. "Vivo con il mio modesto stipendio di capitano..." "E quei cento chili d'oro?" "Erano le medaglie guadagnate in mille scaramucce contro il nemico
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A un tratto, nel buio, brillò un lume che errava qua e là per il giardino. Su la ghiaia sonavano i passi di due o tre persone; su le foglie bagnate
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Einaudi Ragazzi Altri titoli disponibili Aleksandr N. Afanasjev, I due Ivan e altre antiche fiabe russe Franco Antonicelli, Le parole turchine
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... Dunque reciteremo piú volte le lodi di Maria! — Conosci le lodi mariane di san Macario? — chiese Filippo, congiungendo le mani ispiratamente. — Di san
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suonano come note di canto, se le dolci noi inaspriamo pronunziando delle s che sembrano fischi di serpenti, se fiacchiamo le forti scempiando le consonanti
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di lingua che non e la terza parte di quello che le sarebbe necessario per parlar bene, un piccolo corredo di vocaboli e di frasi, che le servono a
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spazio di prati da pascolo per impedire che le pecore o le capre, e in certe regioni buoi, vacche e bufali, possano fuggire. Questo che vediamo è uno
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conoscere anche le officine, che sono le affumicate e brontolone mamme della nazione. Perciò ve li aveva condotti: furono ricevuti dal capo ingegnere, un
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Le dieci giornate di Brescia. Brescia cacciò gli Austriaci il 23 marzo 1849: sino al 10 aprile ne ributtò con magnifica tenacia gli assalti rinnovati
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Gli Austriaci non erano riusciti a rioccupare Venezia, ed invano, anche dopo aver vinto a Novara, le intimarono la resa: la città rispose deliberando
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prendere le armi per aiutare i fratelli irredenti. Ma nel 1914 i due potenti imperi di Germania e d'Austria assalirono il piccolo Belgio, la Francia e
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anno una magnifica vittoria arrise alla bandiera italiana. Le formidabili posizioni nemiche che ci sbarravano la via di Gorizia, il Sabotino, il Podgora
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Così due tra le nostre più belle canzoni di guerra esaltarono il ricordo del monte e del fiume sacri alla Patria.
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quando suonano le campane di mezzodì e vedere da che parte sono dirette le ombre, la nostra, quella delle piante. Da quella parte è il nord, e allora il
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LA STELLA POLARE. La stella che non si muove dicesi Stella Polare. La stella polare è facile trovarla. Guardate il cielo in una notte serena. Fra le
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come nebbia, formata da tante gocciolino piccolissime sospese nell'aria. Anche le nuvole non sono che nebbia alta nel cielo (fig. 12), e da esse la
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I golfi sono spesso riparati dai promontori laterali contro i venti e le onde, e i bastimenti vi trovano
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69. Nella fig. 9 sono disegnati, coi lati a tratto pieno, due angoli, (1) e (2). Come mostrano le
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AVVIENE FORSE UNA SCISSIONE NELLA BANDA DEL NORD? OPPURE ED-MASTICA-GOMMA RIESCE A IMPORSI ANCORA UNA VOLTA CON LE SUE ARTI SUBDOLE?
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, signor cappellano! Se quei manigoldi le avessero torto anche soltanto un capello, avremmo «atomizzato» immediatamente la cantina. Ma con che energia lei
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VI HO PROCURATO I BIGLIETTI GRATUITI PER LE ELIMINATORIE. CE LA FARÀ LA «FRECCIA D'ARGENTO»? ECCO IL PRIMO SEGNALE DI PARTENZA!
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QUESTO CAPITOLO DAPPRIMA RISERVA DELLE SORPRESE... MA POI LE COSE SI SVOLGONO COM'ERA PREVISTO. E NATURALMENTE VIENE STORPIATO UN ALTRO PROVERBIO.
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Era una ninna-nanna così dolce che si addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo si addormentò, ronfando tra le braccia del suo padrone.
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bestiame. Con la fermentazione si conservano, per la stagione invernale, sempre scarsa di foraggi, le foglie di alberi, e specialmente quelle della vite
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finora, le foglie di molte piante, le vinacce, le polpe di barbabietole, patate, olive, noci, ecc., che servirono alla fabbricazione di diversi prodotti
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2. Il riposo. Il lavoro chiama il riposo. Quello consuma le forze; questo le ridona. Il lavoro lascia dietro sè la stanchezza; il riposo restituisce
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liberamente nella casa, e nella stalla. Esaminando poscia le abitazioni dei coltivatori, le hai trovate, la più parte, basse, strette, povere d'aria, di luce, e
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Svizzera, si strigliano anche i buoi, le vacche e le giovenche. E come se ne trovan bene! Entra in una stalla, dove ogni giorno si stregghia: tu vedi
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Tutte le mattine la tromba suonava e svegliava i soldati del Re. Il Re si chiamava Alcibiade I, e aveva, naturalmente, il manto rosso col bordo di
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il sarto era avvenuta la stessa scena che nella bottega del calzolaio. Se dal sarto c'erano le seggiole con la spalliera, bisognava però starvi a
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- Ti ha visto nessuno? - Nessuno. - Torna mercoledì, alla stessa ora. E bada! Compare Sidoro prese tra l'indice e il pollice d'una mano le labbra e
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mi voglia in casa. Eppure io filo e tesso trame d'argento, le appendo ai soffitti come panneggi e piglio le mosche. Tu, baco da seta, fili soltanto
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qualche mattina Ninetta non addolcisce il latte, e lo zucchero sparisce ugualmente. La mamma le ha domandato a bruciapelo: - Perchè non zuccheri il
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intanano tra le radici dell'albero. Sembrano operai di uno stabilimento all'entrata e all'uscita dal lavoro. Infatti sono esse le operaie che escono
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LE MAMME Oltre la ferrovia, passa un canale che attraversa parte del sobborgo, e poi prati e campi. Lungo le sue rive le donne lavano i panni che poi
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lo ringrazia, gli domanda le nuove grazie di cui ha bisogno. Osserviamo che bella scena è mai questa: un fanciulletto piamente raccolto, ha piegato
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QUATTRO NOVEMBRE Il babbo sveglia oggi i bambini passando a salutarli allegramente di letto in letto. - Su, pigroni! Non udite le fanfare? Tutta la
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l'anello lucente della sua maestra e lo confronta con quello dimesso della mamma. Quasi le sembra una ingiustizia. Si confida con Milena e le domanda
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Toccando la lettura alla Vittorina, che ricorderete esservi stata descritta per fanciulla un po' dispettosa, le alunne tutte, ed anche la stessa
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qui delle pedate. — Son forse le vostre. — Ah! son le mie? — La strega afferrava una mazza di ferro e: — Di dove vieni? Vengo dal mulino. — Basta, per
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— Se ci si combina, lo prendo. — Ve lo do per un soldo. — Il cenciaiuolo le tolse il bimbo di braccio e le mise in mano un soldo bucato. A quella
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e se ne riempiva le tasche. Ma nella stanza appresso, i diamanti, sempre a mucchi, eran più grossi e più belli. Il Re si vuotava le tasche, e tornava
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vergogna. Infatti nascondeva il suo difetto, tenendo basse le trecce. Ma un ministro se n'accòrse: — E le orecchie, figliuola mia% dove le perdeste le
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mise in viaggio, e la prima città che incontrò, cominciò a gridare per le vie: — Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuoi sentir le fiabe? — I bambini
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affacciata all'abbaino, guardando la lontana laguna ch'ella conosceva così bene, con tutte le sue collere e le sue bonacce, con i suoi riflessi di perla e
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La lunga sosta nella soleggiata baia di Messina aveva intaccato notevolmente le riserve dei viveri; bisognava dunque rifornire la cambusa. Occorreva
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barbiere disse: - Siate forte però e sedete qua, - e le indicò una sedia. Poi prese un rasoio e incominciò a tagliarle una striscia di pelle in mezzo alla
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fuso, e quando viene mia madre, lei signor Cavaliere, fa quel che che le suggerisce il cuore. - In quel momento, puffete, eccoti comparire la madre
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tutte le radiche dei denti rotti e mi tornarono tutti come perle. Finalmente mi strappai i cernecchi e per ogni capello bianco strappato, me ne
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, Singapore, eccetera), sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine
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