Ma Priyàmvada sospettosa sospinge Anùsuya tacitamente verso il vano. Anùsuya sale pian piano gli scalini e si sporge cautamente per vedere.
Priyàmvada e Anùsuya si guardano stupite.
La porta viene aperta, mentre Anùsuya esegue a malincuore. Nel sole s'irraggerà la figura apocalittica di Durvàsas.
Anùsuya andrà più atterrita che mai verso Priyàmvada interrogandola con la sguardo.
Le due fanciulle riappaiono; Priyàmvada con fiori, e Anùsuya con un velo colore di luna, trasparente di raggi e di stelle quasi invisibili.
Anùsuya avrà allentata la cintura del seno; e Sakùntala liberayta dalla stretta fastidiosa, scuoterà con grazia la testa, sì che i piccoli seni
Insieme andranno tutte verso il fondo; Sakùntala per annaffiare le sue piante, Anùsuya al banco di musco, commentando con Priyàmvada e aiutandola.
udiranno i canti di gloria degli eremiti che accompagnano Kanva. La porta si spalanca. Priyàmvada accorre festosa, seguita da Anùsuya.
Priyàmvada e Anùsuya si avviceneranno festanti alla liana. Sakùntala, turbata, resterà immobile, e con le braccia tese indietro cercherà quasi un
Qui Priyàmvada si riavanza verso il proscenio colle mani sugli orecchi per non ascoltare. Anùsuya, sempre trepidante, le si accosta; e resteranno
Lo Scudiero s'inchina devotamente e scompare. Il Re lo segue con gli occhi; poi si rivolge alle fanciulle, e vedendo Priyàmvada e Anùsuya intente a
»... indi si avvia anch'egli verso la sorgente. Ma dal fondo della selva, voci fresche di giovinette interrompono la sua contemplazione. Anùsuya appare
grani d'incenso. Fiamme e fumi si eleveranno altissimi. Anùsuya porgerà il velo a Kanva; e questi coprirà a Sakùntala, genuflessa ai piedi dall'ara, il