Il nemico intensifica da qualche giorno il lancio sulle nostre linee di manifestini incitanti alla diserzione e di diari di guerra contenenti
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distrutti da nostri tiri.
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Sul Carso l’abile avanzata dei nostri determina piccole ritirate del nemico che abbandona armi e munizioni ed altri materiali da guerra.
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Nella regione del Tirolo–Trentino ed in Carnia continua l’azione delle opposte artiglierie ostacolata, però, da frequenti nebbie: l’artiglieria
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Nell’Alto Cordevole il nemico spiegò un grande numero di artiglierie pesanti colle quali iniziò il tiro contro le nostre da Col Toront a Col di Lana.
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Un velivolo eseguì ieri una rapida incursione nel vicentino, lanciando da grande altezza una bomba su Asiago e otto su Vicenza; lievissimi danni
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L’esame chimico delle bombe ad alto esplosivo che da qualche giorno l’avversario lancia contro i nostri approcci sul Carso, ha rilevato la presenza
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Ulteriori notizie intorno al combattimento del giorno 18 presso Osteria Fiorentini mettono in rilievo l’importanza del successo da noi conseguito. Il
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Sul Carso la sera del 23 il nemico effettuò un attacco contro il bosco «Ferro di cavallo» da noi recentemente conquistato; dopo intensa azione di
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contro le posizioni da noi conquistate sul Cauriol.
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Nella zona fra Vallarsa e la testata del torrente Posina il nemico, dopo intenso bombardamento delle posizioni, da noi conquistate il giorno 10, ne
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Su Lagazuoi (Vallone di Travenanzes–Boite) l’artiglieria nemica tenne ieri sotto violento fuoco le posizioni da noi recentemente occupate, senza
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Sul Carso nella notte sul 18 respingemmo un violento attacco nemico contro le posizioni da noi conquistate sull’altura di quota 144 a nord—est di
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Arrestato l’impeto dell’avversario, i nostri sostenuti dalla tenace difesa di un reparto di retroguardia, ripiegarono ordinatamente sulla ferrovia da
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Settore di Salonìcco: Sulle pendici meridionali dei M. Belas, rilevanti forze bulgare appoggiate da intenso fuoco di artiglieria attaccarono i nostri
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Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie: quella nemica si dimostrò particolarmente attiva contro i capisaldi da noi conquistati di Quota 208
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Nell’Alto Cordevole l’avversario rinnovò l’attacco contro la posizione da noi conquistata verso la Cima di Monte Sief.
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Eguale sorte ebbe un attacco eseguito da riparti di Kaiserjägern contro le nostre posizioni di Punta Forame alla testata del Rio Felizon (Boite).
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A nord–est di Gorizia, il nemico sottoposto da più giorni a perdite ingenti oppone disperata resistenza alla nostra pressione che continua decisa.
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Sulla fronte Tridentina, riparti esploranti avversari vennero fugati da nostri posti avanzati di Cima di Cady (Tonale) di regione Zurez (oriente del
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Ammassamenti nemici nella zona di Ravnica (ad oriente del San Gabriele) furono battuti con circa due tonnellate e mezza di bombe da due nostre
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I difensori riuscirono a fugare l’avversario e a ricacciarlo da due posti avanzati, nei quali in un primo tempo aveva potuto penetrare.
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Ieri, con improvvisa e ardita azione, svolta da una compagnia d’assalto della IIa Armata e dalle brigate Venezia (83° 84°) e Tortona (257° 258
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bombe, e sulla piazzaforte marittima di Pola ove la base dei sommergibili e l’arsenale furono nuovamente battuti con numerosi proiettili da una forte
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apparecchi avversari, levatisi in caccia, vennero affrontati e dispersi da nostri velivoli di scorta.
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A Monte Corno, in Vallarsa, un tentativo di sorpresa nemica fu sanguinosamente sventato dalla nostra artiglieria e da riparti d’«arditi» che
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Nella regione del Monte Grappa, la notte sul 18, l’avversario tentò attacchi preparati da violento tiro d’artiglieria contro le nostre posizioni ad
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saliente di Quota 703 di Dosso Alto, la prima puntandovi contro frontalmente da nord a sud, la seconda tendendo a scardinarlo alla base con un
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Sulla strada da Monastir a Prilep sono stati catturati altri prigionieri, materiali di artiglieria, un ospedaletto completo e grande quantità di
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, Cavallo d’argènto Che ccòsta cinquecento; Cento cinquanta. La gallina canta Làssela cantà’: La vojo marità’; Je vojo dà ccipólla, Cipólla è ttroppa
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Però si er temporale minaccia de fa’ danni, allora da la Chiesa Nova sentirete una certa campana sônà’ a ttutta bbattuta. Allora metteteve in
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È abruzzese. Va curvo per il peso di una canestra nella quale porta una quantità di utensili da cucina, e grida: — Peparóle e cucchiaaà! — Schifiètte
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’Sto bbarsimo che se chiama der Sudario perché da tanti anni se vénne a Roma in via der Sudario, da un cèrto Pàperi che l’ha inventato, è una mano
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detta de li "Bbucaletti". Se faceva in Trestevere in der mese de giugno, ne ll’ottavario der Corpusdommine, e usciva da la cchiesa de San Grisògheno
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Quanno a Ddio piacènno, ve cercate in de’ lletto, la mejo posizzione, p’ariposà’ ppropio paciosamente, è quella de mettesse da la parte de man dritta
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Bisogna sta’ bbene attenta quanno uno s’addorme in campagna, speciarmente in de le campagne nostre, de nun fosse mozzicà’ da la tarantèlla, perchè si
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’ausa, a ccasa de li Cardinali e dde li signori, come in de le sagristie, d’accenne li fôconi e dde mette li tappeti o le stôre incomincianno da quer
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de la finestra a la séréna. La Madonna, quanno passa davanti a ccasa vostra (perchè in quela sera la Madonna va in giro da per tutto); ve bbenedirà
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la parrocchia un chierico con la croce accompagnato da alcuni ragazzi che sonavano uno o due campanelli e gridavano in coro: "Padri e mmadre, mandate
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Per il passato era israelita e per offrire la sua merce si esprimeva così: — Lo sciabbichèllo vivo! — Li sardi da fa aròsto! — Merluzzi e trije! — Er
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Da noi si chiamano anche caterinóne e mmandoline. Ed ecco perchè nel venderle il venditore grida: — Caterinonee grossee e tteneree: so’ der giardino
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che la venneveno li ciarlatani; ma anche adesso se pò avè’ dda quelli che vvanno in pellegrinaggio da quelle parte de llàggiù. Sibbè’ cche non
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Uno dei fanciulli fa da medico, e gli altri colleghi si fingono malati. È un passatempo senza nessuna regola e che i ragazzi fanno quindi a piacer
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stà a la Santa Casa, nun solo è bbôno a ffa’ ffinì’ er temporale, ma vve guarda da le porcherie, e vve sarva anche da la grandine le campagne
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Li lupi o le lupe che siino, se ponno, in un giorno, divorà’, abbasta che lo vonno, puro un branco de pecore, in uno o in dua de loro. ’Sto gran da
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pezzo de carta quadrata. E in der medemo tempo fateve puro imparà’ tutti li scongiuri che ddovete fa’ quanno pe’ ttredici sere in fila avete da bbuttà
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Quanno desiderate una persona e vvolete sapé’ si vve sta llontana o vvicina, ecco come avete da fa’. Se pija la lunghezza d’un télo de robba che sse
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Ce ne so’ ttanti de tesori, speciarmente drento Roma e in de la campagna romana, che a ppotelli scoprì’ ttutti, ce sarebbe da diventà’ mmijonari. La
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Doppo sônata l’Avemmaria, nun se pô ppiù scopà’ ppe’ ccasa, si nno’ mmôre er capo de la famija nun solo, ma, ccome v’ho ddetto, se scaccia da casa
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stata rubbata da li ggiudìi. Da li romani ereno puro accusati d’aricettà’ tutta la robba che ss’arubbava pe’ Roma; e dde fa’ li corvattari, che ssarebbe
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