. "Sentite, io adesso, siccome non ne posso più dalla fame, ci provo... Come si fa?" "Ecco, con questa cannuccia," rispose il gran sacerdote
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fulmineamente due pistole dalla sua cintura e sparò due colpi in aria. "Ecco fatto!" disse rimettendo le pistole nella cintura. Il pirata Barbanera raccolse la
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scelta" rispose Battista indicandogli i vari alberi man mano che li nominava. "Ecco lì la Coccoloba uvifera che produce frutti simili all'uva nera ed
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Davanti alla porta della lussuosa camera da letto destinata al Viceré, il conte di Trencabar si stava congedando dal suo illustre ospite. "Ecco
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giorno non serve a nulla!" scattò il fantasma, furioso. "Perché, di notte a che serve? A svegliare la gente per bene che sta dormendo, ecco a che cosa
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pomeriggio Palla di fuoco riuscí a mettere un poco di ordine nel cielo devastato. — Ecco che cosa capita a chi si azzuffa! Guardate come siete ridotte
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fosse troppo stretto per lui. I fratellini facevano: cip, cip, cip, con garbo, lui invece gridava: cipí, cipí e non smetteva mai. — Ecco, lo chiameremo
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Il dí seguente Cipí, vedendo il gatto che riposava all'ombra del fico, disse fra sé: — Ecco là l'animale coi baffi e gli artigli invisibili! — E gli
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timore se fischia, se scompiglia le piume o urla nei camini; un piacere non lo rifiuta mai. Addio! — E scomparvero all'orizzonte. Ed ecco che un giorno il
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, — ecco quello che è accaduto. Questa mattina, nel giardino, una delle sorelle ci ha chiamate al cancello della Luna: e oltre le sbarre che, benedette, ci
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il carboncino fra due dita, il pittore tracciò una linea sottile, continua, perfettamente orizzontale, per l'intera parete. — Ecco il mare, Madurer
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comunissima, come l'azione che esprime. Ora, ecco una manciata di modi comuni a vari dialetti, di grande efficacia. - PIANTAR spropositi. - PIANTAR
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riscossa? Di quali eroismi e di quali sacrifici l'amore di Patria rese capaci i nostri avi ed i nostri padri? Ecco quanto vi racconteranno queste pagine
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Arriva Vasco. Ecco che arriva Vasco. È un bel fanciullo di circa dieci anni, dagli occhi pensosi, un po' pallido, ma dalle braccia e le gambe
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del sabato, per godersi un meritato e completo riposo nella domenica, dopo sei giorni di buon lavoro) ecco che la nostra compagnia si trovò nello
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COMPAGNI DI SCUOLA. Ed ecco il giorno del ritorno alla scuola. Nell'atrio è un affollarsi di ragazzi, parte accompagnati dalla mamma o dalla
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pareva di vederlo, piccolo come noi, camminare all'ombra delle siepi, con un libro in mano. Si riprese la strada. sempre un po' in salita: ecco le
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e tagliando corto all'autoaccusa un tantino esagerata di Stucchino. - Ecco qui: il gruppo Stella del Nord ha ormai il suo capo. Entusiasti, Iirg e gli
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delle Illustrated News. Lei lo sa qual è il nostro programma: ciò che c'è di meglio, di più originale, di più nuovo! Ecco qui: L'ultima rissa nel
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Ramthor Ecco fatto! Con energia Stucchino verga la sua goffa firma che vorrebbe essere da uomo, scrive rapido l'indirizzo e sul retro della busta nome e
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volentieri! - Me l'immaginavo. Sarebbe un enorme sacrificio. Ma non è necessario che rinunci ai tuoi diritti. Però, ecco qui: il campione germanico
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labirinto, apparentemente senza via d'uscita? Ah, ecco! il cappellano Holk! Con lettere e telegrammi in mano, Stucchino salta sul sellino della sua
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sopravvento e un'altra volta è il suo avversario. Ecco lo spilungone che punta un ginocchio sul petto di Alo... Infine Alo, con uno sforzo disperato
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rallentati, no davvero! Uno scrollone, ed ecco Jörg già ritto sullo scendiletto! Così è stato anche oggi. Ora egli si affretta di casa in casa, con un
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bagagliaio, reggendole alte sul capo, e altri che corrono sul marciapiede con tute e caschi stretti sotto il braccio. Ma ecco due ragazzi che si
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beverare i cavalli in un fiumicello di dieci passi, ecco vedersi dall'altra parte una figura di donna con i capelli lunghi quasi quanto la veste, la quale
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contemplare nel gran sole le montagne imperlate di neve. Ed ecco dall'altra parte, come due volte era accaduto, si vede quella donna stupenda dai lunghi capelli
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suore Orsoline più di ottant'anni prima. - Ecco fatto, signor Brisighini! - sospirò la nobildonna, deponendo la penna. - Adesso posso morire
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capire se hai bisogno di qualcosa, offrirti il suo aiuto. Credimi, non l'ha detto con cattive intenzioni. Solo che... ecco lei... parla così, senza peli
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- NON RIESCO a crederci - sospirò Virgilio Zambelli. - Eppure, ecco qua. Tutti gli sguardi erano puntati sul maresciallo, che, in piedi davanti al
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, la piccola Dorotea, lei che strillava come un'aquila se la pappa non era pronta entro pochi minuti. Ecco, forse quegli strilli avrebbero finito con
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, stuzzicandole dolcemente le guance paffute. - Biribiribiribi! Ecco, guardate: mi ha sorriso! A me, proprio a me... Bella ciccina! - È un fiore
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trovati ma... ecco qua: un fornellino elettrico perfettamente funzionante e un litro di latte fresco! Sono bravo, eh? - Io invece ho preso i vuoti delle
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vie... Ed ecco una piazzetta con gruppi di gente armata. Il rumore delle fucilate si avvicinava, continuo. E intanto Cuddu non aveva più paura; gli
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. - Ecco la ricotta di questa mattina - disse il ragazzo. - Ne vuoi? - Senza pane? - Ti darò una fetta di pane. Hai fame, è vero? - Un pochino. Il ragazzo
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Canzirro che gli accennava: - Vieni! - con la mano. Passato l'Albero bianco, ecco compare Nunzio che sbucava da una viottola preceduto dal cane. - Sei
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tendina di mussola rossa. - L'hai trovato il vecchio? - Sì; ecco la lettera.
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paura; la mamma però non vuole. - Andrai lo stesso; ti darò un ombrello. Ma già la mantellina ti serve meglio. Ecco le due pagnotte. - E se mi
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solo, cominciò a dir davvero e tirato dalla gola, mandò il piatto quasi a mezzo senza pensare alla vistositàdi tanto consumo. Ma ecco gente... ingolla
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affetto; che insomma non diventi un altro. Ed ecco la casa tornare un paradiso: ecco rifiorire tutte le gioje della famiglia.......... Ma, poniamo che a
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suono delle trombe, ecco il Re, i Ministri e la Corte, tutti vestiti in gran gala, preceduti dal carnefice, con una torcia accesa in pugno. La Reginotta
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fuori: aspetta. — Sul tardi, ecco il mago Tre-Pi, nero come il pepe, col suo barbone nero e quei suoi occhi neri che schizzavano fuoco: — Sei tornato
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fortuna. - Quando i figliuoli lo videro tornare senza il fratellino, si misero a strillare. — Zitti! ecco del pane e del formaggio. — Ma Ranocchino do v' è
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sonno, pensava al babbo e alla mamma: — Chi sa se più si ricordano di me? Forse mi credono morta! - E piangeva sui guanciali; quand' ecco sente buttar
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. Sdraiossi per terra e stava per addormentarsi, quanti ecco una voce che pareva piangesse: — Aspettare e non venire è una cosa da morire! — Si scosse
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Reginotta si messe in via. Cammina, cammina, arrivò in una campagna. Il sole, al meriggio, scottava; e lei riparossi sotto un albero. Di lì a poco ecco un
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dalla cantonata! La ragazza, nel veder la madre e le sorelle, disse: - Signor Cavaliere, ecco che giunge mia madre con le mie sorelle. Io me ne vado
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pensava all'amico e si angustiava, ecco che giungono le due colombe bianche col collarino nero, una da levante e l'altra da ponente, e vanno a posarsi su un
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chiamiamo Lamberto. — Ecco, è questo che mi stupisce. Nemmeno uno che si chiami Giuseppe, Reginaldo, Stanislao? Come avete fatto a mettere insieme
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scotch. — Cosa? Trenta chili di?... — Di scotch, di scotch! — Ma io non ne ho né trenta chili né trenta etti. Ecco tutto quello che ho. La cartolaia
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