Scompare dalla porta d’onde entrò Asteria. Asteria udendo quel nome ritorna vicino alla morta.
Simon Mago prende la face e la solleva per rischiarare la persona d’Asteria. Asteria veste una specie di kalasiris egizia, a tinte fosche; ha le
Il Decurione e due Guardie afferrano Asteria.
Asteria si salva fuggendo da dove è uscito Fanuèl.
Nerone guarda paurosamente il sepolcro dove sorgeva Asteria.
Sorge lentamente e, guardando Asteria, si toglie dal collo il monile di smeraldi; mentr’egli compie quest’atto, Asteria con eguale lentezza e cogli
Asteria scuote Fanuèl e lo trascina insino all’uscita.
Asteria si è già allontanata dalla parte dell’uliveto.
Nello stesso tempo s’è spento il raggio che illuminava Asteria. Il sacrario ripiomba nell’oscurità.
Asteria porge la face a Simon Mago che sta per discendere nel sotterraneo.
Simon Mago scende. Asteria è rimasta sull’altare, soggiogata dalle Parole di Simon Mago, appoggiata all’ara, immobile.
Un raggio iridescente scende dalla volta del Tempio e illumina Asteria la cui immagine si riflette nello specchio.
Fra gli alberi dell’uliveto si scorge una figura nera che s’avvicina lentamente. È Asteria.
Asteria è trascinata dai Pretoriani e dalle Guardie Germane fuori dal Tempio. Il coro la insegue minaccioso.
Asteria, con una fiaccola in mano, discende la scala; giunta alla soglia del sotterraneo s’arresta per illuminare chi la segue.
Asteria ha visto qualche riflesso dell’incendio sulla scala d’onde scese e la risale correndo e scompare mentre Rubria apre gli occhi.
del sacrario non arriva a illuminare Asteria.
Asteria s’avanza come persona esausta e dolorosa. Giunta sul limite dell’uliveto s’appoggia al tronco d’un albero, guardando il casolare. Le sue
Nerone ricade come fulminato sulla gradinata. Asteria, lentamente, scende qualche gradino, s’avvicina a Nerone, chinandosi a poco a poco, gli si
tenendo Asteria Per mano. La porta laterale della cella si spalanca e discopre un’ala sontuosa ove si scorgono Nerone, Tigellino, Terpnos, e dietro d
una ad una. - Che c'è, bambino bello? Era un'asteria, una stella di mare che strisciava lentissima sulla sabbia d'oro. - C'è che divento sempre più