Boltracchi
, Signore, Di me dolente. Guardai involontariamente i Prina e i Trèzel, dei cui bisbigli, dei cui sorrisi ironici m'ero bene accorto. Non sorridevano più. Gli
te mi specchiai! Nel tuo destino il destin mio guardai, o pieno d'ale: o pieno d'ale, o pieno di mistero, di memorie e d'oblio, muro triste e leal
esito ovvio, sedurre Lidia per mezzo del Meccano. Mi guardai bene dal palesare a Carlo il mio secondo fine, e mi limitai a esporgli il mio progetto nel
Pagina 0052
nulla; pensino ciò che vogliono. Non uscirai se non quando avrai narrato tutto..... La guardai: era pallidissima; il seno le ansava, le tremavano le
Pagina 29
, e muoversi. Apersi gli occhi, guardai: era innanzi allo specchio e si scioglieva i capelli, abbandonandoli giù per le spalle come un torrente d'oro
Pagina 33
per andarmene, ella mi trattenesse con un gesto. - Non uscite - disse. - Ho da parlarvi. La guardai: era accigliata. Aggiunse: - E' stato da me, oggi
Pagina 42
, i miei occhi vi sì, fermarono un attimo; mi guardai e rimasi inchiodato a quel posto. Ero pallido, tremante, con lo sguardo smarrito, le labbra
Pagina 59