forme vere e senza scelta di Gherardo Honthorst.
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F. SAPORI, Un quadro ignorato di Gherardo delle Notti («Rass. d'Arte», gennaio-febbraio 1918) (in: 'L'Arte', 1918, p. 239).
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È un riassunto del buono studio del Hoogewerff sul periodo romano di Gherardo Honthorst («Onze Kunst», febbraio-marzo 1917), che dà occasione al
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Ma non è di Gherardo, come pensa I'Hoogewerff, seguito dal Sapori, il telone con Cristo deriso in S. Maria della Concezione, opera mediocre di un
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Quasi scolastico è Gherardo nel quadro di San Paolo rapito al cielo in S. Maria della Vittoria in Roma, che potrebbe forse appartenere al primo tempo
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Sul finire dell’articolo si annunzia anche la scoperta, per opera del prof. Hermanin, di un altro quadro di Gherardo nella chiesetta di S. Pietro in
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Il più noto, il più cerco fra quelli per un fare men tinto, più brillante che nell'Amerighi, quasi un Manfredi del settentrione, dico Gherardo di
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Dicesi di Gherardo e non è, la mezza figura alquanto infoschita negli scuri che sta per una Maddalena Conversa. L'intelligenza che vi si palesa ne
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(Nella parla a parte con Gherardo.)
(Nella va da Gherardo, gli parla all’orecchio e tutti e due si fregano le mani.)
(Marco e Gherardo scompaiono fra le sarge del letto e ricompaiono con un fardello rosso che portano a destra nella stanza sotto la scala, Simone
I parenti sono disposti in semicerchio; a sinistra del letto la prima è la vecchia, poi Rinuccio, Gherardo e Nella, quindi Betto di Signa, nel centro
alla parete di destra. Gherardo torna ora in scena senza il ragazzo e raggiunge Simone e Nella. Rinuccio si dirige verso lo stipo che è in cima alla
(I parenti corrono qua e là rincorsi da Gianni. Rubano. Gherardo e Nella salgono a destra e ne tornano carichi con Gherardino carico. Gianni tenta di
Fra Gherardo
Gherardo
Fra Gherardo
Gherardo balza in piedi e si volge.
Gherardo lascia cadere il pezzo di legno, si appoggia al tavolo, si passa le mani sul capo.
Gherardo sta, un attimo, attònito: e scruta negli occhi, sospettoso, il Podestà.
Le due guardie vanno verso Gherardo, che indietreggia sino al camino, tendendo le braccia quasi a difesa.
E i famigli corrono su Gherardo, lo mettono in mezzo, lo prendono, lo trascinano via, per la strada verso il torrente.
La scena si riapre. Una strada, fuor delle porte della Città. A sinistra la casa di Gherardo: cioè il muro di cinta del cortile, col portone nel
I Frati Bianchi si avviano verso la chiesetta e vi entrano. Solo è rimasto presso Gherardo il fraticello giovinetto.
Gherardo ha udito, e nella sua mente una luce improvvisa ha lampeggiato, che lo trasfigura. Ancora trema, ma non più di terrore, sì di speranza.
Gherardo, che s'è voltato alle prime parole di lei, stupito di trovarla lì, che non ci pensava più, rimane interdetto: poi.va, e chiude.
Il Fraticello si china, con impeto fanatico, a baciargli le mani, e rientra in casa. Gherardo si abbandona seduto su la panca sotto l'olmo.
Accosciato sull'ammattonato, la testa sul braccio appoggiato alla panca, Gherardo dorme. Due guardie armate di picca stanno ai lati della porta
«Gherardo». Gherardo dà un urlo straziante, getta la picca e appena fa in tempo a raccogliere nelle sue braccia la donna ferita. Il popolo si ritrae
Come percosso da una mazzata sul capo, Gherardo vacilla e indietreggia Un fraticelto giovinetto che sempre gli è stato al franco si scaglia contro la
La donna che già supplicò Frate Simone per la vita del suo figliuolo si trascina per terra sino ai piedi di Gherardo, e glieli abbraccia piangendo.
Gherardo è ancora là, sul sedile di pietra, rannicchiato su se stesso, torvo e muto. Mariòla gli si avvicina, tende una mano, con gesto pieno di
Spossato dal violento sfogo, Gherardo si appoggia ancora al tavolo. Il Podestà lo fissa silenzioso, e ride di un riso sprezzante che lo disanima e
Gherardo si stacca risoluto dal muro al quale s'era appoggiato, si fa incontro alla turba dei laudesi, tende le mani per farle seqno di sostare, e
bianca a sacco e senza maniche: seguaci di Fra Gherardo, Fratelli Apostolici. E uno di essi è Frate Guido Putagio, e un altro è chiamato Frate Simone
Assorto nella divina visione rievocata con voce languente di commozione, Gherardo ora tace. Mariòla, che gli è seduta vicina, appoggia il capo contro
E Gherardo, che alla promessa cantata dal popolo esaltato nella fede si è rialzato e rizzato in piedi, ora avanza sulla strada alla testa della
Il crepuscolo avanza. Gherardo va sino alla porta della sua casa, e si lascia cadere seduto sul primo scalino. La fanciulla s'è fermata vicino al
Il popolo, i prigionieri, tutti stanno, con l'animo sospeso, per udire la risposta di Gherardo. Il cielo, che s'è andato rapidamente oscurando e
Per la via che mena al torrente sono ormai scomparsi i famigli e Gherardo in mezzo a loro, e dietro a loro il traditore. Mariòla si riscuote, corre
Si avvinghia a Gherardo, il corpo scosso da brividi e fremiti. Egli la stringe un momento al suo petto, smarrito. Ma subito la respinge con una
E si volge e si dirige verso la porta, per uscire, insieme col Vescovo. Gherardo rimane per un momento come impietrato: poi si slancia, raggiunge il
dall'interno della casa una voce chiama "Gherardo". E Mariòla, vestita succintamente, appare sulla loggetta, e richiama, con voce timorosa e tremante
Le voci dei due ubriachi si confondono, lontane, in una sghignazzata. Gherardo lascia cadere il coltello e si volge. Mariòla è là, appoggiata al
Già da quando Frate Simone ha cominciato a narrare del bambino guarito da Gherardo in Faenza, alcuni altri Fratelli Apostolici sono usciti dalla
Gherardo si riscuote, si desta. Alza il capo, si volge e vede i due, là in fondo presso la porta. Sta intento ad ascoltare, un momento. Poi si muove
esce e avanza verso Gherardo, tratto tratto sostando e comprimendosi con le mani il petto affannoso, Come è alle spalle di lui, chiama, sommessamente
Gherardo appare su la strada davanti alla sua casa, vestito di una tunica rossastra e di un gabbano grigio, e reca in mano un sacchetto gonfio e peso
. Gherardo, vedendo la sua donna in pericolo, dà uno strattone e si divincola da quelli che lo tenevano per le braccia, e strappa a uno di essi la
Rumore di passi dalla strada verso il torrente: son due uomini armati, famigli del Podestà. Gherardo li vede: afferra per un braccio Mariòla, e