[Dott.] Arrigo SEMERIA [Consigliere]
(Arrigo entra a dritta)
Gli stessi, Arrigo arrivando dal fondo vede Batilde e corre a lei senza scorgere Ariberto, che s’arresta all’arrivo d’Arrigo ed a lui s’avvicina
Batilde, Arrigo, Arturo con seguito di parecchi soldati.
Guido, Arrigo, Batilde.
Ariberto ed Arrigo.
Ariberto, Arrigo, poi tutti.
Guido, Batilde, Arrigo.
Arrigo, e Batilde.
(A un gesto di Ariberto vengon trascinati via Guido, Batilde e i loro amici. Arrigo vuol correre appresso a loro, Ariberto lo trattiene: Guido e
(i soldati disarmano Arrigo)
Guido, Batilde ed Arrigo, dalla sinistra.
Arrigo, presentandosi alla porta d’ingresso.
(Batilde congeda le donne che s’allontanano. In questo frattempo discende pensieroso Arrigo dalla gradinata in fondo.)
(Appena toccano la soglia della sala di giustizia Arrigo getta un grido.)
Ariberto, Arrigo, preceduto da due paggi che s’inchinano e si ritirano.
Arrigo viene da dritta; è seguito da Guido e Batilde entrambi mascherati.
Batilde uscendo dalla prigione condotta dall’uomo d’arme che le mostra Arrigo e si allontana.
(Batilde, Fioretta e Renato entrano nel palazzo a dritta. Arrigo vorrebbe seguirli, ma si arresta al cenno di Ariberto.)
Arrigo ed Elena.
Gli stessi, Arrigo arrivando dal fondo vede Elena e corre a lei senza scorgere Monforte, che s’arresta all’arrivo d’Arrigo ed a lui s’avvicina
Monforte, Arrigo, poi tutti.
Procida, Arrigo, Elena.
Procida, Elena, Arrigo.
Monforte ed Arrigo.
Arrigo presentandosi alla porta d’ingresso.
Elena, Arrigo, Bethune con seguito di parecchi Soldati.
Monforte ed Arrigo, preceduto da due Paggi che si inchinano e si ritirano.
(Arrigo entra nel palazzo a diritta)
Procida, Elena ed Arrigo venendo dalla chiesetta a sinistra.
Elena, uscendo dalla prigione a sinistra, condotta dall’Ufficiale, che le mostra Arrigo e si ritira.
(a un gesto di Monforte, vengon trascinati via Procida, Elena ed i Siciliani. Arrigo vuol correre dietro loro. Monforte il trattiene. Procida ed
Arrigo viene da diritta; è seguito da Elena e da Procida, ambedue mascherati.
(Elena congeda le donne, che s’allontanano: in questo frattempo Arrigo discende pensieroso dalla gradinata in fondo)
(Elena, Ninetta e Danieli entrano nel palazzo a dritta; Arrigo vorrebbe seguirli, ma s’arresta al cenno di Monforte.)
Arrigo, e detto.
(Rolando ed Arrigo partono)
Rolando, Arrigo e detti.
Arrigo. (Egli è sul verone)
(Arrigo e Lida restano come tocchi da fulmine. La voce ripete)
Arrigo, e detti.
(i cavalieri porgono ad Arrigo lo stendardo: intanto dal tempio intuonasi l’inno di grazie)
Ad un cenno del Podestà vengono introdotti Rolando ed Arrigo.
(Rolando muto, incerto, come tratto da invincibile potere, si accosta ad Arrigo)
(Arrigo la respinge ed esce velocemente: ella si allontana nella più viva desolazione)
(Lida fugge sul verone, ed Arrigo ne serra le imposte, quindi apre la porta)
(i Consoli muovono i primi, tengon dietro le schiere, quindi il popolo. Arrigo è condotto da Rolando)
Guidolin evita commenti sull'arbitro, l'Arrigo torna a sorridere predicando umiltà
Da Londra annunciano che a Norwich si è rappresentata con successo completo una nuova opera di Luigi Manduchi, Ero e Leandro libretto di Arrigo Boito.
AD ARRIGO BOITO