infinito, saliti da caverne lontanissime... Un tempo interminabile. Poi la musica, chiara, veloce, poi lontana, svanita... Ancora quel rotolare immenso
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feconda urgente al mare: Genova canta il tuo canto! ... Entro una grotta di porcellana Sorbendo caffè Guardavo dall'invetriata la folla salire veloce Tra
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scatenarsi una ridda veloce e affascinante vedo la mente umana abbacinata chinar la fronte ... Ma il mio pensiero innalzasi sdegnoso e squarcia il
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che scende a noi trafuga, nella veloce fuga, qualche sacra dei nostri avoli usanza! Finir le serenate, e della coda l'ondeggiar venerando, l'epica è
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