Che t'ascolti il ciel!... Ah! Potesse volare il tempo, ritornare la tranquillità!
Pagina 147
o gotiche o quattrocentesce, come sarebbero, supponiamo, l'Arca di S. Agostino in S. Pietro Ciel d'Auro, quella di S. Pietro Martire a S. Eustorgio
Pagina 399
«Va-t'en, va-t'en mon arc en ciel, allez-vous-en couleurs charmantes - Cet exil t'est essentiel infante aux écharpes changeantes». Cantano essi in
Pagina 429
Garibaldi! Ora, al mattino, quando Schizzo si ridesta, vede ancor la bionda testa nell’immenso ciel turchino.
Il vicin lo vede in pianto, gli dà un soldo impietosito. Bilbobul s’allegra tanto che già tocca il ciel col dito.
DOLCEEE... LUNAAA... GUARDO IN CIEL...
L’ONDA MI DONDOLA SOTTO LA LUNA COME UNA GONDOLA SULLA LAGUNA! IN CIEL LE STELLE PAIONO FAVILLE PAION FARFALLE PAION SCINTILLE!
COM’EBBE POSTO FINE AL SUO SERMONE IN MEZZO A QUELLA SCHIERA ASPRA E RUBELLA APPARVE UNA MIRABILE VISIONE. IO DICO CHE DAL CIEL SCESE UNA STELLA, E
Ciel) e Davide Brewster (More Worlds than one) i quali collocarono negli astri le speranze della nostra vita futura e seppero trovare, non dirò
Pagina 394
du Ciel: Contemplations Scientifiques. Egli si è proposto di sottrarre questo tema alla fantasia dei poeti ed all'arbitrio dei novellieri, e di
Pagina 395
variazione dal giorno alla notte è maggiore a ciel sereno che a cielo coperto, ed anche in generale più grande nell'estate che nell'inverno. Il massimo di
Pagina 8
Quando, l'alba seguente, il Beccajo affacciossi alla porta della sua casa, a sgombrarsi la mente, come il ciel si sgombrava, dalla pàvida notte
come l'umano spirito si purga, E di salire al Ciel diventa degno. Spartivento Saluggia 27 ottobre 1912
commesce e il vivido chiaror del lontano sereno riflette livido, nell'onda torbida. E al mar l'annuncio porta della lotta che nebbia e vento nel ciel
ciel confina, né temuta ho la morte ... Alla punta del golfo donde il mare s'apre libero e vasto senza fine tu m'attendi sicura e fiduciosa, le vesti al
azzurri cammini rotear gaiamente la danza dei delfini... Empie un alto riposo l'Universo ferace, tutto il ciel dice : Amore! tutto il mar dice : Pace!
Che vide allor l'ascoso occhio dell'Infinito? Piansero i cherubini, su in ciel, mostrando a dito quella barca perduta sul lontano emisfero, picciola
; puri amor che in silenzio e nell'ombra vivete, oh non cosa mondana, amor d'angeli siete! E certo in ciel si compie una giustizia: Iddio premia le spente
Il ciel rasserenavasi: bella, superba e sola la faccia del pianeta splendea da Chioggia a Pola; una striscia d'argento che dal canale uscìa e dritta
ottenebrate; per la donna che stende le braccia all'uomo ignoto, pel povero poeta, altro prigion del loto, che assalta il ciel coll'anima che lagrima e fa
appunta. - Dio del ciel! Come bello, come è giovane e bello!- Ciò non disse, pensò ; poi proruppe : - Lionello, per la tua madre morta, per l'orror
forse le supponi il scintillar di un vetro... " Sporgi al veron le piccole mani, una sola almeno, e sembrerà un miracolo di più nel ciel sereno". " E
! Oh fu ignobile il gioco, fu d'inferno la prova, raggio dal ciel caduto quand'ei forse presago, già avea l'impronte al collo dell'imprecato spago! E
davanti a sé, segugio inconsapevole, per una ignota strada! Oh! pel ciel che splendea colle miriadi delle vaganti stelle; pei campi a cui davan bagliori
- Qual fu stanotte, quando tu vegliavi, la dea che del tuo canto incoronavi? Ah dimmi, dimmi che nel ciel dimora, e che tu te 'n dimentichi
A MIA MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la notte della santa
, ma non amo la musica di chiesa. Ah per l'uom sventurato appeso ai chiodi, quel rimbombo di lodi al barbaro che in ciel tranquillamente dalla sua gente
attaccar la briglia alle fossette delle vostre spalle, la noia, il condottier della famiglia, si dipingea di ciel le guancie gialle! Giacchè, marchesa, voi
infinita; fratello, inginocchiati, degli angeli è l'ora; le guance mi sfiora l'aurora del ciel... Son tre che mi accostano, son tre che rammento; son
il fango mi conquista. Prega, prega che torni il ciel sereno! Tu non lo sai che l'uomo è anch'esso un bruto ? Fuggi, fuggi da me; su questo petto ti
silenzio d'ignota casetta!. . . Sia piena di rondini, dal mondo difesa, sia bianca e sospesa fra il ciel ed il mar!
Qui scrutator est majestatis opprimetur a gloria. S. PAOLO. La luna tonda e placida in mezzo al ciel veleggia, sol qualche muro squallido di campanil
ciel mi sogguardate collo splendor delle tremanti occhiate, ditelo voi, vergini cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un
uscito a coglier gigli di una regina per i biondi figli!... Il falco sghignazzava nell'azzurro del ciel come buffone, e il mesto animo mio gli perdonava
. Elemosina a lei che a mane e a sera vaga in sogni di fame e di preghiera. Chi, contemplando i mistici destini, ama gli astri del ciel nei fiorellini
l'Accidia, l'Accidia anima pia, soave primogenita del ciel; e verrà spesso nella stanza mia perché le aggiusti sulla faccia il vel. Poi la Lussuria: le
accorgi che diventi serio... Oh invoca, allora, invoca i santi attriti del desiderio! Il ciel le sue benigne aure non spira a giovinetto capo che si
É notte: azzurro il ciel, tonda la luna che disegna sul lastrico i ritratti dei comignoli; dormono i tranquilli umani, e i gatti per le note gronde
voce al ciel s'ergea, e più bella del solito parea! - Povero amico,addio...quel mazzolino ho ancor, che mi donasti quando da te partìa... Di questi fior
lavagna ; in chiesa, a vespero colla sorella, girare i briccioli della scarsella, come un rosario; lo trovo in villa, dal ciel, dal gemito di qualche
, che quaggiù pensa a voi sola, se lo porto sui monti a respirare, miracolo! adorando al ciel se 'n vola, e del bello commosso alla parola che
Dante, di Virgilio cercando l'avel, ben trovava uno sempre il sembiante dei fratelli, e il sorriso del ciel! Sol cambiava divisa lo sgherro che spiava il
al ciel conversi, e già pensoso mi smarrivo a sera, tra i fior della riviera, ascoltando il sospir che mollemente muove dal sol morente!
, son semplici ancora, ché del mondo non vider finora che quest'acque, e le stelle del ciel! E se fermo a un timon neghittoso troverem qualche vecchio
carnefici Echeggia l'ululato! Bevi al tuo nappo e i cantici svolgi che il ciel ti spira, ma sia sommesso ed umile il suon della tua lira, nessun s'arresti a
Coll'ultima cadenza l'aurora in ciel spuntò, coll'ultima cadenza la bella si svegliò! Al davanzal la povera fanciulla accorsa è già, ed occhieggiando
reietti, i fuggiti da Adamo, dal ciel, dal fango vinti! E cantiamo una squallida canzone, che al tuo sereno irride, una canzon che muove a compassione
ridda felice che ti farò danzar: sarai del ciel più fulgido, più profondo del mar! Ti sentirai poeta, ti sentirai profeta, re, satrapo, pascià
attraverso al sole opimo vino; parea ruscello immobile il zaffiro, e lo smeraldo egizïan splendea del color che, a ciel fosco, ha la marea. Ma il topazio
lo ciel! mio fanciullo, perché così mi guardi ? E quel mostro è sparito? * Sì, quando tu bussasti. * * Né tu ardisti affrontarlo, e non lo interrogasti