Uno spruzzo d'acqua ricevuto in pieno viso la mattina all'alba, nel punto che aprivo il finestrino per respirare, mi fece stare in cuccetta tutto il
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...Eran mattine come questa, limpide... e aprivo le finestre in San Sulpizio su questa immensa gloria del giorno che rinasce... E ti vedevo, sai
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lasciavano prendere e accarezzare; mi volavano addosso quando aprivo lo sportello della gabbia; mi beccavano il lobo degli orecchi delicatamente, per chiasso
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sponde pare meschina e immensa, ridicola e spaventosa come il picchiettare del tarlo nelle veglie di una lunga notte. Aprivo spesso la cassa dell'orologio
, com’era fatto il bene che ti volevo? ti ricordi come t’aprivo il mio cuore, come pensavo a voce alta; e come t’estasiavi a quelle prove d’amore che tu
, in un'incavatura del selciato, incavatura che aveva la forma di un piede. Quell'incavatura si trovava all'ingresso d'un cancelletto. Aprivo il
. Erano il mio orgoglio di sposa felice, quando li mettevo alle orecchie e nei capelli; quando aprivo il cassetto per guardarli, io benedicevo il tuo
una camicia o altro, ne aprivo uno e leggevo senza muoverlo dal suo posto. Ma, un capodanno, la mia donna si decise a comprarmi per regalo, avendo io