delle bestie: mi veniva incontro e rideva; rideva sempre, lei. Ogni tanto, quand'ero nella stalla a governare i muli, mi sentivo far il solletico dietro
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viaggi, e ne ho fatti molti, signori miei, quando non mi riesciva d'aver a bordo un cuoco napoletano, sentivo che mi mancava l'anima.... Allora la
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d'innanzi a quegli schermi luminosi, come d'innanzi al quadro bianco d'un cinematografo-réclame. Sentivo attorno a me qualche voce domandare: «E il Re
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infischio d'essere re se devo trovarmi davanti una torre che non posso mangiare?» E continuò a sfogarsi a lungo, in modo che mi sentivo davvero
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cortigiano. Sentivo con un po' d'umiliazione che le istituzioni se ne andavano e che decisamente nel mondo oramai tutto andava a rovescio prima d'andare tutto
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bieca crudeltà degli avi lontanissimi, autocrati e despoti, massacratori e avvelenatori. Sentivo che quel sorriso vendicava, sette od otto mesi dopo
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mi sentivo talmente depressa che... - Sedete e lisciatevi il pelo arruffato, gattina rabbiosa. La sua voce era mutata. Si alzò e la spinse nuovamente
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sentivo morire, sapendoti sola qui col piccolo... Ti... ti hanno fatto male? - Se intendi che mi abbiano violentata, posso assicurarti di no. - Ed emise un
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pendenti sulle spalle. Ricordo quest'abito perché quando ero in prigione e sentivo che le mie condizioni peggioravano, cercavo di raccogliere tutti i
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