(scarpa vecchia e logora) e la passa nascostamente al giocatore vicino, il quale la passa a sua volta al terzo, al quarto, al quinto per poi
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Bisogna che i giocatori siano parecchi. La persona che fa da mamma dà a ciascun giocatore un numero: 1, 2, 3,\Cap\ 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ecc. Viene
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rimpetto all’altra, si comincia il giuoco così: Un giocatore della squadra A abbandona la tana e s’incammina verso la squadra nemica; da questa parte un
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Quanno è arimasto un bicchiere solo de vino, si er Padrone volesse ffa’ bbeve un giocatore che nun ha bbevuto, pô empì’ er bicchiere e ddì’ ar Sótto
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Anche questo giuoco si fa come i due precedenti; soltanto varia in questo, che il giocatore che mandò la sua moneta più distante dal maróne (che in
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non esser preso fa giravolte, cavallette, come si dice, e corre a precipizio. Spesse volte un altro giocatore viene a traversare loro il cammino, ed
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Sótto: Voi sete er Padrone; oppuro cor dì’ a un giocatore: Posso bbeve? e quello, pe’ ’sta domanna, s’intenne ch’è ffatto Sótto; e ddicenno a un antro
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corsa, si cambiano l’un l’altro il posto che, chi è nel mezzo, corre ad occupare. Se egli vi riesce, il giocatore rimasto privo di asilo va nel mezzo, ed
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. Venditore e compratore litigano; e ci va naturalmente di mezzo la cocuzza, rappresentata dalla testa del povero giocatore preferito, che si busca scosse in
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passo, si er Sótto invece de bbeve lui, dasse la bevuta a un antro sarebbe un’amancanza; e allora er giocatore che ha ffatto passo pô impedì’ che la
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venuto er nome d’órmo, sarebbe indificile a ddisse. Pe’ fasse una idea de la cosa, se deve fa ccaso, che nun se dice a un giocatore che nun ha bbevuto
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le fa llui. Insomma: er Sótto è er Tiranno der giôco. Però si sse dà er caso che un giocatore mannato pe’ llicenza invece de domannaje er permesso de
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compagno che è sotto deve situarsi circa un altro passo distante dal punto in cui si trova. Se l’ultimo giocatore che deve saltare dimentica di dire la
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volta una forma di cacio), attorno al quale disco si avvolge una funicella, la cui estremità è tenuta in mano dal giocatore, per lanciarlo con più
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che si vuol lanciare. Il giocatore, tenendo l’estremità inferiore del ramo con la sinistra, con la mano destra tende la corda come se fosse quella dell
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una brecciolina, un anello o qualcosa di simile, e passa per ordine, dall’uno all’altro giocatore per deporre nelle mani di essi l’oggetto ch’essa serra
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bbeve je dice: Fo ppasso, er fa’ passo, in ’sto caso, nun è un atto de ssuperbia ma un comprimento: perchè accusì er giocatore cià ccampo d’aristituvì
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il pegno. Quando la mamma vede che non può trarre in fallo un giocatore, passa avanti e fa lo stesso con un altro, anche, se lo crede, cambiando
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ferma prima o poi, sta bene; ma se per caso oltrepassa il limite stabilito, il giocatore cui appartiene dice: Cé passo o senza fôco li passaporti, e può
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, se fà la conta. Ar giocatore che je va la conta, se bbeve er bicchiere de mezzo, e ll’antri, siconno l’ordine de la conta, bbeveno appresso a llui a
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giocatore che immediatamente lo segue e di cui il piede levato sarà sostenuto dal terzo compagno, e così via via: in modo che tutti i componenti il giuoco
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incomincianno a contà’ dar giocatore stabilito uno se seguita in giro da dritta a mmancina uno doppo l’antro, dua; tre, quattro, ecc. un nummero pe
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al secondo, al terzo, al quarto giocatore e così via via.
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funicella chiamata sparacina, che, sfilandosi dalla mano del giocatore serve a far roteare lo strumento stesso. Questa funicella ha un’estremità a guisa di
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le domanda — Chi è? — Vojo un colore. — Che ccolore? (Per esempio) — Turchino. Il giocatore che ha il nome di tal colore si presenta, e la Madonna se
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E come il Sartalaquaja, e a’ miei tempi non era affatto conosciuto. Ogni giocatore nel saltare il compagno curvato, deve ripetere il verso della
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dai varii giocatori; se al contrario i soldi caduti in terra mostrano il santo, ossia l’esergo della moneta, allora il giocatore perde e fa come si
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giocatore) si lasciano distesi. L’altra mano segna i punti guadagnati. Bisogna che l’avversario colga l’intenzione con destrezza per formulare lo stesso
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, il tiro non è valido e bisogna ricominciare. Tirato che ha il sassetto nella nicchia numero 1, il giocatore salta con un piede dentro la nicchia stessa
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Il giocatore designato dalla conta prende in mano la mazzarócca, la quale è un fazzoletto contorto e poi raddoppiato e annodato da una parte, nella
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: orecchino d’oro, cucchiaio d’oro, spilla d’oro, tutto deve essere d’oro. Fatto questo il capo-giuoco si mette a sedere a fare da mamma, e il giocatore
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