2005, dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. La duplice natura del libro, bene economico e bene culturale, ha determinato e continua a
© 1960 Arnoldo Mondadori Editore Edizione su licenza della Arnoldo Mondadori Editore riservata ai soci del Club degli Editori, Viale Maino 10, Milano
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inutili quelle quotidiane cure che prima erano per esse abitudine e necessità. Intanto credevano che anche Arnoldo le avesse dimenticate, non vedendolo più
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della riva, o facevano una corsa su la montagna, e Arnoldo veniva con esse in compagnia. Era un alternar di risa schiette e d'allegri modi, un dolce
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, il cuore crede ch'essa durerà sempre. Anche Arnoldo non era mai stato lieto come allora, e quasi gli pareva un sogno la sua felicità. In quel tempo
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Maria, le quali guardavano verso di loro, ridendo e motteggiando con allegria cosi schietta, ch' era un' invidia. Arnoldo remava, e Vittorina, seduta su
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dell' autunno, stanco della lunga solitudine, e ristorato alquanto in salute, aveva, con gran rammarico delle due fanciulle e d'Arnoldo, risoluto di
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Arnoldo e le sue sorelle occuparono que' primi giorni visitando, a parte a parte, le nostre chiese, più antiche e famose, i pochi monumenti dell'arti
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con sè le figliuole, e voleva che Arnoldo le accompagnasse. Nel cuore dell' inverno, le armonie de' nostri teatri e l' allegria delle veglie e de' balli
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' graziosi vestiti: e mentr' essa gli ammirava, nascondendo il suo turbamento sotto un menzognero sorriso, Arnoldo fissò in lei uno sguardo ardente, uno
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Arnoldo le s' era fatto più accosto, e con voce di sommessa preghiera: « O Maria, » diceva, « non aver nessuna tema, se ho voluto parlarti, se l' ho
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pensate che sir Arnoldo abbia macchiato il vostro nome, parlatene con lui.... Egli vi saprà rispondere, vi metterà in calma.... Io, per me, non ho
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altre erano le fantasie d'Arnoldo. Quel giorno che il vicecurato apparve d' improvviso per salvare la sorella e ricondurla con sè, volle il caso che
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gettare uno sguardo involontario su la via, lo vide anch'essa, lo riconobbe.... Era lui, era il suo Arnoldo! - Le parve ch'egli pure la conoscesse
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crestaja. Com'egli avesse fatta la conoscenza d'Arnoldo Leslie, e perchè si fossero poi legati d' amicizia, ve lo dirò adesso, se vi piace. Il giovine
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certa titubanza, dicevagli con tutta soavità: «Perdonategli, padre mio, perdonate al nostro buon Arnoldo! Ditemi che non è vero che voi non l'amiate più
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penitenti che aveva veduto, gli avevan fatto frullare tutt'altri pensieri in capo. « Dopo qualche tempo, « riprese Arnoldo, « mio padre mi richiamò a casa; ma
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fattezza.... Un brivido gli corse per tutte le vene, e si sentì trapassar il cuore come dalla fredda lama d'un pugnale.... Arnoldo l' aveva
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buona pazienza, cammina a rilento, non v'incresca di volgere indietro un'altra occhiata. Era passato più d'un mese dal giorno che Arnoldo abbandonava
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, confondersi le cose d' intorno, e la sua voce non seppe formare che un debole sospiro. O Maria! mio angelo tutelare; » diceva Arnoldo con supplichevole
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, vedeva avverarsi una dopo l' altra le sue speranze già da lungo tempo mature. Richiamò allora dal continente il suo Arnoldo, impaziente d'aprirgli un
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: quella buona fanciulla sperava che forse le sarebbe accaduto di vedere di lontano il suo Arnoldo, e di mandargli un saluto; in questa fiducia si
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Elisa! « disse, scrollando il capo, la gaia Vittorina. « E come vuoi che Arnoldo ci senta, se tu canti con una voce patetica al pari della sciagura
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giovine Arnoldo. Sulle prime don Carlo, il quale aveva tutt' altra voglia che di parlare, e peggio con uno sconosciuto, pensò di rispondere al saluto, e
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voi che l' avete respinto! Dite adesso una pietosa parola. Ma, voi l' avete già detta!... e Arnoldo, lasciate ch' io vi confidi tutto, Arnoldo è là
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In quel mezzo, dopo il primo incontro d' Arnoldo e di don Carlo, lungo il solitario sentiero della montagna, la conoscenza loro s' era fatta non
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segreta ironia, un' intenzione amara, che mal suo grado si appalesava. Tacquero entrambi un poco; poi Arnoldo, come facesse forza a sè medesimo: «Amico
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primo che così pensi e creda. Arnoldo, fra gli altri, così credeva. Nella vita solinga, abbandonata, ch' egli menava in quel villaggio, presso al padre
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ARNOLDO MONDADORI EDITORE
PER TUTTI I PAESI COMPRESI I REGNI DI SVEZIA, NORVEGIA E OLANDA Copyright by «Arnoldo Mondadori Editore» 1947 I EDIZIONE: SETTEMBRE 1947 STAMPATO IN
QUESTO VOLUME È STATO IMPRESSO NEL MESE DI SETTEMBRE DELL'ANNO MCMXLVII NELLE OFFICINE GRAFICHE VERONESI DELL' EDITORE ARNOLDO MONDADORI
caposcuola fu Giovanni Stradone, seguito da Toti Scialoja e da Piero Sadum; poco dopo, ai tre, si aggiunse Arnoldo Ciarrocchi: questi fatti maturarono, è
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tela incollata su tavola come facevano gli antichi e come, verso la fine della sua vita, usava pure Arnoldo Böcklin; in questo caso bisogna coprire con
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erudito: Charles Henry. Tra i tedeschi Arnoldo Böcklin, l’instancabile tecnico, dipinse a encausto una Saffo che trovasi a Monaco nella collezione
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«Ho diritto al rispetto e a una vita piena -dice Arnoldo-. In certi momenti, invece, sono quasi una non-persona e la mia diversità è una colpa. Ma
Piero e Agostino hanno gridato la loro condizione. Arnoldo, invece, si porta dentro traumi e solitudine. Il fratello si vergogna di lui, la madre non
poi tocca forse al suddito di fare il processo a suoi proprii Superiori? Dov' è qui, mio caro Arnoldo, la vera ubbidienza, quell' altissima virtù che
». Considerate bene, mio caro Arnoldo, queste parole, considerate chi le diceva. Non poteva Gesù Cristo da se stesso mandare quanti operai avesse voluto nel