Parecchi ragazzi e ragazze siedono; e la mamma va in giro facendo delle domande ad ognuno di essi, come p. es.: MAMMA. È vvero che oggi è una bbella
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Uno dei fanciulli o fanciulle che fa da mamma, si mette a sedere; un altro destinato a sorte per via della conta s’inginocchia davanti a lui, e mette
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quale alcune volte vi si nasconde un sassetto. La mamma o la conta tira in alto la mazzarócca; allora tutte le mani dei giocatori si protendono per
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Molte fanciulle prendendosi per le mani formano circolo, e facendo la ruota attorno ad una loro compagna, che è nel mezzo, le domandano: — Mamma, ch
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terzo da mamma. Questa guida gli altri giocatori, i quali dietro di lei formano una lunga catena, tenendosi per un lembo del vestito. Disposto così
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Parecchi fanciulli e fanciulle siedono sopra un banco, avvicinando palma a palma e tenendo queste serrate in mezzo alle gambe. La mamma ha in mano
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Il capo della brigata de’ giuocatori fa da mamma e siede. Si fa la conta, ed il sorteggiato va a nascondere la faccia tra le gambe della mamma. I
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Si fa la conta e colui che è sorteggiato va a nascondere la testa tra le gambe della mamma, la quale gli benda gli occhi con le mani. Parecchi
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È un giuoco che per lo più si fa da sole fanciulle. Esse si prendono per mano e formano circolo. La mamma, fuori di questo, gira loro intorno dicendo
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E un giuoco di pegno che si fa tra ragazzi o anche da adulti. La mamma, o capo-giuoco, tiene un fazzoletto annodato ad uno de’ capi e dice: "L’ucello
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bbèlla piazza, Cé passa la pupazza, Cé passa la pecorèlla Che ffa: bbè bbè bbè! Mamma nun c’è: È ita a la vigna; Quanno riviè’, Te dà la zzinna!".
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Fatta la conta come nei precedenti giuochi, colui che è sorteggiato, va a nascondere la faccia in grembo alla mamma, la quale gli benda gli occhi con
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La mamma, per trastullare il bambino, se lo mette a sedere di faccia sulle ginocchia; lo prende per le manine e spingendolo avanti e indietro gli
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Le ragazze che giuocano si prendono per le mani e formano una catena. La mamma e il capo-giuoco si pigliano per le mani e le alzano tenendole tese
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: orecchino d’oro, cucchiaio d’oro, spilla d’oro, tutto deve essere d’oro. Fatto questo il capo-giuoco si mette a sedere a fare da mamma, e il giocatore
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Bisogna che i giocatori siano parecchi. La persona che fa da mamma dà a ciascun giocatore un numero: 1, 2, 3,\Cap\ 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ecc. Viene
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stabilire la conta o la mamma che sia. La quale, rivolgendosi a uno dei giocatori, dice: — È arivata una barca carica de... e l’interrogato deve
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cara bbambina! Oh poverina, Dove sarà? In cammera sola, Sicuro a ppettinasse; El ciuffettino a ffasse La cara mammà. Maria Giulia, D’indove sei
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: Gargantua. Gargottara: Gargotte. Giaccò: Jagò. Gilè: Gilet. Gianfutre: Jean foutre. Inciarmà’: Charmer. Landavo: Landau. Mammà: Maman. Marcià
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I due capi-giuoco, per esempio, la conta e la mamma, si mettono prima d’accordo, ma in segreto, per dare un nome convenzionale all’inferno ed un
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’ ’sta novena! Mamma mia!2
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’appiccica a ’na colonna, Quant’ è bbrutta quela donna!". Ed altri, scherzando: — "Mamma, piovìccica M’azzuppo tutta! — Fija mia bbella, Ecchete l’ombrèlla".
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alla mia povera mamma; e altri pochi di essi mi sono stati forniti dell’immortale poeta Belli, per mezzo de’ suoi meravigliosi Sonetti romaneschi
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